Il governo ha presentato l’ennesimo piano per modernizzare l’infrastruttura della rete italiana e spingere lo sviluppo digitale. I numeri rispetto agli altri paesi europei ci condannano senza appello: solo il 20% dei cittadini italiani può disporre di una connessione a 30Mps contro il 62% della media europea. Il governo vuole colmare questo ritardo portando 30Mps a tutti entro il 2016 e i 100Mps al 50% dei cittadini entro il 2020.
A me sembra solo l’ennesimo annuncio. Spero per me, ma sopratutto per Adele che questo piano diventi realtà, ma visti i precedenti e la considerazione che di internet e delle tecnologie digitali hanno gli italiani nutro dubbi.
Nell’azienda dove lavoro, abbiamo necessità di fornire accesso vpn alla nostra rete intranet e implementare un servizio telefonico con un contact center esterno. Tutto questo sarà possibile solo con accrocchi Telecom per aumentare la banda della nostra misera hdsl 2mb/2mb. Questo perché a Moncalvo, nonostante si possa attivare una adsl fino a 10mb, le connessioni simmetriche (tipiche delle reti a banda ultra larga e ngn) non sono direttamente attivabili.
A dimostrazione che la rete ngn è una necessità primaria delle aziende italiane e del sistema paese.
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