Posts Tagged ‘persone’

L’antenato di Marchionne

Friday, March 18th, 2011

E’ morto nella sua casa di Lugano Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato di Fiat nel decennio 1979/1988; forse dopo Valletta l’unico vero grande manager che l’azienda torinese abbia avuto.

Preti e satira

Sunday, January 23rd, 2011

Leggo su Il Post l’intervento scritto da Don Maurizio Patriciello in polemica con la vignetta che Vauro ha mostrato nel finale della trasmissione AnnoZero giovedì scorso. La vignetta ritraeva il Papa e Berlusconi con una battuta che si può facilmente intuire.

L’intervento di Don Maurizio ha una premessa totalmente condivisibile, mettendo giustamente in risalto tutta l’utilità sociale della stragrande maggioranza del clero. Ma da credente e praticante non mi sento di condividere la conclusione. Tutto quanto di bene la Chiesa fà non la esenta dalla colpa della pedofilia e sopratutto dall’aver cercato di insabbiare il problema.

Tra noi credenti lo scandalo è grande. Nessuno di noi pensa che tutte le persone consacrate siano coinvolte, ma proprio il fatto che le maggiori gerarchie abbiano cercato di mettere a tacere le vittime e protetto i colpevoli ci fà orrore. Ma con quale coraggio chi ha fino ad oggi insabbiato, protetto, celato questi comportamenti può leggere il passo del Vangelo di Matteo (Mt 18, 5-6) dove Gesù dice che chi scandalizza anche un solo bambino sarebbe meglio per lui che si mettesse una macina al collo e e fosse gettato negli abissi del mare.

La Chiesa, i suoi membri non sono infangati da semplici vignette, ma da comportamenti e dalla vita indegna di alcuni suoi membri. Con buona pace di Don Maurizio Patriciello

L’eroe del Mundial

Tuesday, December 21st, 2010

E morto Enzo Bearzot, l’eroe della nostra vittoria mondiale più bella, quella dell’ 82 in Spagna.

Quello dell’ 82 è il primo mondiale che ho seguito, allora ragazzo, insieme ai miei amici del “Bar della Stazione”. Tutti insieme dopo le partite dell’Italia e delle altre nazionali giocavamo a calciobalilla ricreando in minuscolo le emozioni vissute davanti alla tv. Come non ricordare quelle fantastiche giornate? Per anni, dopo, nelle nostre partite a pallone giocate sotto la mitica “Lea”, ci chiamavamo con i nomi dei giocatori di quella indimenticata nazionale: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani …

Enzo Bearzot è stato l’allenatore che più di ogni altro è stato l’erede del mitico Vittorio Pozzo e rappresentava un modo di vivere il calcio che ormai è storia e leggenda insieme; basti pensare alla famosa partita a scopa (o briscola?) giocata insieme a Pertini sull’aereo che riportava la nazionale in patria.

Grazie Vecio per le emozioni che hai saputo darci.

I giovani e l’Italia: restare o andare via?

Wednesday, November 24th, 2010

Consiglio a tutti di leggere questo bel post e i relativi commenti pubblicato da Mantellini.

Io, come i miei 5 lettori sapranno, non ho la forza di ricominciare altrove la mia vita. Certe volte invidio chi lascia questo nostro amato e disgraziato paese e cerca altrove di realizzarsi; altre volte penso invece che si è felici, nonostante le difficoltà, nel luogo doe si è nati.

Per il bene di Adele spero che la situazione dell’Italia cambi, e ovviamente farò quanto è nelle mie possibilità perchè ciò avvenga. Spero però che Adele desideri andare all’estero, magari non in modo definitivo, ma per fare esperienza di vita diversa dalla nostra, per aprirsi anche ad altre culture e altri mondi. Poi ovviamente sarà lei a decidere.

Proprio oggi il ministro per la gioventù (cosa assurda, ogni governo dovrebbe preoccuparsi dei giovani che sono il futuro del proprio paese, senza che ci sia la necessità di un ministero ad hoc) ha presentato un pacchetto di provvedimenti per i giovani. Al di là dell’essere a favore o contro l’attuale governo, quanto previsto in questo provvedimento è una goccia nel mare che non andrà a cambiare una mentalità e una società vecchia e che pensa in modo vecchio. Ma le responsabilità della situazione attuale ha molti padri come giustamente scrivono Alessandro Rosina e Elisabetta Ambrosi nel loro libro e non sarà facile cambiarla.

Prossima fermata: Italia

Monday, November 8th, 2010

Io ho seguito l’evento solo sul web dopo averne parlato in questo post e devo dire che sono entusiasta. Era da parecchio tempo che non mi capitava di rimanere affascinato dalla politica. Forse qualcosa finalmente sta cambiando anche all’interno del PD.

Qui l’intervento conclusivo di Pippo Civati

Matteo Renzi prepara la rivoluzione

Friday, October 29th, 2010

Un combattivo Matteo Renzi convoca a Firenze dal 5 al 7 novembre quanti vogliono un PD finalmente nuovo, propositivo, in sintonia con i nuovi tempi. E tanto per far capire da dove intende partire ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

“Quello che poniamo da subito è un problema di metodo: nel mondo civile i partiti rimangono sempre gli stessi, ma i leaders cambiano. Se perdono le elezioni i dirigenti politici si fanno una fondazione, scrivono un libro, danno suggerimenti, ma vanno a casa. Qualcuno di loro è talmente bravo che dopo dieci anni di governo va a casa direttamente senza bisogno di perdere le elezioni. I partiti restano, i leaders cambiano, i problemi si affrontano. Da noi è tutto alla rovescia: i dirigenti politici si fanno le fondazioni, scrivono libri, danno consigli ma rimangono lì, sempre, tenacemente abbarbicati allo strapuntino della seggiola. Non si schiodano, guai a chi li tocca. Si cambiano i partiti, si cambia il nome dei partiti, ma i leaders sono gli stessi, con le solite facce, le solite idee, il solito linguaggio. Con un gruppo di amici abbiamo pensato di non nasconderci. Di non restare in silenzio, quatti quatti ad aspettare che il grande orologio biologico della cooptazione faccia scattare il nostro turno. Ci siamo buttati nella mischia con la lealtà di chi non ha niente da chiedere per sé, se non il rispetto per le proprie idee. Ci hanno detto che siamo sfasciacarrozze e pierini, giovanotti e maleducati: noi abbiamo solo chiesto il rispetto di quella norma maleducata dello Statuto del Pd che dice che dopo tre mandati si va a casa. Vorrà dire che lo chiederemo per piacere “Scusi, cortesemente, potrebbe rispettare le regole e lasciare quello scranno dopo qualche decennio?”

Io spero sinceramente che da questa iniziativa possa finalmente arrivare la spinta giusta per un nuovo PD. 

Questa iniziativa forse offrirà anche ai giovani di Moncalvo, dove il PD è rappresentato praticamente da una sola persona ormai da parecchi anni,  lo spunto per mettersi in gioco e provare loro stessi ad organizzare un’alternativa allo status quo.

Compagni di scuola

Monday, October 18th, 2010

Sabato sera c’è stata la rimpatriata della mitica 5AI 1990/91 del Sobrero. In quella fantastica classe c’ero anche io. Dopo 20 anni e grazie anche a internet (a qualcosa come si vede tutto sommato serve) abbiamo riallacciato i contatti, merito principale del grande Carlo ( Gegio), e organizzato una bella serata con annessa cena in questo agriturismo di Casale Monferrato.

Tralascio tutti gli aspetti folkloristici della situazione perché penso che tutti, bene o male, hanno avuto l’esperienza di rincontrarsi con i propri compagni di scuola e bene o male tutte queste serate si assomigliano. Voglio invece rendervi partecipi della piccola sorpresa (secondo me invece grande) che Carlo ha fatto ad ognuno di noi: un piccolo scritto con allegato un calendario con le nostre foto di ieri e di oggi che esprime bene la sua sensibilità e il clima nel quale si è passata (assai velocemente purtroppo) la serata.

“Carissimi amici, vi ringrazio tantissimo per aver accettato il mio invito ed essere intervenuti alla rimpatriata della nostra classe 5AI. Correva l’anno 1990/1991 e dopo vent’anni ci siamo rivisti e siamo stati insieme a raccontare i “vecchi tempi” della scuola che ci ha fatto sicuramente dannare ma, alla fine, ci ha dato la possibilità di crescere e maturare, di trovare un lavoro, una posizione ed un futuro. Abbiamo passato momenti indimenticabili, condiviso gioie, dolori, momenti di tensione, interrogazioni, compiti in classe e verifiche. Ci siamo disperati per un “4”, abbiamo gioito per un “8” ma – tutti insieme – ci siamo presi per mano e quotidianamente abbiamo lottato per uscire “maturi” da quella porta. Molti di noi (quasi tutti), da quel giorno caldissimo del diploma, non si sono più visti e l’inizio di una nuova vita e di una nuova avventura, per ognuno di noi avrebbe avuto inizio. Oggi, dopo vent’anni, molte cose che avevamo in comune quasi non ce le ricordiamo più. Ogni tanto ho piacere di immaginare i nostri mitici prof, gli assistenti, i bidelli, la segreteria, tutte quelle persone che con noi hanno condiviso, in modi diversi, il mondo del Sobrero. ognuno di noi si è fatto una vita, una famiglia, molti hanno figli e molte preoccupazioni di prima, le nostre strade si sono divise, segnate ognuna da un ben preciso destino. Come vi devo dunque chiamare? Ingegneri, dottori, periti? No… semplicemente con i vostri nomi perchè noi, nonostante i titoli ed i meriti di cui siamo stati insigniti, saremo sempre gli amici di una volta, i mitici ragazzi della 5AI………………. Oggi siamo cambiati d’aspetto, sicuramente, ma lo spirito è ancora quello di allora, di quando eravamo adolescenti. Rimaniamo tali ma sopratutto non dimentichiamo mai di essere stati compagni di scuola.”

Carlo è rimasto il poeta di sempre, e anche tutti gli altri, pur cambiati nell’aspetto, sono gli stessi.

Una serata indimenticabile.

A riveder le stelle

Wednesday, October 13th, 2010

Oggi sono iniziate le operazioni per portare in superficie i 33 minatori cileni rimasti intrappolati nella miniera di San Josè. Per ora sono 9 i minatori salvati. Le operazioni procedono bene e in Cile è già iniziata la festa. Su Il Post aggiornamenti continui e la diretta video.

Devo ammettere che mi sono commosso alla notizia e seguo con trepidazione le notizie che si susseguono a distanza di pochi minuti. Come non essere fieri di queste persone? Poi mi viene sempre in mente il ricordo della mia permanenza a Taizé nel lontano ormai 1989 dove ho incontrato ragazzi cileni appena usciti dalla feroce dittatura di Pinochet e immediatamente abbiamo fraternizzato. Non scorderò mai il loro sorriso e le loro parole.

Parafrasando Kennedy oggi davvero possiamo dire:  Soy chilena

Ma quelli dei Gessi quanto sono bravi?!?

Sunday, October 10th, 2010

Anche questa volta sono rimasto stupito dello spirito comunitario della piccola frazione dei Gessi di Moncalvo. Oggi pomeriggio, previo invito del Valter e del Dante, ho partecipato alla S.Messa del ringraziamento di fine lavori agricoli nella piccola chiesetta campestre della frazione. Ma oltre alla Messa quelle “matte” menti che abitano in loco cosa hanno organizzato?!? Una merenda sinoria all’aperto da fare invidia ad una proloco!! Ecco il menù:

  • Pane e salame cotto e crudo
  • Risotto! (si avete letto bene!!) risotto con salsiccia
  • Assaggi di torte varie
  • Vino a volontà

Perfino la piccola Adele si è divertita come una matta a correre sul prato intorno alla chiesetta e ha apprezzato moltissimo il risotto. Insomma “quelli dei Gessi” continuano a non sbagliare un colpo!!

Che bel posto e che gente fantastica!! Mi sa che iniziero a cercare casa lì…

In memoria di Giorgio Ambrosoli

Thursday, September 9th, 2010

Oggi sembrava una buona giornata, in ufficio situzioane sotto controllo, a casa idem, Adele sta bene, insomma sembrava un giorno tranquillo ma ecco la sorpresa.

Apro la home page de il post e leggo una frase che Giulio Andreotti avrebbe pronunciato nell’intervista rilasciata a Giovanni Minoli per la puntata di stasera “La storia siamo noi”.

Riguardo alle dichiarazioni di molti politici attuali ho spesso chiuso le orecchie, spento il cervello e perso la capacità di indignarmi. Ma dopo questa frase di Andreotti mi è venuto il voltastomaco. Nella migliore delle ipotesi un tentativo di sdrammatizzare o un cinismo senza limiti, nella peggiore non oso immaginare o pensare ma citando un altro celebre motto del nostro: “a pensar male si fà peccato ma spesso ci si azzecca”.

Dunque secondo il nostro senatore a vita, fare il proprio dovere, con coscienza, servendo la legge e le istituzioni, è uguale ad andarsi a cercare guai? Una affermazione, che se vera, distruggerebbe in un colpo solo l’idea stessa di società civile, di stato inteso come comunità, istituzione avvallerebbe l’idea che in Italia, per anni, abbiamo davvero avuto al potere due stati: uno legale e l’altro illegale e propenso al solo tornaconto personale e alla crescita del proprio potere.

Ebbene con buona pace del senatore Andreotti, è certo che Ambrosoli è stato assassinato perchè faceva il proprio dovere con coscienza, e lui dovrebbe saperne qualcosa visto che all’epoca era nella stanza dei bottoni, così come è un dovere civico in questo nostro povero paese sfortunato, ricordarsi del suo sacrificio e del sacrificio di molte altre persone servitori dello stato abbandonati alle ritorsioni delle mafie e del terrorismo. Ricordo anche che Ambrosoli è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile e a lui sono intitolate piazze, vie, la biblioteca del palazzo di giustizia di milano e altre cose.

Aveva ragione Brecht: “Sfortunato il paese che ha bisogno di eroi” e sfortunato, perchè senza futuro, il paese che ha senatori come Andreotti.

Io ad Adele, appena potrà capire, parlerò di Ambrosoli e glielo indicherò come modello civile da imitare nella sua onestà, coerenza e indipendenza. Con buona pace di Andreotti, di quanti vogliono farci perdere memoria e di quelli che togliendoci gli insegnamenti del passato ci costringono a riviverlo.