L’amico Gabriele mi ha mandato una mail con un link a questo intervento del Priore di Bose Enzo Bianchi. Lo scritto prende spunto dalla realtà attuale dove la cultura del dono gratuito sembra messa pesantemente in discussione dall’imperante cultura individualistica tesa solo agli interessi personali e al profitto.
Certamente in parte Bianchi ha ragione, tuttavia io penso che non si vogliano cogliere, o perlomeno si tende ad ignorare, i segni di una grande cultura del dono e della condivisione che caratterizzano internet fin dagli inizi.
Certamente la rete oggi è tante cosi, ma ha nel suo dna il dono e la condivisione, proprio quelli che Bianchi invoca. La stessa cultura hacker ha grandi punti di contatto con l’etica cristiana, come già evidenziato da Padre Spadaro sul suo blog Cyberteologia.
E, sempre ragionando in un’ottica “cristiana”, la cultura del dono, della condivisione delle informazioni, dei forum, dei link, del software open source, la Gift Culture, insomma tutto quanto è alla nascita di internet, secondo me ha molto in comune con il cristianesimo, per non parlare dell’ultimo intervento di Papa Francesco che definisce internet “un dono di Dio“.
Credo quindi che una maggiore consapevolezza della rete, una maggiore diffusione della cultura digitale comporterà anche per noi stessi una maggiore propensione alla cultura del dono e della condivisione.
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