Quest’anno come promesso al Valter sono andato alla festa della Pieve in frazione Gessi. Ogni complimento ai miei amici, e mi perdoneranno se mi permetto di definirli tali, è ormai superfluo. Penso che a Moncalvo non c’è gruppo di abitanti così legato alle loro case, al loro rione, come quelli dei Gessi, e al contempo così caloroso nell’accogliere chiunque vada alla loro festa.
Una festa che più passa il tempo, più diventa bella, allegra, a misura umana come poche altre. Oggi mi ha colpito una frase detta dal Valter: “quest’anno è stata dura perchè siete in 160. Ma siccome siamo un gruppo ben affiatato, dove ognuno da il suo contributo, non ci siamo spaventati e come vedi è andato tutto bene”. Ecco forse proprio qui c’è il segreto che pare sia stato smarrito da molti gruppi o associazioni moncalvesi: l’affiatamento, il lavorare in gruppo.
Gli abitanti dei Gessi saranno 15 massimo 20 famiglie eppure riescono, dal nulla, ad organizzare pranzi per 160 persone, lotteria con ricchi premi, il concorso “Gessi in Fiore”, e ovviamente a far passare qualche ora in piacevolissima compagnia. Che cosa sarebbero capaci di fare se decidessero di fare le cose sul serio?
La parte più piacevole, almeno per me, della festa è dopo il pranzo, quando si può scambiare quattro parole con degli autentici personaggi, e ridere e scherzare. Ad un certo punto il Valter si lamentava che non andava bene il pomeriggio perchè non era ancora riuscito a bere un bicchiere come si deve del famoso “latte di mucca dei Gessi”. Fortuna che il Paolo G. ha sentito e a posto subito rimedio alla situazione andando a casa per recuperarne due bottiglie. Al primo bicchiere il Valter è tornato quello di sempre! Che questa bevanda dei Gessi abbia proprietà curative ancora da scoprire?
L’aneddoto divertente che mi è stato raccontato oggi, riguarda tre persone dei quali mi limito ad indicare solo le iniziali per non infierire: V.C., C.S., P.G. i quali dopo la fine della festa lo scorso anno, in tarda serata, non erano più in grado di chiudere la porta della Chiesetta della Pieve, complice il buio e forse qualche altro effetto collaterale della festa…
Perchè la bellezza di questa gente è che per loro la festa inizia quando noi ospiti andiamo via: allora avanti con la merenda sinoria ad oltranza innaffiata dal vino dei Gessi. Per forza poi che le porte non chiudono! Che gente fantastica!
Al prossimo anno amici e Viva i Gessi e la Pieve!