Posts Tagged ‘rete’

Questioni di cloache

Friday, April 24th, 2015

Come scrive giustamente Mantellini, fare un post per segnalare i pessimi articoli che i giornali quasi quotidianamente fanno su internet è tempo perso. Una battaglia contro una non-cultura della rete che è evidente. Oggi però Michele Brambilla ci è andato giù pesante paragonando la rete ad una fogna a cielo aperto e giustamente Mantellini ci ha fatto un post dove prova a spiegare che quello che dice Brambilla è una cavolata.

Tempo perso credo, perchè se Brambilla ha scritto quello che ha scritto, è perchè forse frequenta la parte peggiore della rete o perlomeno da quella parte prende gli spunti per scrivere gli articoli. E ai giornali non importa più di tanto promuovere una cultura della rete.

Incominciamo ad evitare questo tipo di articoli (e chi li scrive) e al contempo cerchiamo di promuovere in rete e anche nel proprio piccolo la cultura digitale e internet. Lavoro certamente lungo, i cui frutti forse vedranno i nostri figli, ma credo sia l’unica strada per darci un futuro senza (o quasi) articoli come questi.

Ennesimo decreto anti-internet italiano

Thursday, March 26th, 2015

Come riporta giustamente Massimo Mantellini, la nuova proposta di legge antiterrorismo permetterà (per legge) lo spionaggio internet dei cittadini, violando quello che a tutti gli effetti è il nostro domicilio. Già il vecchio decreto Pisano aveva affossato lo sviluppo del wi-fi, per non parlare dei vari tentativi di censura a blog e siti.

Inizio a pensare che questo governo a parole sostiene lo sviluppo di internet e della rete, ma nei fatti si comporta diversamente. Come dice giustamente Mantellini, nella migliore delle ipotesi il legislatore è incompetente. Ma temo il peggio.

Speriamo che Stefano Quintarelli, che per primo ha lanciato l’allarme, riesca a metterci una toppa come ha già fatto tempo fa.

I social network e i ragazzi

Friday, March 6th, 2015

La riflessione di Gianluca Nicoletti sull’ennesimo video condiviso in rete da parte di adolescenti non è nuova. E’ da tempo che viene chiesto alla scuola un adeguamento dell’insegnamento che comprenda l’utilizzo della rete e delle nuove tecnologie. E fino ad ora solo alcune scuole e professori visionari hanno fatto qualcosa. E anche qualora il ministero (o il governo) intervenisse, ci vorrà tempo prima che la cultura della rete si diffonda in un’istituzione “vecchia” come la scuola.

Non credo però che tutto dipenda dalla scuola. Una parte di responsabilità noi adulti ce la dobbiamo prendere.

 

La banda ultra larga è ancora agli annunci

Wednesday, March 4th, 2015

Il governo ha presentato l’ennesimo piano per modernizzare l’infrastruttura della rete italiana e spingere lo sviluppo digitale. I numeri rispetto agli altri paesi europei ci condannano senza appello: solo il 20% dei cittadini italiani può disporre di una connessione a 30Mps contro il 62% della media europea. Il governo vuole colmare questo ritardo portando 30Mps a tutti entro il 2016 e i 100Mps al 50% dei cittadini entro il 2020.

A me sembra solo l’ennesimo annuncio. Spero per me, ma sopratutto per Adele che questo piano diventi realtà, ma visti i precedenti e la considerazione che di internet e delle tecnologie digitali hanno gli italiani nutro dubbi.

Nell’azienda dove lavoro, abbiamo necessità di fornire accesso vpn alla nostra rete intranet e implementare un servizio telefonico con un contact center esterno. Tutto questo sarà possibile solo con accrocchi Telecom per aumentare la banda della nostra misera hdsl 2mb/2mb. Questo perché a Moncalvo, nonostante si possa attivare una adsl fino a 10mb, le connessioni simmetriche (tipiche delle reti a banda ultra larga e ngn) non sono direttamente attivabili.

A dimostrazione che la rete ngn è una necessità primaria delle aziende italiane e del sistema paese.

 

1 10 100 Quintarelli

Wednesday, February 11th, 2015

Leggo sul blog di Mantellini quello che Stefano Quintarelli è riuscito a fare in parlamento. Ecco a cosa servono nei posti giusti le persone che conoscono la rete e le nuove tecnologie: ad evitare di legiferare, sbagliando, su cose che non si conoscono.

Verrua Savoia avanguardia di internet nel monferrato

Wednesday, December 3rd, 2014

Che il progetto ” animato e promosso da Daniele Trinchero per portare la banda larga a Verrua Savoia meritasse attenzione era, almeno per me, chiaro da parecchio tempo. Ora che il tutto si è concretizzato nella neonata associazione Senzafilisenzaconfini, finalmente, gli amici di Verrua sono arrivati alla ribalta nazionale e hanno riscosso segni di attenzione da parte di tutti e pure il New York Times ha scritto un articolo su quanto sta succedendo a Verrua Savoia.

Tutto merito dei promotori dell’iniziativa, in primis Daniele Trinchero, ma anche dell’amministrazione comunale che non ha mai fatto mancare il proprio contributo  e sostegno. Un esempio da seguire, quello della collaborazione tra privati e amministrazione pubblica, che Moncalvo dovrebbe imparare.

Io credo che se Moncalvo non vorrà condannarsi ad un declino lento e inglorioso, prima o poi dovrà iniziare a confrontarsi con internet e le enormi potenzialità che può sviluppare. L’esempio di Verrua è lì a dimostrarcelo.

La cultura del dono oggi

Thursday, November 13th, 2014

L’amico Gabriele mi ha mandato una mail con un link a questo intervento del Priore di Bose Enzo Bianchi. Lo scritto prende spunto dalla realtà attuale dove la cultura del dono gratuito sembra messa pesantemente in discussione dall’imperante cultura individualistica tesa solo agli interessi personali e al profitto.

Certamente in parte Bianchi ha ragione, tuttavia io penso che non si vogliano cogliere, o perlomeno si tende ad ignorare, i segni di una grande cultura del dono e della condivisione che caratterizzano internet fin dagli inizi.

Certamente la rete oggi è tante cosi, ma ha nel suo dna il dono e la condivisione, proprio quelli che Bianchi invoca. La stessa cultura hacker ha grandi punti di contatto con l’etica cristiana, come già evidenziato da Padre Spadaro sul suo blog Cyberteologia.

E, sempre ragionando in un’ottica “cristiana”, la cultura del dono, della condivisione delle informazioni, dei forum, dei link, del software open source, la Gift Culture, insomma tutto quanto è alla nascita di internet, secondo me ha molto in comune con il cristianesimo, per non parlare dell’ultimo intervento di Papa Francesco che definisce internet “un dono di Dio“.

Credo quindi che una maggiore consapevolezza della rete, una maggiore diffusione della cultura digitale comporterà anche per noi stessi una maggiore propensione alla cultura del dono e della condivisione.

L’internet degli annunci

Sunday, November 9th, 2014

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Agli amici di Moncalvo Viva, consiglio in futuro di evitare annunci che non possono mantenere. La rete tende a non perdonare l’approssimazione nell’iniziare una relazione.

Fiera del tartufo Moncalvo: 60 anni e inizia a sentirli

Sunday, October 19th, 2014

fiera_tartufo_moncalvo

Questa domenica e la prossima a Moncalvo è protagonista il tartufo con la 60a Fiera di Moncalvo; più di mezzo secolo di storia. La formula è ormai stra-collaudata e invariata da parecchi anni.

Recentemente è stata rivista la presenza in rete con il restalyng del sito web e l’apertura di un account Twitter. Ecco come si presentano oggi, primo giorno di fiera le due presenze in rete:

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Vado a riprendere il post che scrissi esattamente un anno fa; non è cambiato nulla. Nessun aggiornamento, nessuno sforzo di adeguarsi alla condivisione dell’evento con la rete, al rendere disponibili per tutti informazioni, pensieri, idee legate all’evento più importante di Moncalvo.

Tornando ancora più indietro, mi ricordo di aver scritto anche questi abbozzi di idee da sviluppare come punto di partenza per un “aggiornamento” della manifestazione.

Forse sarebbe opportuno che la Commisione Fiera iniziasse a riflettere perchè 60 anni sono tanti e iniziano a farsi sentire.

Modelli freemium e acquisti in app

Wednesday, July 16th, 2014

Come al solito i giornali fanno articoli scandalistici e fuorvianti su Internet e le nuove tecnologie. L’ultimo è di Repubblica sui cosidetti modelli Freemium dove subdolamente (nenache poi tanti) vengono accusati di essere pericolosi perchè permetto ai bambini di fare acquisti all’insaputa dei genitori che poi si ritrovano centinai di euro da pagare.

Ora non so voi, ma io ad Adele, che usa senza nessun problema iPod e iPad, non ho mai dato password ed ho fatto come Mantellini:  vuoi qualcosa? me lo chiedi. Non credo di essere un genitore speciale, anzi, e questo modo di comportarsi dovrebbe essere lo standard nell’epoca attuale.

Capisco che è difficile per molti genitori adeguarsi alla società digitale ma credo che non ci siano alternative. E il caso in questione dimostra solo, ancora una volta, quanto sia grande il nostro digital divide culturale.