Bell’articolo di Mantellini su Punto Informatico che riprende il problema della convivenza su internet e degli insulti. I “vecchi” frequentatori della rete si ricordano certamente del termine Netiquette, quell’insieme di regole di comportamento, che si imparava ad osservare frequentando internet, a volte anche a forza di “schiaffoni virtuali” dati dai più anziani ai neofiti.
Oggi sembra che la Netiquette sia una brutta parola che va bene solo per i nostalgici di una internet paritaria e autoregolata. Sempre più spesso si incontrano in rete e sui social network persone che ignorano le più elementari regole della convivenza civile, figuriamoci quelle della netiquette. Non credo dipenda solo dalla mancata conoscenza della storia di internet, del perchè e del percome è nata la rete; quanto di un sentimento diffuso di intolleranza e voglia di aggredire chi non la pensa come noi, chi difende un punto di vista diverso da nostro. Una mancanza di abitudine al dialogo socratico di chi non sa riconoscere di non possedere la verità intera e che quindi necessita anche degli altri per scoprirla.
Ma questo non è un problema della rete, semmai essa è la cartina di tornasole, di un problema ben più profondo della società, delle persone. Non sarà la censura o il controllo della rete a risolvere il problema.
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