Archive for May, 2014

Links 30/05/2014

Friday, May 30th, 2014

Cambiare tutto o scomparire

Ma che succede a TrueCrypt?

La Winer finalista anche allo Smau 2014 Bologna

Friday, May 30th, 2014

image

Ormai Carlo e la Winer sono lanciatissimi. Finalisti anche allo Smau 2014 Bologna. E chi li ferma più? Di questo passo per parlargli insieme dovrò prendere appuntamento con due segretarie.

La difficoltà di essere innovatori

Wednesday, May 28th, 2014

Un bel post su Chefuturo scritto da Davide Ferrari sulla difficoltà di essere innovatori a 40 anni. Lo stare in provincia spesso non aiuta e anche da parte di chi ti conosce vieni visto come un sognatore staccato dalla realtà.

Forse davvero la difficoltà maggiore non è trovare i soldi (finanziamento) per far partire il progetto, ma trovare le persone che insieme a te decidano di investire il proprio tempo e le proprie energie.

Moncalvo conferma Fara

Monday, May 26th, 2014

Ecco i risultati dal sito del Viminale

ProgettoMoncalvo (candidato Aldo Fara) voti  1015  55,15%

MoncalvoViva (candidato Piero Baldovino) voti 807  44,29%

Schede bianche 40  2,09%

Schede nulle 50  2,61%

Update ore 00:03

Consiglieri eletti (salvo rinunce)

Lista ProgettoMoncalvo:

Mario Zonca, Andrea Monti, Luca Gallo, Dante Torchio, Silvia Farotto, Massimiliano Vacchina, Annalisa Guarino, Samuele Bosco

Lista MoncalvoViva:

Piero Baldovino, Cannella Gabriele, Christian Orecchia, Virgilio Gavazza

Links 25/05/2014

Sunday, May 25th, 2014

Una bella idea

Elezioni a Moncalvo: alcune riflessioni

Saturday, May 24th, 2014

E’ finita anche a Moncalvo la campagna elettorale dove si sono dati battaglia, dopo anni di “tranquillità”, i due candidati Aldo Fara e Piero Baldovino con le rispettive liste.

Al post con le 10 domande ha risposto solo la lista MoncalvoViva del candidato Piero Baldovino. La lista ProgettoMoncalvo del candidato Aldo Fara non ha risposto. E questo mi dispiace; non tanto per me, me lo aspettavo, quanto per lo scarso segno di attenzione riservato, qualunque cosa essi pensino, a degli elettori e cittadini che pongono domande con un mezzo (la rete) che lo si voglia o no, rappresenta una rivoluzione e il futuro.

Detto questo, nessuno dei due candidati mi ha convito.

Della lista ProgettoMoncalvo non mi convince la scarsa idea di futuro cioè immaginare Moncalvo tra 5 anni tutto sommato identica a quella di oggi. Il non parlare dell’unione di comuni (che prima o poi dovremo affrontare). La scarsa attenzione alla rete, alle sue potenzialità e all’innovazione. Il quieto vivere amministrativo presentato come un valore in sè mentre dovrebbe essere solo la base per progetti futuri.

Della lista MoncalvoViva non mi convince la loro considerazione del turismo/commercio come la panacea per risolvere tutti problemi di Moncalvo. Il presentare progetti secondo me economicamente insostenibili. L’utilizzo della rete come semplice “vetrina” e non come strumento di innovazione da utilizzare sul territorio. Il non parlare del futuro del territorio (unione dei comuni vedi sopra).

Non mi è piaciuta in ultimo la campagna elettorale che entrambe le liste hanno portato avanti sui rispettivi profili pubblici Facebook (MoncalvoViva e ProgettoMoncalvo). Un merito, senza dubbio, quello del profilo FB pubblico (un mio vecchio pallino che potete leggere qui e qui); però i post con errori grammaticali, spesso scritti in maiuscolo e con punti esclamativi, non li ho sopportati. Capisco che i frequentatori di FB non sono proprio dei “vecchi cybernauti” e forse ignorano anche il termine netiquette, ma almeno un minimo di conoscenza (e rispetto) delle regole base sulle quali si fonda la rete lo pretendo; specie da quelle persone (in entrambe le liste) che vantano conoscenza di internet e delle sue dinamiche.

Se si decide di utilizzare anche la rete per fare politica, non ci si deve limitare al classico sito “vetrina” o profilo FB (pubblico). La rete è tante cose, ma in definitiva è essenzialmente partecipazione, condivisione, dono. Questi tre aspetti devono essere sviluppati per andare oltre la mera pubblicazione di contenuti. Come dice spesso Gaspar la rete (internet) non è la televisione dove c’è uno che ha i contenuti e molti ne usufruiscono. Al contrario lo sviluppo esponenziale che ha avuto la rete negli ultimi anni è proprio dovuto al fatto che tutti (partecipazione) hanno iniziato a pubblicare (condividere) contenuti, spesso molto importanti, spesso senza copyright (dono).

Da lunedì in ogni caso vedremo cosa i Moncalvesi avranno deciso per i prossimi 5 anni. Ma, come già scritto in questo post, chiunque vinca mi aspetto (e spero) in un coinvolgimento di persone come Carlo che sono rappresentativi dell’idea di sviluppo vincente per il nostro territorio. Se vogliamo un futuro per i nostri figli non possiamo pensare che questo sia raggiungibile solo sviluppando il turismo e il commercio o proseguendo nella semplice e ordinaria buona amministrazione.

 

 

 

La posizione di Maury

Friday, May 23rd, 2014

maury_politica_2014

Mi spaventa un pò la mia vicinanza a IDV.

(Openpolis)

Le risposte della lista Moncalvoviva

Thursday, May 22nd, 2014

Ho ricevuto le risposte della lista MoncalvoViva alle 10 domande che ho fatto nei giorni scorsi.

Ecco le domande e le risposte:

1) La partecipazione alla gestione della res-pubblica e il coinvolgimento dei cittadini è ormai necessario. La vostra lista cosa propone per fare in modo che alla cittadinanza e alle associazioni del territorio sia garantito il confronto con l’amministrazione comunale e quali sono le iniziative che prenderete per creare e gestire questi nuovi modi di partecipazione?
1R) Il nostro è un grande esperimento di democrazia diretta. Il gruppo Moncalvo Viva sarà sempre aperto e disponibile ad ascoltare le richieste dei concittadini, ma anche ad accogliere chi vorrà partecipare con entusiasmo alle discussioni. Vogliamo informare i cittadini e condividere con loro le ragioni che porteranno a prendere determinate scelte, allargando il dibattito a chiunque voglia prendervi parte. A questo scopo abbiamo intenzione di trasmettere in diretta streaming i consigli comunali e coinvolgere tutti i cittadini desiderosi al pre-consiglio, sindaco e consiglieri si assumeranno l’obbligo morale di presentare in consiglio le decisioni prese in comunione. In accordo con i dipendenti comunali  renderemo l’orario di apertura degli uffici   più flessibile almeno per qualche giorno a settimana in modo che il cittadino non sia obbligato a rendere ore di permesso dal lavoro per  sbrigare  le sue pratiche . Apriremo uno sportello dove  riceveremo tutte le persone  che avranno bisogno di spiegazioni circa le uscite  e le entrate del bilancio. Il cittadino potrà  recarsi allo sportello  per  comunicare disagi, o idee nuove circa la soluzione di problematiche vissute direttamente. per rimanere sul nostro fili conduttore “benessere della persona” il nostro obiettivo è “ far sentire il cittadino accolto e ascoltato”  e non , come a volte succede, un intruso. Periodicamente organizzeremo degli incontri  nelle frazioni per ascoltare le loro esigenze e per  capire se tutto  è organizzato in modo corretto.

2) La scuola è il luogo dove si formano le persone e i cittadini del futuro. Il Comune si dovrebbe impegnare a collaborare con le scuole cittadine per garantire l’apertura degli ambienti scolastici anche al di fuori dell’orario previsto dalla didattica, nell’ottica di una scuola che diventi il centro della formazione cittadina nonché punto culturalmente attivo per tutti, non solamente per studenti e docenti. All’interno, si potrebbero svolgere laboratori di materie non previste dal piano scolastico, laboratori sull’utilizzo delle nuove tecnologie in un ottica di abbattimento del digital divide culturale, si potrebbero adibire aule allo studio personale degli studenti e valorizzare ancora di più la biblioteca “Silvia Cerruti”. Quali sono le vostre proposte?
2R) La scuola rappresenta il luogo ove imprescindibilmente il germe di una diversa visione dell’uomo di domani, avrà il suo compimento.
La sostenibilità di ogni azione tesa al raggiungimento di tale scopo, vedrà la partecipazione attiva della municipalità attraverso politiche di stimolo  e sostegno integrate alle iniziative dell’associazionismo culturale. Tra le proposte guardiamo concretamente riattivazione in chiave attuale dei laboratori musicali, così come delle arti figurative in senso lato, l’attivazione dei laboratori di letteratura e studio della lingua dialettale in chiave teatrale, finalizzati alla nascita di una kermesse/concorso rivolto, non solo al nostro istituto comprensivo, ma anche a quelli limitrofi, in un’ottica di centralità territoriale e non di paradisiaco isolamento.
Inoltre ma non ultima, la riscoperta dell’educazione civica attraverso lo studio della nostra costituzione, per comprendere le radici della nostra democrazia e la virtù sottesa alla politica, nonchè lo studio dell’immenso patrimonio rappresentato dal nostro archivio storico. “il sonno della ragione e della memoria genera mostri”

3) Moncalvo non dispone di un piano di gestione del territorio che abbia l’obiettivo di azzerare il consumo di suolo, promuovendo il recupero del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente e la conversione a uso abitativo o pubblico/ricreativo delle strutture produttive ed industriali dismesse e di quelle pubbliche non utilizzate. Cosa pensate di fare in merito?
3R) La cementificazione è un serio problema per tutta l’Italia, Moncalvo non è sfuggita alla logica del mattone. Questo ha portato allo spopolarsi del centro storico con conseguente degrado. Questo trend deve invertirsi, si deve tornare a recuperare quanto già esistente e a questo proposito presenteremo progetti per il recupero di palazzo Testa Fochi, del vecchio ospedale. Vogliamo puntare sulla riqualificazione degli edifici storici per valorizzare quello che c’è e favorire il lavoro a Moncalvo (vedi ATI) e lo sviluppo di nuove realtà artigiane (borgo degli artigiani) e professionali (inserimento dei giovani). Dobbiamo a questo proposito sfruttare tutti i contributi che l’UE offre. E ne abbiamo le competenze.

4) Il coworking e i fablab sono nuovi modi per sviluppare il lavoro e l’imprenditorialità, in particolare delle nuove generazioni. Anche nel nostro territorio stanno sempre più prendendo piede con iniziative ad Alessandria e Asti. Cosa ne pensate? Quali sono le vostre proposte per dare anche ai giovani di Moncalvo lavoro e/o intraprendere un’attività in proprio?
4R) Abbiamo in mente un grosso progetto di co-working, ma non possiamo svelarlo perché è nei 3 punti segreti!

5) Moncalvo e i giovani. Rapporto difficile e complesso. Che cosa pensate, quali iniziative per le future generazioni?
5R) I giovani hanno bisogno di ritrovare fiducia nelle amministrazioni comunali, cosa che si è persa a nostro parere per la poca considerazione ricevuta e per la poca partecipazione proposta in passato.
Il poeta latino Giovenale diceva: Panem et Circensem! Cioè il popolo ha bisogno di cibo e divertimenti per vivere bene. Ecco, il principale obiettivo è ampliare il programma delle manifestazioni rivolte ad un pubblico giovane. Sfruttare maggiormente il teatro per spettacoli di cabaret, piccoli concerti e replicare il cinema sotto le stelle nel periodo invernale. Ma non dimentichiamo il nostro punto forte: ascoltare! Verranno prese in considerazione le idee e le proposte che ci verranno poste con uno spirito diverso. Abbiamo candidati giovani che vivono sul territorio, chi meglio di loro può occuparsene!

6) L’Agenda Digitale Italiana ha fissato degli obiettivi da raggiungere per sviluppare la banda larga, l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie nel nostro paese per adeguarci agli standards europei. Quale è la vostra opinione e quali iniziative concrete intendete adottare come amministrazione comunale per raggiungere questi obiettivi?
6R) Un progetto per la Wi-Fi è già stato realizzato, ma la rete è debole e sconosciuta ai più. Vogliamo potenziare quanto già fatto, anche in un’ottica di fruizione da parte dei turisti. Inoltre vogliamo portare questo servizio anche nelle frazioni.

7) Internet e le nuove tecnologie sono ormai parte della nostra vita e la stanno cambiando profondamente, oltre a rappresentare un’occasione di sviluppo sociale e personale. Cosa pensi della rete? Quali iniziative concrete intendete promuovere come amministrazione per diffonderne l’utilizzo e colmare il divario culturale tra chi utilizza internet e chi no?
7R) La rete sarà uno dei principali veicoli per sponsorizzare il territorio Moncalvese e Monferrino in Europa e nel mondo. Abbiamo già in cantiere un’opera per la valorizzazione del patrimonio culturale via web che con una spesa minima ci permetterà di essere più conosciuti e più visitati. Un portale per rilanciare il turismo e le aziende. E’ grosso progetto di informatizzazione globale da estendere a tutti (associazioni, aziende agricole/artigiane e commercianti) per “mettere in vetrina” tutte le potenzialità del nostro territorio; vogliamo essere a disposizione di chi ci guarda anche da lontano e invitare più gente possibile a visitare una città moderna, piena di servizi e attrattive (albergo diffuso, residenza d’artista, ecomuseo). E non dimentichiamo la assoluta necessità di mettere i consigli in streaming! La cosa pubblica deve essere alla portata di tutti e la digitalizzazione di molti documenti deve rendere più accessibile e trasparente la gestione amministrativa. Installare un internet-point renderebbe fruibile il servizio internet anche a chi non lo possiede in casa.

8) Il progetto “Greenway Monferrato” è un’ottima iniziative per il riutilizzo delle vecchie infrastrutture dismesse e lo sviluppo di un’idea di turismo del Monferrato che potrebbe rappresentare un’eccellenza del nostro territorio. Cosa ne pensate? Quali passi concreti intendete adottare come amministrazione, vista la centralità di Moncalvo, per far si che questo progetto diventi realta?
8R) Noi preferiamo utilizzare la ferrovia per far correre il treno. La bicicletta possiamo usarla anche su strade normali (e ce ne sono già km e km che addirittura si estendono a fianco dei binari), il treno ha bisogno delle rotaie. Il trasporto pubblico deve tornare, ma questo richiederà un grande sforzo e collaborazione con altri comuni ed enti. Svilupperemo altri itinerari turistici per gli amanti delle 2 ruote che li porti a visitare anche le colline, non solo il tracciato della ferrovia, che oltretutto è molto limitante perché corre per lo più nei fondovalle. I nostri innumerevoli “sentieri natura” e “sentieri enogastronomici” vogliono coinvolgere il territorio a tutto tondo: su e giù per le colline a scoprire panorami mozzafiato, specie autoctone, la storia e la cultura, i volti e l’ospitalità delle nostre campagne! Smantellare una ferrovia per fare piste ciclabili è molto costoso e anche meno ecologico di quello che sembra, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati per la pista, sia per il risvolto che il ritorno del treno avrebbe sulla riduzione del traffico a ruote (si pensi solo all’ utilità che il treno potrebbe avere per il trasporto delle merci Fassa e Saint Gobain) e naturalmente l’enorme valenza turistica in un momento topico come quello che ci stiamo accingendo a vivere, legato al turismo religioso e all’Expo 2015.
La Greenway è un ottima idea se applicata alle vie paesaggistiche così rinomate e battute da ciclisti e podisti di tutto il Monferrato. Stona soltanto l’idea di utilizzare la ferrovia attualmente non in uso per crearvi una struttura idonea alla Greenway stessa, in quanto si basa su due concetti errati: 1) la ferrovia non si potrà più utilizzare 2) il ciclista ed il podista ama percorrere i fondovalle.
Entrambi i punti sono opinabili in quanto noi, così come molti altri sia a Casale che ad Asti, abbiamo proposto la riapertura della ferrovia proprio per fini turistici e spostamenti pendolari (così come avviene in molte altre situazioni), con importantissime ricadute sotto il profilo occupazionale, turistico ed ambientale con la riduzione del traffico su gomma e quindi di inquinamento (e mai come in questo momento con molti finanziamenti destinati all’Italia per Expo,et al. questa soluzione è ampiamente realizzabile); inoltre l’investimento sulla riapertura della ferrovia avrà un piano di ammortamento legato anche alla vendita di biglietti oltre che dall’aumento dell’indotto turistico, invece l’investimento per una riconversione della ferrovia o del suo tragitto a via ciclabile avrebbe unicamente dei costi in quanto i ciclisti non faranno il biglietto per la sua percorrenza.
Per il transito di fondovalle, non discuto che alcuni tratti di valle abbiano sfondi di fascino che possono essere visitati utilizzando le numerose strade interpoderali già esistenti, ma la stragrande parte dello stupore paesaggistico si prova percorrendo i nostri brik con l’immensa panoramica del nostro Monferrato, delle nostre Alpi con i suoi giganti, il Monviso ed il Monte Rosa, in perfetta evidenza a caratterizzarla.

9) Cultura e gastronomia sono un binomio inscindibile per il nostro territorio. Come intendete valorizzare le eccellenze che Moncalvo vanta? Quali passi per promuovere e sviluppare le nostre fiere del tartufo e del bue?
9R) A tale proposito è inserita nel programma del nostro gruppo un’iniziativa che a nostro avviso potrà valorizzare le eccellenze, gastronomiche e non, proprie di Moncalvo.
Si tratta dell’Ecomuseo, quella ecomuseale è un’esperienza che sta via via affermandosi su tutto il territorio nazionale a causa dei bassi costi di realizzazione e che, inoltre, sta permettendo una rifioritura culturale sugli ambiti più svariati.
L’Ecomuseo si articolerà su tutto il territorio del comune di Moncalvo, andando a valorizzare tutti gli ambiti di spicco della nostra realtà quali ad esempio: la gastronomia, il patrimonio boschivo e quello edilizio, reperti storici e artistici. Per quanto riguarda la gastronomia sarà d’obbligo una sede dedicata alle specificità gastronomiche di Moncalvo ed alla loro storia da inserire nell’iter dell’ecomuseo.
Per quanto riguarda la fiera del tartufo e quella del bue grasso sappiamo che esse sono seconde rispettivamente a quelle di Alba e Carrù. Alla luce di questo, il nostro obiettivo sarà quello di assumere maggiore visibilità sul web, rispetto ad esse, affidandoci a specialisti informatici, in modo tale che l’avventore estero noti più facilmente le fiere di Moncalvo rispetto alle altre.
Le eccellenze enogastronomiche di Moncalvo sono state oggetto da parte degli artigiani moncalvesi di una spinta eccezionale per far sì che il comune accettasse le De.Co. sui quattro prodotti tipici quali gli agnolotti, il salame cotto, la grissia e la carne cruda battuta al coltello; devo dire che la massima convergenza l’abbiamo trovata con l’allora assessore alla cultura Baldovino (oggi nostro candidato sindaco) che ha insistito affinchè queste De.Co. andassero ad ampliare il panorama prima detenuto unicamente dalle Fiere.
Tutto il discorso di tutela e promozione delle eccellenze si basa su due aspetti: 1) la reale consistenza qualitativa del prodotto 2) la veicolazione dell’immagine dello stesso al grande pubblico. Ora, dato per scontato come vero il punto 1), per il punto 2) occorre fare un grandissimo sforzo in quanto i prodotti da soli non richiamano più come un tempo ne il consumatore consapevole ne quello di massa (da fiera per intenderci). Tutto questo perchè a livello generale le offerte si sono moltiplicate ed ampliate ed i prodotti di pregevole artigianalità si sono addirittura inflazionati (e questo è da una parte un bene in quanto c’è sempre maggior attenzione alla qualità sia nelle produzioni che nei consumi). Questo come conseguenza crea un forte freno per chi non è in grado di gestire concretamente l’immagine dei propri prodotti sia privatamente che a livello comunale. Ecco l’importanza di una pianificazione turistica organizzata e sopratutto legata ad una visione almeno di medio termine. L’ente turismo è la risposta sotto il profilo organizzativo, la disponibilità dell’amministrazione è la risposta “burocratica” mentre tutto quanto ho scritto sul turismo sul programma sono la risposta attuativa.

10) Come immaginate la nostra città tra 5 anni? Che sogno avete su Moncalvo che vorreste veder realizzato?
10R) Noi immaginiamo una Moncalvo più consapevole, informata e coinvolta nella vita pubblica.
I nostri sogni, desideri, speranze e obiettivi per la nuova Moncalvo, sono moltissimi.
–    Vorremmo diventare il comune riciclone per antonomasia scalando la vetta delle classifiche regionali.
–    Agricoltori ricompensati per il ruolo di estrema importanza che hanno nella nostra vita: producono il nostro cibo e sono i custodi del nostro paesaggio.
–    Moncalvo nel 2019: centro culturale di rilievo, anche a livello nazionale, dove siano i giovani a partecipare in maniera massiccia alla vita culturale e sociale.
–    Piazze gremite di persone nei week-end, come luoghi per i giovani e non; un’opportunità in cui voler iniziare un’attività imprenditoriale. Una Moncalvo più innovativa e digitalizzata, ma al tempo stesso che valorizzi intensamente le nostre tradizioni!
–    Vedere finalmente una cittadina felice che sia in grado di dare prospettive concrete ai lavoratori, ai propri giovani, inseriti in un contesto lavorativo sicuro, ed ai propri anziani anch’essi inseriti in un contesto sociale migliore rispetto ad oggi; chi adesso è in pensione è la persona che ha contribuito a rendere Moncalvo ancora vivibile e questo deve essergli riconosciuto sotto il profilo sociale (es. progetto sollievo).
–    Come più volte indicato, il volano che potrà muovere Moncalvo verso un decennio migliore rispetto ai giorni nostri è unicamente quello turistico. L’aumento del turismo genererà immediatamente un aumento del commercio e di conseguenza di tutte le attività ad esso collegato (liberi professionisti, imprenditori, agricoltori, aumento dei valori immobiliari, aumento delle richieste di residenza, ecc…); il mezzo per aumentare il turismo a Moncalvo è l’organizzazione ed alcuni dei reparti da organizzare bene, in modo funzionale, sono principalmente quello ricettivo, quello enogastronomico, quello artistico, quello architettonico legato agli edifici storici, quello culturale in genere, quello naturalistico, quello sportivo, ecc…: non pecco di cinismo nell’affermare che il welfare di Moncalvo migliorerà solamente se migliorerà il tenore di vita dei moncalvesi e di conseguenza le disponibilità delle casse comunali nonchè delle strutture di servizio.
–    La “nuova” Moncalvo  avrà persone più collaborative,  attive in tutti i settori (volontariato, sociale, turistico, ) che partecipano con gioia a tutto ciò che si organizza  senza critiche o recriminazioni con la sana voglia di divertirsi e vivere insieme agli altri un momento sereno. Una Moncalvo dove regni la sicurezza che la pubblica amministrazione faccia gli  interessi di tutti e non quelli di pochi, dove il cittadino sia sicuro che ciò che paga i tasse lo riceva in servizi che migliorano la sua vita.
Cittadini soddisfatti, felici e con una grande voglia di partecipare alla vita comunale!

Links 17/05/2014

Saturday, May 17th, 2014

Generazione sharing

Meglio un kebab che una startup?

Winer vincitore allo smau torino 2014

Thursday, May 15th, 2014

winer premio smau

Questo è uno dei post più belli che mi è capitato di scrivere in questi anni. Sono orgoglioso di essere moncalvese e di aver condiviso un piccolo pezzo di vita con Carlo Farotto. Lui e la Winer vincitori allo smau torino 2014 sono l’esempio da seguire per il rilancio del nostro territorio. L’esempio di come sia possibile coniugare tradizione e innovazione; perchè questo è il futuro, ed è proprio nel creare questo giusto rapporto tra passato e modernità che ci giochiamo la partita per non retrocedere a paese di serie B. E quale campo migliore vorreste avere se non Moncalvo e il Monferrato per giocare la partita del futuro?

E quando saranno passate le elezioni amministrative, qualunque lista vinca a Moncalvo, mi aspetto un invito ufficiale al Carlo. Non solo per rendergli il giusto riconoscimento, ma sopratutto per fargli raccontare come è nata l’idea, come “si diventa innovatori”, quali i progetti ha in mente.

Abbiamo bisogno di storie come quella della Winer. Abbiamo bisogno di esempi e stimoli per immaginarci (e costruirci) un futuro per noi e per i nostri figli.