Archive for March, 2011

Google +1

Thursday, March 31st, 2011

Google ha annunciato il lancio del suo nuovo servizio +1; la versione di BigG del pulsante like di Facebook. Con questo servizio sarà possibile segnalare alla propria rete sociale (per ora solo quella del proprio account gmail o google talk, ma si parla già di altri social network) dei link a siti che sono di nostro particolare interesse, e viceversa nei risultati delle nostre ricerche con BigG saranno messi in evidenza i risultati votati dai nostri contatti.

Per ora il servizio è in fase sperimentale e solo per la versione in inglese ma a breve sarà reso disponibile anche alle altre versioni. Una breve ma chiara descrizione di come funziona Google +1 è questo articolo de Il Post.

Con il lancio di questo servizio Google tenta di rendere social anche i risultati del proprio motore di ricerca, cercando di ripetere il successo del pulsante like di Facebook diventato ormai una costante non solo di blog ma anche di grandi siti e portali.

Nuovo Firefox 4.0

Friday, March 25th, 2011

E’ scaricabile la tanto attesa versione 4 di Firefox, il browser di Monzilla. Qui una prima recensione delle novità più importanti.

Io lo sto usando da qualche giorno e devo dire che è veramente veloce e comodo da usare, anche grazie alla nuova interfaccia come quella di Chrome.

Protezionismo all’italiana

Wednesday, March 23rd, 2011

Uno degli argomenti che attrae sempre la mia attenzione e sul quale cerco di documentarmi è l’economia. Premesso che non ho seguito nei dettagli la vicenda delle scalate francesi a Bulgari e a Parmalat, perciò segnalo questo bell’articolo su Lavoce.info.

A me sempra una ennesima dimostrazione della nostra debolezza economica, politica e della scarsa cultura capitalista che ci ha sempre contraddistinto.

Nuovo sito web a Moncalvo

Wednesday, March 23rd, 2011

In questi giorni sono impegnato, insieme ad amici, nello sviluppo del sito web della Parrocchia di Moncalvo. La piattaforma di sviluppo scelta è Joomla, mentre l’hosting che ospita il sito è l’ottimo webperte, lo stesso di questo blog.

Il sito, ancora in lavorazione ma comunque attivo, è raggiungibile qui. ovviamente ogni suggerimento è bene accetto.

L’antenato di Marchionne

Friday, March 18th, 2011

E’ morto nella sua casa di Lugano Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato di Fiat nel decennio 1979/1988; forse dopo Valletta l’unico vero grande manager che l’azienda torinese abbia avuto.

Viva l’Italia!

Thursday, March 17th, 2011

 

Il livebloggin de Il Post sulla giornata dei 150 d’Italia.

Viva l’Italia!

Problemi nucleari

Tuesday, March 15th, 2011

In questi giorni in rete (e non solo) infuriano le polemiche sulle centrali nucleari. Blog, forum e siti ospitano commenti pro e contro il nucleare e io sinceramente tendo ad essere dalla parte del no. Capisco le ragioni, anche tecniche ed economiche, di chi è favorevole, ma ad oggi non ho ancora trovato nessuno che risponda con chiarezza a queste domande:

1) i lunghi tempi di realizzazione e di conseguenza la scarsa incidenza (almeno all’inizio) sulla produzione di energia in Italia. Tanto per fare un paragone la Francia o la stessa Germania hanno molte centrali nucleare per produrre una fetta consistente del loro fabbisogno energetico

2) la gestione delle scorie. Tutti noi del Monferrato e del Vercellese abbiamo sotto gli occhi la gestione del sito Eurex di Saluggia dove sono stoccate  parte delle scorie italiane. Il sito non è il massimo della sicurezza essendo in zona a forte rischio idrogeologico (vedi alluvioni) e pergiunta a monte del campo pozzi che alimenta l’acquedotto di 100 paesi a cavallo tra le provincie di Asti-Alessandri-Torino

Update: qui un bel post di Amedeo Balbi che spiega in modo chiaro alcuni concetti chiave sulle centrali nucleari

(via Il Post)

Ancora Moncalvo e la rete

Sunday, March 13th, 2011

A questo post pubblicato il 18 febbraio mi risponde il Prof. Gallo con questa mail:

Il nostro sito è nato come strumento di comunicazione interna all’istituto con 94 utenti
registrati. Alcuni dei contenuti sono stati pubblicati direttamente dagli alunni guidati
e sollecitati dai docenti.

Da quando ho attivato google analytics (alcuni mesi dopo l’attivazione del sito) abbiamo
avuto oltre 40.000 contatti univoci e oltre 160.000 accessi ai contenuti.

Accanto a Joomla abbiamo installato la piattaforma di e-learning Moodle, che, già
attivata e sperimentata, verrà utilizzata, inizialmente, per attività musicali online.

Per quanto riguarda uno spazio blog, credo che sarebbe più efficace utilizzare in modo
intelligente facebook. Fra i sogni ancora da realizzare, non appena sarà attiva la
Biblioteca d’Istituto Cerruti Silvia c’è uno spazio su facebook gestito da un docente e
relativo alla lettura.

 Come ho già sottolineato, immagino le difficoltà incontrate dal Prof. Gallo nella realizzazione del progetto e nel coinvolgere i professori e gli alunni. La stessa sua frase finale sui blog e la pagina su FB è sintomatica del nostro vedere la rete secondo le “mode” del momento.

Attenzione, non sto dicendo che FB sia una moda, i numeri parlano chiaro, voglio solo sottolineare che FB non è internet, ne è una parte, importante quanto si vuole, ma una parte; e impostare un tentativo di educazione alla rete partendo solo dai social network per me è limitativo. I social network anzitutto non sono soloFB, gli strumenti sociali del web 2.0 sono molteplici, pensiamo solo ai wiki, ai blog, allo stesso youtube; fissare  la nostra attenzione su un solo strumento, per quanto conosciuto, limita la visione d’insieme della rete e il suo utilizzo. Se progetto di educazione alla rete deve essere, dovrebbe essere il più possibile completo.

Detto questo, come già scritto, massima stima e sostegno al Prof. Gallo e ancora un suggerimento: perchè non incontrarci e provare a fare qualcosa insieme?

Sano patriottismo

Thursday, March 10th, 2011

Ci stiamo avvicinando alla giornata di festa del 17 marzo per celebrare i 150 anni dell’unita d’Italia. In televisione, sui giornali, in radio e anche in internet si intensificano le trasmissioni, gli articoli, gli approfondimenti sull’argomento; la maggior parte dei quali sono dei veri e propri atti d’accusa al Risorgimento, all’idea dell’unità, all’Italia così come è venuta fuori prima dal Risorgimento e poi dalla Resistenza.

Sinceramente non ne posso più di tutti questi attacchi, alcuni dei quali mi sembrano decisamente pretestuosi e in malafede. Certamente non nego che si siano fatti errori, anche grossi, ma pensate solo agli Usa: hanno avuto la guerra civile, ben più cruenta della nostra, eppure non c’è al mondo un’americano che non si riconosca nella nazione e nella bandiera. Perchè da noi non succede? Perchè da noi la storia non è mai stata condivisa, non ci sentiamo di appartenere ad una unica storia?

Benigni nella sua apparizione a Sanremo ha probabilmente reso semplici alcune situazioni che in realtà sono più complesse, ma il concetto di fondo mi pareva incontestabile. Così come appaiono serie e documentate la ragioni per essere orgogliosi della nostra storia scritte da Aldo Cazzullo nel suo libro Viva L’Italia!

Scrive giustamente Pippo Civati: è ora di passare all’obbedienza civile. E’ ora di sentirci italiani.

Viva L’Italia!

Guerriglia informatica

Sunday, March 6th, 2011

Molti pensano che i virus informatici siano solo il prodotto, malevolo, di un gruppo non meglio identificato di hacker il cui scopo è nella migliore delle ipotesi la dimostrazione delle proprie abilità informatiche, o nella stragande maggioranza dei casi lo scopo è illecito, come il furto di identità.

Ma la storia del virus Stuxnet sembra aprire nuovi scenari.

Stuxnet è un virus sviluppato (apposta?) per infettare computer che fungono da interfaccia Scada ai PLC (controllori logici programmabili) che altro non sono che piccoli computer per il controllo di attività industriali. Tanto per chiarire le idee: una catena di montaggio, una linea di un altoforno, una centrale nucleare, una linea di cartongesso, funzionano perchè sono controllate da uno o più Plc che a loro volta inviano/ricevono i dati del processo che controllano ad un comune pc. Ovviamente infettando il pc controllore con un virus come Stuxnet vengono passati dati errati ai plc, rendendo di fatto incontrollabile il processo e quindi non produttivo.

Prima d’ora non erano (per lo meno al pubblico) noti virus sviluppati apposta per sabotare impianti industriali e se è davvero così significa che governi o grandi aziende iniziano a guardare alla sicurezza informatica non solo come ad una attività per proteggere i propri pc, ma ad usarla per sabotare quelli degli altri.