In rete da qualche giorno si è sviluppata una discussione sul rilancio, o meglio “rinascimento”, dei blog che pare avverrà il prossimo anno. Nel mio piccolissimo ho dato anche io il mio contributo che incollo qui sotto:
Non credo possa esserci un rinascimento dei blog. Secondo me l’epoca d’oro è finita e siamo in quella fase di “selezione naturale” dove chi ha veramente qualcosa da dire continua a tenere il blog, mentre altri, non necessariamente peggiori dei primi, si rivolgono a strumenti come FB e Twitter dove è più facile postare sensazioni, stati d’animo, esperienze in presa diretta, senza essere impegnati con un blog e magari senza avere l’assillo della domanda: Chi mi legge? Certo i blog non scompariranno, almeno credo, e nell’evoluzione della rete rimarranno fondamentali per capirla e abitarla.
Ma, lo ammetto sinceramente e con una punta d’invidia, questo bel post di Massimo Mantellini lo avrei voluto scrivere io, tanto ha dato forma organica e bella a pensieri che faticavano a trovare un ordine nella mia testa. Questa è la grande forza dei blog ed è anche una delle ragioni per la quale continuo a preferirli ai Social Network.
Prendetevi questo impegno per il prossimo anno: iniziate a leggere qualche blog, magari commentando qualche post che ritenete interessante, scoprirete una strana libertà rispetto ai 160 caratteri di TW o al Like di FB. Un mondo di pensieri, parole, riflessioni, racconti, fotografie. Come giustamente scrive Massimo Mantellini, bloggare stanca, vuol dire darsi obiettivi alti, e questo costa fatica, sforzo, pensare prima di scrivere e magari rileggere e correggere prima di cliccare il tasto “publish”. Ed è un esercizio privato che si vuole condividere con altri, donare ad altri le proprie fatiche. Perchè scrivere aiuta a chiarire i propri pensieri come giustamente diceva Simone Weil e leggere blog aiuta a capire le idee e i pensieri di altri, ci stimola al confronto, alla riflessione. Cambiamo gli altri e cambiamo noi stessi.