Posts Tagged ‘scuola’

Le maestre di Adele

Sunday, June 7th, 2020

Questo periodo di lockdown è stato certamente duro per tutti e ci ha profondamente colpiti, lasciandoci cicatrici che non dimenticheremo. Ci ha cambiati? Forse si, forse no. Ancora non riesco a darmi una risposta definitiva.

Certamente ha colpito in modo violento e drammatico un settore della nostra società tra i più importanti: la scuola. Per gli insegnanti e i ragazzi è stata una vera e propria rivoluzione e comunque la pensiate è stata una svolta, un cambio di passo imposto più con la forza delle circostanze che con la scelta degli insegnanti.

Non voglio certamente negare che in Italia ci siano stati insegnanti che durante questo periodo sono “scomparsi” e/o si sono limitati alla solita routine magari utilizzando la DAD solo per l’assegnazione dei compiti. Credo però che la maggioranza del corpo docente della scuola, pur consapevoli dei propri limiti nella DAD, si sia gettato anima e corpo in questo impegno verso di nostri ragazzi nel farli comunque sentire a scuola.

Certo ci sono state aree di eccellenze, altre meno. Ed occorrerà riflettere bene sulle conseguenze di esclusione che la DAD implica verso i soggetti più deboli e verso le famiglie con un digital divide culturale più marcato. La vera sfida che la scuola si troverà ad affrontare nel futuro sarà proprio questa. Infatti non credo che si potrà tornare indietro. E’ pertanto necessario trovare soluzioni che limitino i danni che un uso massiccio della DAD necessariamente porta con se.

Qui a Moncalvo, nella classe V elementare frequentata da Adele abbiamo avuto la fortuna di incontrare maestre straordinarie; che da subito si sono messe in gioco loro per prime con la DAD e poi insieme ai genitori e ai bambini hanno saputo attraversare questo periodo di lockdown senza mai scoraggiarsi, senza mai abbandonare al loro destino i bambini.

Videolezioni, compiti, verifiche, videochiamate di classe; tutto per non far pesare il dolore della quarantena ai bambini: per non farli sentire abbandonati da loro e dai compagni. Per non parlare della collaborazione costante, del dialogo sempre aperto e costruttivo con i genitori,

Un impegno nel quale le maestre della classe V elementare di Moncalvo non si sono risparmiate; giornate, serate, sabati e domeniche. E questo loro impegno generoso e totale a me ha ricordato (ancora una volta) il discorso di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”; perchè appena dopo la chiusura delle scuole me le sono immaginate così: “o adesso noi risorgiamo come classe, come scuola, oppure cederemo, un centimetro alla volta, una materia dopo l’altra, fino alla sconfitta. “

Queste maestre hanno saputo risalire le pareti dell’inferno di questo lockdown un centimetro alla volta, portandosi dietro i nostri ragazzi. E adesso che siamo alla fine e siamo alla somma, questi centimetri hanno fatto la differenza: avete vinto!

Grazie Cristina, Gabriella, Simona, Stefania, Valeria. Grazie di cuore di aver fatto parte della nostra vita, della vita dei nostri bambini. E’ stato un onore per noi questo cammino insieme.

Perchè come ha citato giustamente Adele: nessun bambino è perduto se ha un insegnante che crede in lui.

Il piano per la scuola digitale

Friday, November 6th, 2015

E’ stato presentato alcuni giorni fa il piano nazionale per la scuola digitale. Il documento è un pdf veramente ben fatto e molto pop, di oltre 120 pagine. Nelle prossime settimane cercherò di leggerlo in modo approfondito; ma dalle prime impressioni mi sembra che se si riuscirà ad attuarlo, finalmente potremmo avere una scuola al passo con i tempi.

Massimo Mantellini ha scritto su Il Post un bel riassunto mettendo in luce le cose positive e evidenziando i punti dubbi.

Primo giorno di scuola

Sunday, September 13th, 2015

Cara Adele,

quando leggerai queste parole, probabilmente saranno passati anni. Domani inizierai ad andare a scuola, il tuo primo vero passo nella vita. Per questo io e la mamma vorremo tenere traccia di questo giorno, mettendo nero su bianco quello che proviamo oggi. Sai, per noi essere umani, la vita a volte ci risulta difficile da capire e dimentichiamo facilmente. Per questo cerchiamo di mettere come dei paletti, dei punti di riferimento, per aiutarci a non dimenticare e capire da dove veniamo.

Ti chiediamo di affrontare questo lungo viaggio con il tuo sorriso contagioso, la tua voglia di scoprire cose nuove, il tuo sguardo limpido e innocente. Non farti mai prendere dallo sconforto, dalla paura di non farcela. Noi per un certo periodo potremmo accompagnarti ed aiutarti, ma certamente ci saranno momenti dove potrai contare solo sulle tue forze, ma siamo sicuri, io e la mamma, che riuscirai sempre a superare tutte le difficoltà.

Vorremmo che avessi la fortuna di incontrare insegnanti appassionati, generosi, orgogliosi del loro lavoro e di svolgerlo con coscienza e non come una svogliata routine. Ma anche se non incontrassi insegnanti così non prenderla come una sfortuna o un modo per impegnarsi di meno. Il mondo delle idee, dei valori, della conoscenza è davanti a te, a portata di mano. Non perdere l’occasione di entrarci.

Vorremmo che imparassi a sognare e che ti insegnassero a realizzare i tuoi sogni. Impara dal passato senza rimpiangerlo, senza legarti ad esso. Usalo come una fionda per proiettarti nel futuro, che è il tempo che ti appartiene e che costruirai con le tue mani.

Vorremmo che ti insegnassero a stare da sola, ti salverebbe la vita. È vero che noi non bastiamo a noi stessi, ma ci saranno momenti nei quali ti ritroverai sola, senza nessuno accanto. Se riuscirai, in quei frangenti, a trovare dentro di te la forza di andare avanti, non sarai mai costretta ad elemosinare amore e comprensione, svendendo il tuo cuore.

Vorremmo che ti insegnassero a fuggire. Ma non la vergognosa e miserevole fuga del disertore, bensì la sacra e lodevole fuga del prigioniero, che sfugge alle sue catene perché sogna la libertà, un futuro migliore per se per gli altri, e vuole combattere per ottenerlo.

Cerca di non seguire la corrente, la massa, sii sempre te stessa, la Adele che conosciamo. Non cercare il conformismo, sopratutto se sei sicura delle tue idee e di quello che senti, non aver paura del giudizio degli altri e di affrontare anche l’isolamento dei tuoi compagni.

Non aver paura quando sei in difficoltà, di chiedere aiuto, ai tuoi insegnanti, a mamma e papà, ai tuoi compagni, ai tuoi amici. Offri sempre una mano ai tuoi compagni, sii gentile e comportati bene, cioè fai le cose giuste che il tuo cuore ti dice; perché non sai mai le battaglie che stanno combattendo in silenzio le persone che incontri.

Affronta questo viaggio con cuore intrepido e con coraggio, ma ricordati che molte volte il premio non lo troverai alla meta, ma sarà il cammino percorso e le esperienze che hai vissuto e quello che hai imparato durante il viaggio.

Buona scuola Adele. Mille tenerezze e abbracci.

mamma e papà

Don Lorenzo Milani

Monday, June 30th, 2014

Un bel post  di Leonardo Tondelli su Don Milani, e sono già 47 anni dalla morte. Per l’amico Piero; insegnante.

Alcuni numeri (seri) sugli studenti digitali

Sunday, October 6th, 2013

E’ stato pubblicato il report dell’indagine svolta in Lombardia tra gli studenti delle scuole superiori sull’uso che essi fanno dei nuovi media, in particolare di internet.

Uno studio serio e pieno di sorprese, in particolare il maggior utilizzo dei pc portatili e degli smartphone rispetto ai pc fissi; come dire che ormai l’accesso alla rete (e il mezzo attraverso il quale si accede) è personale e mobile.

Anche il dato sull’informazione online (il 28% delle ragazze e il 40% dei ragazzi) è significativo e andrebbero fatte riflessioni al riguardo. Così come la ancora scarsa presenze dei tablet e degli e-book.

Per chi volesse approfondire ecco il link: report studenti digitali

 

E-book nelle scuole? Forse in futuro

Tuesday, July 23rd, 2013

In questo lucido post, Mantellini, spiega le ragioni dell’abbandono da parte dell’attuale Ministro dell’Istruzione del piano Profumo per l’adozione degli e-book in sostituzione dei libri testo nelle scuole. Quella dell’ex ministro era certamente un sogno difficilmente realizzabile ma era comunque un tentivo per innovare una realtà refrattaria a qualsiasi cambiamento (vedi la polemica sul registro elettronico).

E adesso? Niente. Se sei fortunato e nella tua città ci sono scuole al passo con i tempi e professori illuminati i ragazzi possono sperimentare nuove tecniche e tecnologie per la didattica, imparare in modo nuovo e innovativo. Per gli altri, si spera, forse, nel prossimo Ministro.

 

Ma la PA non doveva usare software open source anche nei test invalsi?

Sunday, June 30th, 2013

L’amico Piero ha scritto una mail all’INVALSI riguardo al famoso test. I file che i professori ricevono per la prova sono testati solo per excel e non con Libre Office, costrigendo i docenti ad acquistare (nella migliore delle ipotesi) software proprietari per essere sicuri di compilare/correggere il test correttamente.

La cosa divertente è che con il famoso Decreto Sviluppo 2012, quello delle misure urgenti per l’Agenda Digitale e la trasparenza, le P.A. dovrebbero dotarsi, in primis, di strumenti open source e solo quando non è possibile farne a meno, ricorrere a software proprietari.

Questo per dire quanto quelle stesse persone che predicano la cultura digitale in concreto poi facciano esattamente il contrario di quanto dicono.

Bene a fatto Piero a protestare e tanti altri docenti dovrebbero farlo.

 

I ragazzi non imparano da chi a loro non piace

Friday, June 21st, 2013

Il bel post di Catepol sulla fine dell’anno scolastico degli insegnanti. L’educazione è questione di cuore e creare relazioni durevoli con i ragazzi è indispensabile.

Niente corsi in inglese siamo italiani

Friday, May 24th, 2013

Aveva provocato entusiasmo, consensi ma anche polemiche, la scelta del Politecnico di Milano di tenere i corsi di laurea per specialistica e dottorato in lingua inglese.  Un centinaio di professori del Politecnico ha fatto ricorso e oggi arriva lo stop del TAR, niente corsi in inglese.

Vogliamo proprio stare sempre un passo indietro rispetto al mondo e alla realtà.

 

La scuola sta cambiando

Thursday, April 4th, 2013

Riccardo Luna racconta la bella storia dell’Istituto Tecnico Industriale “Ettore Majorana” di Brindisi che dal 2009 ha rinunciato ai libri di testo in favore di pc e tablet e attraverso il progetto Bookinprogress permette ad ogni classe di “costruirsi i libri di testo” usando le nuove tecnologie e internet. Anche nel nostro piccolo, l’Istituto Comprnsivo di Moncalvo, pur tra difficoltà, porta avanti un progetto simile.

Non saranno le istituzioni o chissa chi a cambiare le cose se noi per primi non siamo disposti a cambiare.