Archive for May, 2011
Monday, May 30th, 2011
Commento a caldo dopo i risultati dei ballottaggi alle amministrative: forse qualcosa in questo paese inizia a muoversi. Speriamo di non rimanere deluso anche questa volta. Qui è possibile leggere l’editoriale del Il Post con la sua realistica analisi al contempo piena di speranza per il futuro.
Oggi è davvero un buon giorno.
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Sunday, May 29th, 2011
Lo dico subito a scaso di equivoci: questo post è una marketta. Ma se avete la pazienza di arrivare alla fine vedrete che non si tratta del solito post promozionale.
Come ho già scritto non sono un grande fans delle culture locali, intese come pura e semplice promozione di quei quattro o cinque personaggi/prodotti “importati” che ogni città possiede; e questa è una delle ragioni per le quali, secondo me, Moncalvo e il Monferrato in generale sono in crisi.
Ma come al solito esistono lodevoli eccezioni e una di queste è il lavoro di ricerca e studio che il prof. Piero Gallo con il suo progetto Il CantaInsieme continua da anni a portare avanti tra mille difficoltà. Questo laboratorio musicale, pur partendo dal territorio locale, ha il respiro della world music, esplorando tutti i generi e facendo autentica cultura musicale. Inoltre tutti gli anni, alla fine delle scuole, si organizza un concerto dove viene presentato il lavoro svolto durante l’intero anno e riproposti alcuni pezzi più datati.
A Moncalvo la musica ha sempre riscosso interesse e ancora adesso sono presenti esempi notevoli di gruppi, basti pensare alla Compagnia de Musicant, ma la persona che ha davvero fatto molto per la cultura musicale moncalvese è il Prof. Piero Gallo e penso che prima o poi questo dovrà essere riconosciuto anche se, conoscendolo e stimandolo, sfuggirà i ringraziamenti, perchè convinto seguace della massima evangelica del servo inutile.
Per chi volesse ascoltare alcuni pezzi del progetto CantaInsieme il link alla pagina è questo, oppure fate un salto a Moncalvo il prossimo anno che merita.
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Friday, May 20th, 2011
Alpette, piccolo comune di 300 abitanti in provincia di Torino a 1000 metri circa di altitudine, è una delle prime cento località italiane in digital divide ad essere raggiunta dalla banda larga per merito del progetto 1000comuni di Vodafone. Questa iniziativa, privata fin che si vuole, è comunque ad oggi uno dei pochissimi tentativi sulla strada dell’accesso a internet per tutti che alcuni stati hanno già riconosciuto come diritto di tutti i propri cittadini.
Qui è possibile leggere il pezzo (un pò colorito) de La Stampa.
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Thursday, May 19th, 2011
La protesta dei giovani si espande. Ora tocca alla Spagna.
Mentre questa è l’impietosa situazione dei giovani in Italia presentata oggi dal direttore del Censis Giuseppe Roma alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
Ma un segnale di speranza per la situazione dei nostri giovani viene dai molti candidati eletti o che hanno raccolto molti consensi in queste ultime elezioni amministrative che hanno meno di 35 anni come analizza giustamente Antonio Sgobba sul suo blog.
Mi ricordo di aver sentito in televisione questo commento in risposta a una persona che sosteneva che il nostro paese ha situazioni a macchia di leopardo (per dire di zone più progredite e di altre meno):
“Ma quando queste macchie faranno un leopardo?”
Spesso me lo domando anche io.
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Tuesday, May 17th, 2011
Dropbox è un famoso servizio di filehosting con la particolarità che è possibile sincronizzare una o più cartelle del proprio pc o dispositivo mobile con quella salvata in the cloud. Oltre ad accedere ai propri dati dal proprio pc o da qualsiasi pc collegato ad internet è possibile anche condividerli con altri utenti, caricando i propri file o tramite browser o con un apposito software. Attualmente è utilizzato da diversi milioni di utenti che recentemente si sono preoccupati della privacy dei loro dati.
Sembra infatti che, nonostante i file siano criptati con tecnologia AES256, i dipendenti di Dropbox possano in qualche modo venire a conoscenza di alcuni dati dei file caricati, come spiegato anche nel blog ufficiale della società. Ma secondo alcuni questa pratica è più frequente di quanto si dica. Qui è possibile leggersi l’articolo de Il Post a riguardo.
Si ritorno al problema già sollevato da Stallman sul rischio di perdere il controllo dei propri dati una volta che questi sono nella nuvola, ma come già detto in quanti siamo disposti a rinunciare al salvataggio dei propri dati utilizzando la tecnologia cloud? Ecco che occorre almeno essere consapevoli che, anche se remoti, dei rischi comunque esistono, come la possibilità della perdita completa dei dati per mancanza di backup da parte del gestore del filehosting o l’accesso ad essi da perte di terzi.
Una buona regola che viene suggerita sarebbe quella di non salvare dati sensibili nella nuvola, o se proprio devo farlo utilizzare una ulteriore crittografia, cioè crittografare prima i dati utilizzando magari Truecrypt e poi caricarli in the cloud.
La tecnologia e internet ci mettono a disposizione strumenti sempre più sofisticati e utili, ma anche sempre più “difficili” da gestire per la nostra privacy e sicurezza e sta a noi l’onere di utilizzarli nel modo migliore.
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Thursday, May 12th, 2011
Google ha presentato i primi portatili con Chrome OS il (rivoluzionario?) sistema operativo sviluppato a partire da Google Chrome e che dovrebbe secondo google segnare l’inizio dei laptop con S.O. e dati non nel pc ma solo nella nuvola (cloud), perennemente connessi alla rete.
Qui è possibile leggere una prima recensione de Il Post con i primi commenti a caldo. Io ho qualche dubbio sulla rivoluzione portata dal cosidetto cloud computing e ad oggi l’obiezione che trovo più forte su questa tecnologia sta proprio nel mancato controllo dei propri dati, non più presenti nel pc ma appunto sparsi nella nuvola, cioè nei server di google.
Ovviamente i chromebook criptano tutti i dati e la connessione e questo è certamente una buona cosa; ma pensiamo davvero che sia possibile utilizzare solo le google app? E Office? E chi utilizza programmi di fotoritocco? Allora se utilizzo il pc solo per navigare, social network, blog, chat, facebook, mi compro un tablet che è ancora più userfrendly. Vedremo cosa succederà il 15 giugno, data della commercializzazione ufficiale.
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Thursday, May 12th, 2011
Internet può davvero essere uno strumento di informazione e partecipazione per tutti i cittadini nei confronti della politica e in generale della classe dirigente del paese e sulla base di questo assioma è nata l’associazione Openpolis il cui scopo è come scritto sul sito web:
Colleghiamo i dati per fare trasparenza,
li distribuiamo per innescare partecipazione.
Strumenti aperti, liberi e gratuiti per aprire la politica.
In occasione delle elezioni amministrative 2011 l’associazione ha presentato un test politico elettorale con il quale è possibile vedere graficamente la distanza tra le proprie idee politiche e quelle dei candidati sindaci di alcune città italiane. Qui sotto potete vedere il grafico che evidenzia la mia posizione politica rispetto ai candidati sindaci di Torino.
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Wednesday, May 11th, 2011
Il ministro Brunetta ha promesso entro breve tempo che tutte le scuole saranno dotate di rete wi-fi collegata a internet. Ormai sono abituato a proclami del governo (qualunque esso sia) su internet e le nuove tecnologie, ma spero davvero che stavolta qualcosa si muova perchè in questo povero paese tecnologicamente già ai margini solo una politica di investimento sulla scuola può dare alle nuove generazioni la possibilità di colmare il divario.
Pensiamo solo a cosa sarebbero capaci di fare con una infrastruttura di rete decente, quelle (poche) realtà scolastiche, spesso promosse dalla passione di un solo insegnante, dove internet e le nuove teconogie sono utilizzate. Meglio ancora come propone Mantellini su Il Post, ci vorrebbe una alleanza, un progetto unico tra operatori Tlc, aziende tecnologiche (Dell, Hp, Cisco, Microsoft) e scuola per un intervento veramente strutturale, che guarda al futuro. Io per la verità ci aggiungerei il coinvolgimento delle comunità Open Source, perchè ritengo che le istituzione pubbliche come la scuola dovrebbero promuovere la cultura del software libero.
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