Come al solito i giornali fanno articoli scandalistici e fuorvianti su Internet e le nuove tecnologie. L’ultimo è di Repubblica sui cosidetti modelli Freemium dove subdolamente (nenache poi tanti) vengono accusati di essere pericolosi perchè permetto ai bambini di fare acquisti all’insaputa dei genitori che poi si ritrovano centinai di euro da pagare.
Ora non so voi, ma io ad Adele, che usa senza nessun problema iPod e iPad, non ho mai dato password ed ho fatto come Mantellini: vuoi qualcosa? me lo chiedi. Non credo di essere un genitore speciale, anzi, e questo modo di comportarsi dovrebbe essere lo standard nell’epoca attuale.
Capisco che è difficile per molti genitori adeguarsi alla società digitale ma credo che non ci siano alternative. E il caso in questione dimostra solo, ancora una volta, quanto sia grande il nostro digital divide culturale.