La mia preferita è Milla
Archive for May, 2013
Giovanna d’Arco
Internet il futuro dei nostri figli
Leggevo oggi questo post di Mantellini sul già più volte analizzato divario digitale tra il nostro paese e il resto del mondo. La tesi di fondo dell’articolo non è quella più volte detta e ridetta del mancato sviluppo digitale causato da un ritardo nelle infrastrutture (la rete) o non aver fatto scelte strategiche nel campo dell’IT. No, quello che ci manca, oltre all’approccio complessivo verso la società dell’informazione e internet, è la consapevolezza che non stiamo più parlando di scelte da fare o meno, stiamo parlando della realtà di tutti gli altri paesi.
Come dice giustamente Mantellini, l’organizzare la società, la nostra vita, anche in rapporto alla rete, è un vantaggio non solo per noi, ma anche per l’Italia, per la Società. Il continuamente puntare il dito ai problemi, ai dubbi, alle conseguenze negative di internet ci immobilizza in un passato sempre più remoto e distaccato dalla realtà che alla lunga trastulla il nostro considerarci sempre più bravi degli altri perchè “noi” pensiamo anche a questi aspetti di internet.
Ma la cosa che davvero mi fa più rabbia è che le conseguenze di tutto questo non le pagherò io, che tutto sommato ormai la mia vita l’ho fatta, lo pagherà Adele, lo pagheranno (e lo stanno già pagando) i nostri figli.
La nuova Xbox One
Microsoft ha presentato la nuova console che sostituirà la Xbox 360. Non è che i progettisti si siano spremuti molto il cervello per battezzarla, infatti l’hanno chiamata Xbox One.
Il design non è bellissimo, a mio parere sembra un videoregistratore di 20 anni fa. Mi ha invece impressionato durante la presentazione il controllo della console solo con gesti e comandi vocali, tutto questo ovviamente grazie a Kinect. Ha 3 sistemi operativi, l’integrazione con Skype e funzioni da vero e proprio mediacenter. Mi piacerebbe molto provarla.
Niente corsi in inglese siamo italiani
Aveva provocato entusiasmo, consensi ma anche polemiche, la scelta del Politecnico di Milano di tenere i corsi di laurea per specialistica e dottorato in lingua inglese. Un centinaio di professori del Politecnico ha fatto ricorso e oggi arriva lo stop del TAR, niente corsi in inglese.
Vogliamo proprio stare sempre un passo indietro rispetto al mondo e alla realtà.
Perchè scrivere un diario
Luisa Carrada ha scritto un bellissimo post raccontando perchè è utile tenere un diario. La riflessione prende spunto da una conferenza sulla creatività ma calando poi le idee scaturite nel vissuto reale di ogni giorno.
Oggi abbiamo a nostra disposizione tecnologie che ci permetto di scrivere appunti, riflessioni, idee o semplicemente cosa ci accade, con estrema facilità e spesso aggiungendo alla parola scritta musica o immagini che la rendono ancora più efficace. I blog, nonostante vengano dati per spacciati e in declino ogni anno, sono un fantastico strumento se usati in questo senso. Il potersi rileggere non solo quello che si è scritto ma anche i commenti dei lettori rappresenta un momento di crescita personale anche a distanza di anni.
Nel mio piccolo con questo blog mi proponevo proprio questo, uno spazio dove appuntare idee e riflessioni condividendole con altri. E guardandomi indietro mi rendo conto che ho ricevuto molto più di quanto sia stato capace di dare.
Come diceva Simone Weil: scrivere rappresenta il miglior modo per chiarire i pensieri e le emozioni.
Digital Champion vs Vecchie Glorie
L’Unione Europea chieda ad ogni stato membro di nominare il proprio “Digital Champion“, cioè una personalità che promuova l’alfabetizzazione digitale e l’adozione delle nuove tecnologie da parte di un numero sempre maggiore di persone, aziende, enti, eccetera. Una figura che, in un paese come il nostro con il suo cronico ritardo digitale, sarebbe importantissima.
Ora, non è che il Digital Champion, risolva di colpo tutti i problemi e ci faccia diventare tutti dei convinti sostenitori di internet. Ma certamente il trovare una personalità giovane, che magari abbia anche fatto qualcosa con la rete, la usi, la consideri centrale e indispensabile per il nostro futuro, ecco questo forse sarebbe il minimo che uno si attenderebbe. Invece l’Italia ha nominato Digital Champion Agostino Ragosa, il direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che sarà anche degnissima persona, ma a mio modestissimo avviso non possiede nessuna delle caratteristiche richieste.
Una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di come questo nostro amato e disgraziato paese non voglia guardare al futuro.