Archive for the ‘rete’ Category

Fiera del tartufo Moncalvo: 60 anni e inizia a sentirli

Sunday, October 19th, 2014

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Questa domenica e la prossima a Moncalvo è protagonista il tartufo con la 60a Fiera di Moncalvo; più di mezzo secolo di storia. La formula è ormai stra-collaudata e invariata da parecchi anni.

Recentemente è stata rivista la presenza in rete con il restalyng del sito web e l’apertura di un account Twitter. Ecco come si presentano oggi, primo giorno di fiera le due presenze in rete:

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Vado a riprendere il post che scrissi esattamente un anno fa; non è cambiato nulla. Nessun aggiornamento, nessuno sforzo di adeguarsi alla condivisione dell’evento con la rete, al rendere disponibili per tutti informazioni, pensieri, idee legate all’evento più importante di Moncalvo.

Tornando ancora più indietro, mi ricordo di aver scritto anche questi abbozzi di idee da sviluppare come punto di partenza per un “aggiornamento” della manifestazione.

Forse sarebbe opportuno che la Commisione Fiera iniziasse a riflettere perchè 60 anni sono tanti e iniziano a farsi sentire.

Modelli freemium e acquisti in app

Wednesday, July 16th, 2014

Come al solito i giornali fanno articoli scandalistici e fuorvianti su Internet e le nuove tecnologie. L’ultimo è di Repubblica sui cosidetti modelli Freemium dove subdolamente (nenache poi tanti) vengono accusati di essere pericolosi perchè permetto ai bambini di fare acquisti all’insaputa dei genitori che poi si ritrovano centinai di euro da pagare.

Ora non so voi, ma io ad Adele, che usa senza nessun problema iPod e iPad, non ho mai dato password ed ho fatto come Mantellini:  vuoi qualcosa? me lo chiedi. Non credo di essere un genitore speciale, anzi, e questo modo di comportarsi dovrebbe essere lo standard nell’epoca attuale.

Capisco che è difficile per molti genitori adeguarsi alla società digitale ma credo che non ci siano alternative. E il caso in questione dimostra solo, ancora una volta, quanto sia grande il nostro digital divide culturale.

La politica su internet a Moncalvo è ferma alle elezioni

Thursday, July 10th, 2014

Passata l’euforia (e la campagna elettorale) per le elezioni comunali di maggio ho rifatto un giro sulle pagine web delle due liste civiche che si sono affrontate nell’ultima tornata elettorale. La delusione non poteva essere maggiore.

Non è che ci aspettassimo chissà quali aggiornamenti o iniziative di dialogo con i cittadini; ma almeno qualche scarna notizia perlomeno sulle nomine, sulle prime sedute, qualche informazioni sulle prossime decisioni consigliari e/o di giunta. Nulla di tutto questo.

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La pagina facebook della lista ProgettoMoncalvo è ferma al 27 maggio con il ringraziamento per la vittoria. Si è vero, hanno pubblicato le foto del rinfresco fatto per festeggiare, ma io mi aspettavo qualcosa di diverso. Il sito web non è attivo.

 

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Idem la pagina facebook della lista MoncalvoViva ferma anche lei al 28 maggio come il sito web.

Se ho applaudito (almeno parzialmente) alla novità della pagina facebook pubblica che le due liste hanno messo online, adesso non posso che biasimarle per la non gestione delle stesse. Ma come è possibile, con tutto quello che ormai si conosce della rete e delle sue dinamiche, pensare ancora di gestire internet come, se non peggio, un media tradizionale? Il proprio giardino in rete (come dice Mantellini) va curato, concimato, innaffiato, seguito, lasciato pulito e aperto alle visite. A maggior ragione una formazione politica non può pensare di usare la rete solo per la propaganda elettorale; al prossimo giro non è più credibile.

In entrambe le liste ci sono persone di cui conosco l’attenzione (e frequentazione) della rete. Mi sorprende che non facciano nulla. Non possiamo pensare che la diffusione della cultura di internet debba essere sempre di competenza di altri.

Dati audioweb fisso vs mobile

Thursday, July 3rd, 2014

I dati di Audioweb come sostiene Mantellini, confermano che il nostro paese preferisce le connessioni mobili a quelle fisse. E per chi ha a cuore la crescita digitale delle persone e del paese non è una buona notizia. Siamo un paese ben strano! Nel mondo tutti investono nelle nuove reti ngn (in fibra) e solo in parte nella rete mobile; sapendo che la crescita digitale di un paese è legata principalmente all’infrastuttura della rete fissa. In Italia facciamo il contrario e lo contrabbandiamo anche come innovazione.

Internet si protegge lasciandola stare

Tuesday, June 17th, 2014

Un post di Mantellini da incorniciare e tramandare ai figli. Bravo Mante.

La banda non è larga per il cloud

Thursday, May 1st, 2014

Sono ormai molti i servizi cloud che è possibile utilizzare sia con i pc, che con i tablet o smartphone. Alcuni sono gratuiti, altri ti offrono una quantità limitata di gb gratis e se non ti basta quella puoi acquistarne altra. Insomma il cloud, cioè l’archiviazione dei nostri dati nella “nuvola” è ormai un servizio che risulta irrinunciabile; non solo per avere le nostre foto disponibili su qualsiasi device, ma anche come luogo fisico per eseguire i backup.

Io personalmente utilizzo Dropbox per fare i backup di questo blog, mentre per i documenti personali, le foto, eccetera, uso onedrive di Microsoft,  uso icloud della Apple per ipod e ipad. Prima o poi dovrò decidermi ad uniformare la cosa, ma fino ad oggi mi è mancato il tempo e la voglia.

Ma proprio questi servizi cloud sono soggetti ad un grave problema: la penosa situazione dei collegamenti internet in Italia, in particolare qui nel Monferrato. Il caricamento e la sincronizzazione dei dati tra i nostri device e il nostro cloud dipende molto dalla bontà della nostra connessione alla rete, in particolare dalla velocità di upload. Le attuali connessioni adsl sono fortemente asimmetriche (lo dice lo stesso acronimo adsl: asymmetric digital subscriber line) cioè hanno una “grande” velocità di download e una bassa velocità in upload. In parole povere ci permetto di navigare abbastanza velocemente perchè la navigazione è solo scaricamento (download) di dati dalla rete, mentre quando siamo noi che dobbiamo inviare dati la velocità è di molto inferiore.

La mia adsl è una 20/1 (teorica), in realtà non vado mai oltre i 13Mbps in down e 0,7Mbps in up, ed è proprio la scarsa velocità di upload che ci limita fortemente nell’utilizzare appieno le potenzialità del cloud. E questa limitazione l’ho sperimentata nuovamente l’altro giorno quando ho voluto archiviare in onedrive le foto della recente gita sul lago maggiore. Sono 344 foto, circa 660MB. Tempo di caricamento dalle 15:00 alle 20:00.

Con questi tempi si capisce subito che non è nemmeno pensabile fare un backup di tutti i nostri dati o dell’intero hard disk, a meno di lasciare acceso il nostro pc per settimane intere. E fino a quando non si avrà disponibile una vera banda larga simmetrica l’utilizzo del cloud, e della relativa tecnologia, sarà possibile solo per chi, nelle grandi città, è raggiunto dalla fibra ottica.

Lo sviluppo della banda larga, in particolare da noi nel Monferrato, deve diventare una priorità se non vogliamo essere tagliati fuori e perdere importanti possibilità di sviluppo del territorio.

Resta sempre attuale questo post con relativo video di Gaspar.

 

WiFi italia e alcuni dati su cui ragionare

Sunday, April 27th, 2014

Parliamo spesso di wifi libero, ma non abbiamo una chiara idea del fenomeno e dei numeri. CheFuturo ha provato a mappare il wifi italiano e ha pubblicato qui i risultati.

La situazione di internet in Italia

Sunday, March 2nd, 2014

Volete capire la situazione di internet, della rete, dell’innovazione in Italia? E’ tutta riassunta in questo post e in questo di Massimo Mantellini. E non è bella.

Il secondo rapporto caio sulla banda larga italiana

Saturday, February 1st, 2014

E’ stato pubblicato il secondo rapporto caio sulle telecomunicazioni in Italia. Le notizie non sono proprio confortanti. Di questo passo, se va bene, e con l’intervento del governo (quale?!?) avremo entro il 2020 al massimo il 70% del paese coperto dalla banda larga a 30/50 Mbps, l’altro 30% senza investimenti pubblici è tagliato fuori.

Il secondo problema è che l’agenda digitale europea prevede entro il 2020 almeno il 50% del territorio italiano coperto dalla banda larga e qui noi saremo in regola, peccato però che per l’europa (e anche per chi è esperto di telecomunicazioni) banda larga significhi 100 Mbps e non i 30/50 Mbps ai quali le nostre compagnie telefoniche (in primis Telecom) stanno puntando.

Ma perchè noi italiani, se avremo la banda larga, l’avremo solo a 30/50 Mbps? Per una scelta sciagurata e al risparmio delle compagnie telefoniche, che puntano a portare la fibra solo alla cabina di strada vicina all’abitazione, in gergo FTTcab (fiber to the cabinet), invece che portarla direttamente fino all’abitazione FTThome (fiber to the home). Anche chi è a digiuno di telecomunicazioni capisce che se in casa arriva sempre il doppino di rame, non potrà mai andare oltre i limiti fisici imposti dal mezzo di trasmissione.

Insomma: da una parte le compagnie che puntano a posare fibra il meno possibile per risparmiare, magari con le eccezioni delle grandi città dove c’è maggior possibilità del ritorno dell’investimento, dall’altra il governo che a parole promette grandi cose ma che nei fatti rema contro.

Luca De Biase, persona competente e brava, spera che Francesco Caio con il suo rapporto possa cambiare la situazione. Lo speriamo anche noi per il bene dell’Italia e dei nostri figli.

Internet dono di Dio

Sunday, January 26th, 2014

Per chi crede questo messaggio di Papa Francesco è la conferma che finalmente la Chiesa inizia a considerare Internet come qualcosa di buono e positivo per gli uomini. E questo è merito anche di uomini come Padre Spadaro con il suo blog di cyberteologia.