Un ultimissima cosa su Andreotti
Il cosidetto far west della rete e come i giudici pensano di risolverlo (male)
Il Presidente della Camera Laura Boldrini in una intervista a Repubblica parla delle minacce che ha ricevuto via web e del solito problema sulla censura e controllo della rete.
Ovviamente i più sensibili frequentatori della rete subito hanno scritto post infuocati o lettere aperte stigmatizzando le parole della Boldrini e difendendo la libertà di internet.
Indipendentemente dalle interpretazioni date all’intervista, quello che più mi colpisce è la visione, o comunque l’idea che vogliono far passare i politici e i giornalisti su internet vista sempre solo come un problema e mai come un’opportunità. Mai una volta che un politico o un giornalista (che non siano degli “appassionati della rete”) conceda un’intervista per indicare le grandi opportunità offerte dalla rete, il ritardo cronico dell’Italia e il modo per colmarlo. Sempre a parlare dei problemi di censura, insulti, minacce, come se la rete fosse un luogo virtuale e non reale, fatto di persone, dove basta applicare le già esistenti leggi e non invocarne di nuove e speciali.
«Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche renderanno inevitabili le rivoluzioni violente»
John F. Kennedy il 13/03/1962
(via Il Post)