Posts Tagged ‘ricorrenze’

La mia Festa del papà 2022

Saturday, March 19th, 2022

Oggi è giornata malinconica per chi, come me, ha perso il papà quando era ancora piccolo. Vivi l’infanzia alla ricerca perenne di appigli e cerchi in altri ciò che purtroppo non potranno darti mai appieno.

Si viene su come una giovane pianta senza un palo a cui appoggiarsi, storti, nodosi, robusti e fragili allo stesso tempo. Cristalli di vetro pronti a rompersi al primo ricordo tirato fuori da cassetti della memoria tenuti rigorosamente chiusi.

Eppure è così la vita; ad alcuni presenta subito il conto ancora prima di sedersi. E non posso non sentire dentro di me lo strazio e la sofferenza dei bambini ucraini in questo giorno

Se è vero che nessun padre dovrebbe sopravvivere ai propri figli è ancora più vero che nessun figlio dovrebbe essere lasciato solo.

Ma noi siamo anche quello che perdiamo (come ha scritto l’amica @LaRobiErre su Twitter) e questo alla fine conta e pesa sul nostro essere umani.

Ti voglio bene papà, ovunque tu sia

Rimpatriata 5AI 2019

Monday, October 14th, 2019

Anche quest’anno, come Gegio e tradizione ormai vuole , ci siamo ritrovati con i miei ex compagni di classe. Siamo invecchiati di un anno, qualche capello bianco in più, che su Andrea non si nota, ma per una sera siamo tornati i ragazzi di 30 anni fa. I sogni, gli ideali di allora sono ancora intatti dentro di noi, anche se magari siamo diventati più realisti.
Alla cena io e lo Zak abbiamo parlato con Betta e quello che scrissi all’epoca lo riscrivo ancora uguale perché raramente nella mia vita ho incontrato persone come lei.
Enzo Bianchi, Priore di Bose, in un’intervista ha detto che certamente il dolore fortifica e ti fa crescere, ma spesso è anche vero che abbruttisce le persone che sono magari più deboli e più “povere” di vita interiore.
Non è certamente il caso di Betta, lei, messa duramente alla prova dalla vita, ha saputo reagire con immensa forza personale. L’ho vista certamente provata, ma non vinta, e quando ha parlato di suo figlio si è illuminata. Che grande persona è sempre stata Betta! Una forza interiore come pochi altri, una lucidità di analisi, un desiderio di guardare oltre nonostante tutto.

Se sabato sera avessimo fatto un gioco di animazione che conosco, quello del cartoncino dove ognuno scrive la frase “puoi contatore su di me” e poi si è liberi di consegnarlo a chi meglio crede; ecco il mio cartoncino sarebbe stato per Betta e sono certo anche quello di Zak e tutti gli altri.

Ma come non ricordare Gegio, l’anima delle nostre rimpatriate, l’organizzatore perfetto che tutti vorrebbero avere. Il compagno di classe buono che tutti sognano.

E poi Katia, Pino, Andrea, Alessandra, Laura, e tutti gli altri che quest’anno non hanno potuto esserci per impegni vari.

Grazie di essere stati i compagni di classe che tutti vorrebbe avere, e arrivederci al prossimo anno!

Buon Natale 2017

Saturday, December 23rd, 2017

Buon Natale ai miei affezionati lettori

Dieci anni

Monday, November 6th, 2017

Oggi sono dieci anni. Ormai sono nella seconda parte delle statistiche sulla durata dei trapianti. Sensazione strana. E’ come se nella mia vita ci fosse un prima e un dopo. Non ho mai smesso di chiedermi perché? Ho qualcosa da fare/dire qui? A cosa servo e se si perché io non riesco ancora a capirlo?

Alcune volte mi sembra di avere una miniera d’oro nel cuore da scavare e condividere con chi mi sta accanto, con le persone che frequento. Altre volte mi vergogno di questi pensieri e mi dico che non conto nulla, non ho capito nulla e sono solo illusioni.

Eppure tutte le volte che mi guardo dentro, mi accorgo di essere certo che nessun uomo è un isola, intero in se stesso. Dobbiamo sempre guardarci intorno.

Questa sera ho riletto questo vecchio post di tre anni fa:

Sette anni

Cara amica,

sono sette anni. Un buon traguardo.

Sette anni fa grazie al tuo grande gesto d’amore, tu, una donna (e chi altri se no?) morendo hai concesso ad altre persone, tra cui il sottoscritto, di tornare a vivere. Una morte ha ridato la vita, all’apparenza un ossimoro.

Ti penso spesso. Ti immagino madre e sposa felice, con tanti progetti per il futuro, e non posso non sentire dolore per te e per chi ti amava. I bambini? Come stanno oggi? Io so cosa vuol dire crescere senza un padre, ma come si supera, come si argina la sofferenza, lo strazio per la perdita della mamma?

E da questa marea di dolore è uscita la mia felicità, è arrivata Adele, e poi, come in una cascata, tutta la ritrovata normalità di una vita senza dialisi, senza dolore fisico e spirituale.

Mi domando se è giusto. Perché alla fine si è trattato di questo: di una vita per una vita. La tua vita interrotta è stata l’inizio della mia nuova vita. La meritavo? E perché io si e tu no? Perché al mondo c’è bisogno di un Maury e non c’era bisogno di te?

Domande a cui non so rispondere. Ed è sette anni che me le pongo. Quasi ogni giorno alzandomi.

Mi sono però dato questa regola: ad un grande gesto d’amore deve corrispondere una grande umanità. Vivere la mia vita nel modo più umano possibile, cercando di “comportarsi bene” come diceva mia mamma; che non vuol dire solo essere buoni, ma significa che ci sono le cose giuste e quelle sbagliate; e bisogna fare quelle giuste.

Oggi più di ieri.

Sentire il dolore delle persone, e compatirlo, nel senso di patirne anche noi una parte, perché nessun uomo è un’isola come già diceva John Donne e il dolore e la sofferenza degli altri è anche un poco il mio dolore e la mia sofferenza.

Oggi più di ieri.

Se la mia vita ha un senso, se c’è Adele, se sto bene è perché una persona per me estranea ha incrociato la sua vita con la mia. In questo incrocio lei mi ha donato la sua vita come gesto di scommessa sulla bontà degli uomini e sull’amore. E quella persona, non più estranea, se tu cara amica, che sei parte di me.

Cara amica, in questi sette anni portandoti con me, nonostante i buoni propositi non credo di essermi meritato sempre il tuo gesto d’amore. Ma anche negli errori non mi sono mai tirato indietro dalle mie responsabilità e ho sempre chiesto scusa, cercando di imparare a non ripeterli. E credo proprio che questo sia anche merito tuo.

Vivere non è facile e tu certamente lo sai, ma il tuo gesto mostra che proprio sull’amore bisogna costruire la nostra vita se vogliamo che abbia un senso, per quanto corta o lunga sia.

Grazie cara amica. Ti ricordo sempre.

Oggi più di ieri.

E’ ancora valido in occasione del decennale.

Un abbraccio cara amica.

Ipazia assassinata 1600 anni fa

Wednesday, March 8th, 2017

Ipazia di Alessandria è stata tante cose. Quel che è certo è che è stata brutalmente assassinata da fanatici cristiani, ispirati dal vescovo Cirillo; che personalmente non mi è mai stato molto simpatico.  Nel 2011 è uscito il bellissimo libro di Silvia Ronchey che racconta, con rigore, la storia di questa grande donna, che oggi viene giustamente ricorda.

La vita, il pensiero e la tragica morte di Ipazia dovrebbe essere monito per tutti i fanatici.

La festa del papà e San Giuseppe

Thursday, March 19th, 2015

Oggi è la festa del papà e Adele ha fatto lavoretto all’asilo che mi darà questa sera. Dopo ieri sera passata a guardare The Voice e a leggere i tweet di J AX e dei Facchinetti prevedo un’altra bella serata divertente!!

Intanto mi sono letto questo bel post di Leonardo Tondelli.

Simone Weil Ashford 24 agosto 1943

Sunday, August 24th, 2014

Anniversario Simone Weil

“Considerare sempre gli uomini al potere come cose pericolose. Evitarli nella piena misura in cui lo si può senza disprezzare se stessi”

Simone Weil  Cahiers I

Viva l’Italia libera

Friday, April 25th, 2014

bandiera_italia

25 aprile 1945 – 25 aprile 2014

Quattro anni

Sunday, March 30th, 2014

Esattamente il 30 marzo del 2010 iniziavo l’avventura. Sono accadute molte cose da allora. Ho sperimentato, ho imparato, ho sbagliato. Ho espresso opinioni, pensieri, ho appuntato idee e progetti per il futuro. Ho ricevuto consensi e critiche.

Spesso sentiamo dire che la rete cambia le persone, che può essere vero, ma il cambiamento è connaturato alla nostra natura umana, al fare nuove esperienze, al realizzare sogni e idee. La rete è una grande opportunità in questo caso, non un pericolo o una minaccia. Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è proprio questo: vedere la rete come una risorsa. Ed è questo il motivo principale che mi ha spinto ad aprire il blog.

Mi piace pensare che per i miei 5 lettori questo blog sia bello proprio per questo.

Giorno della memoria 2014

Sunday, January 26th, 2014

Per non dimenticare

Domani ricordiamo anche i moncalvesi vittime del fanatismo degli uomini. Domani alle ore 10:00 nella Biblioteca Comunale e poi in Vicolo 27 gennaio.

Chi salva una vita salva il mondo intero (Talmud)