Archive for January, 2021

Eccidio Banda Tom: la necessità della memoria

Monday, January 25th, 2021

Ho già scritto della Banda Tom sul blog e su Twitter. E proprio sabato 15 c’è stato il 76° anniversario dell’eccidio e la commemorazione ufficiale alla cittadella di Casale Monferrato.

Una commemorazione che ha suscitato molte polemiche a causa delle sciagurate frasi pronunciate dal sindaco di Casale Monferrato.

Segnalo tra le tante reazioni di giusta protesta civile volte a ristabilire la verità dei ragazzi della Banda Tom trucidati dai nazifascisti casalesi, quella del caro amico Diego Musumeci (consigliere comunale di Moncalvo ed insegnante) che ha scritto sulla propria pagina Facebook:

“…i ragazzi della banda Tom combattevano contro il nemico che veniva dal Nord …”. Ehhh no, Sindaco di Casale: vennero trucidati dai FASCISTI casalesi!!! Tom e altri ragazzi scelsero coraggiosamente la lotta partigiana per opporsi al regime fascista e dal 1943 la banda fu attiva nel casalese e nell’astigiano. La banda Tom fu catturata a Casorzo, imprigionata, torturata, umiliata nel freddo inverno del 1945 e, infine, uccisa il 15 gennaio da un plotone composto da molti fascisti casalesi. Tom e gli altri ragazzi combattevano contro i fascisti e furono uccisi da italiani come loro che avevano, però, fatto un’altra scelta di campo. La storia non si cambia. Nessuna ideologia politica odierna può permettersi di rivedere i fatti e gli avvenimenti storici a suo uso e consumo contro ogni evidenza storiografica e documentale. La pacificazione è un atto dovuto ma solo nel rispetto della verità e dei reciproci ruoli. Bisogna imparare ad accettare che il male non arriva solo da fuori e che la grandezza di un popolo, o di una nazione, non si misura sulle sue macchie e sulle sue colpe ma, bensì, sulla loro accettazione e sui modi di fare ammenda.”

Segnalo anche il video pubblicato dall’attore Mario Saldi, esponente di Casale Bene Comune

https://www.facebook.com/1569882978/videos/10221795343664025/

Tra pochi giorni celebreremo il Giorno della Memoria. E ne abbiamo più che mai bisogno.

L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza.
Liliana Segre

Non si cancellano i sogni

Saturday, January 23rd, 2021

Oggi una cara amica ha cercato di confortarmi con una frase molto bella.

Nel pomeriggio ci siamo scambiati una serie di messaggio. Contemporaneamente ero su Amazon che guardavo la mia lista dei desideri che ho chiamato “i sogni nel cassetto di Maury”.

Non starò ad annoiarvi ulteriormente. Vi dico solo che ho cancellato dalla lista dei desideri una serie di cose (in particolare dei libri) e l’ho detto alla mia amica.

Lei mi ha risposto: “non si cancellano i sogni”.

E’ vero, non si cancellano i sogni; ma quando sbatti il naso più volte nell’impossibilità di realizzarli è giusto tagliare senza pietà. Tu sai che ce l’hai messa tutta eppure ci sono cose che sono irrealizzabili.

Non ha senso sognare di vivere. Si vive tagliando senza pietà tutto quanto è illusione (sogno) che sai irrealizzabile.

E questo non è non guardare al futuro, pensarlo, progettarlo. Anzi. Forse è l’unico modo corretto di pensarlo. Per se e per gli altri.

E sempre a proposito di visioni: quelle sbagliate

Sunday, January 17th, 2021

Quando parlo di incapacità di fare rete, di fare gruppo, di ragionare come territorio intendo anche questo.

Questo pensare, come il Marchese del Grillo: “io sono io e voi non siete un caxxo”; che inquina il nostro modo di essere, di ragionare. Come se condividere e fare gruppo ci sminuisse, diluisse la nostra identità (parola che non sopporto molto) in un calderone dove nessuno è più sé stesso.

E’ questo il più grande difetto che abbiamo. Questo pensare che bastiamo a noi stessi e gli altri si aggiustano. Questo idealizzare il campanile, il passato come ragione di essere e non come punto da cui partire. Ci dimentichiamo che il mondo è un po’ più grande di quello che noi vediamo dalla nostra finestra.

Questo ho pensato quando ho letto su La Stampa l’articolo che parla di “Asti 2030” e dell’iniziativa del vicepresidente regionale Fabio Carosso.

Ma non perché non credo in queste idee. Tutt’altro. E’ proprio perché ci credo che non posso accettare questo modo di comportarsi da parte di un amministratore pubblico. Questo ragionare di uno contro altri.

Poi non posso non notare la “strana” analogia con l’iniziativa della Fondazione Goria Visionari 2030. A me sembra un maldestro tentativo di rubare le idee senza avere la capacità di condividerle e collaborare alla loro realizzazione, fare rete.

Appunto il Marchese del Grillo.

Servirebbe una visione

Thursday, January 14th, 2021

Un 2021 che sembra solo un 2020 sotto un altro nome.

E’ questa la mia impressione per queste prime due settimane di nuovo anno. Abbiamo iniziato pieni di speranza e fiduciosi, ma già da subito questo 2021 si è rivelato non meno “ostico” e “sorprendente” del predecessore.

Una battuta che circola molto in rete è che se ci si mettesse nei panni del 2021 si avrebbe l’ansia da prestazioni.

Questo può spiegare, in parte, il nostro desiderio di vedere subito dei cambiamenti, dei risultati, come una persona che vede sorgere il sole secondo dopo secondo.

Questo è comprensibile, ma sappiamo bene quanto il cambiamento sia lavoro lungo, fatto giorno dopo giorno. Composto da piccole cose (apparentemente) i cui risultati si apprezzano nel tempo e mai sono immediati.

Tutto questo però ha la premessa della visione; che non significa solo immaginare come potrà essere il futuro domani. Significa alzarsi e proiettare lo sguardo sul futuro (che non è domani o le prossime scadenze imminenti) e comprenderne il significato. Progettare oggi il domani per farci trovare pronti e non subire passivamente.

Progettare il futuro è governarlo senza timore del cambiamento. E’ investire oggi risorse (umane ed economiche) per i prossimi 10 anni, quando si avranno risultati. E’ credere nelle persone e nel territorio.

Serve una visione, servono visionari.