La banda non è larga per il cloud

Sono ormai molti i servizi cloud che è possibile utilizzare sia con i pc, che con i tablet o smartphone. Alcuni sono gratuiti, altri ti offrono una quantità limitata di gb gratis e se non ti basta quella puoi acquistarne altra. Insomma il cloud, cioè l’archiviazione dei nostri dati nella “nuvola” è ormai un servizio che risulta irrinunciabile; non solo per avere le nostre foto disponibili su qualsiasi device, ma anche come luogo fisico per eseguire i backup.

Io personalmente utilizzo Dropbox per fare i backup di questo blog, mentre per i documenti personali, le foto, eccetera, uso onedrive di Microsoft,  uso icloud della Apple per ipod e ipad. Prima o poi dovrò decidermi ad uniformare la cosa, ma fino ad oggi mi è mancato il tempo e la voglia.

Ma proprio questi servizi cloud sono soggetti ad un grave problema: la penosa situazione dei collegamenti internet in Italia, in particolare qui nel Monferrato. Il caricamento e la sincronizzazione dei dati tra i nostri device e il nostro cloud dipende molto dalla bontà della nostra connessione alla rete, in particolare dalla velocità di upload. Le attuali connessioni adsl sono fortemente asimmetriche (lo dice lo stesso acronimo adsl: asymmetric digital subscriber line) cioè hanno una “grande” velocità di download e una bassa velocità in upload. In parole povere ci permetto di navigare abbastanza velocemente perchè la navigazione è solo scaricamento (download) di dati dalla rete, mentre quando siamo noi che dobbiamo inviare dati la velocità è di molto inferiore.

La mia adsl è una 20/1 (teorica), in realtà non vado mai oltre i 13Mbps in down e 0,7Mbps in up, ed è proprio la scarsa velocità di upload che ci limita fortemente nell’utilizzare appieno le potenzialità del cloud. E questa limitazione l’ho sperimentata nuovamente l’altro giorno quando ho voluto archiviare in onedrive le foto della recente gita sul lago maggiore. Sono 344 foto, circa 660MB. Tempo di caricamento dalle 15:00 alle 20:00.

Con questi tempi si capisce subito che non è nemmeno pensabile fare un backup di tutti i nostri dati o dell’intero hard disk, a meno di lasciare acceso il nostro pc per settimane intere. E fino a quando non si avrà disponibile una vera banda larga simmetrica l’utilizzo del cloud, e della relativa tecnologia, sarà possibile solo per chi, nelle grandi città, è raggiunto dalla fibra ottica.

Lo sviluppo della banda larga, in particolare da noi nel Monferrato, deve diventare una priorità se non vogliamo essere tagliati fuori e perdere importanti possibilità di sviluppo del territorio.

Resta sempre attuale questo post con relativo video di Gaspar.

 

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