E morto Enzo Bearzot, l’eroe della nostra vittoria mondiale più bella, quella dell’ 82 in Spagna.
Quello dell’ 82 è il primo mondiale che ho seguito, allora ragazzo, insieme ai miei amici del “Bar della Stazione”. Tutti insieme dopo le partite dell’Italia e delle altre nazionali giocavamo a calciobalilla ricreando in minuscolo le emozioni vissute davanti alla tv. Come non ricordare quelle fantastiche giornate? Per anni, dopo, nelle nostre partite a pallone giocate sotto la mitica “Lea”, ci chiamavamo con i nomi dei giocatori di quella indimenticata nazionale: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani …
Enzo Bearzot è stato l’allenatore che più di ogni altro è stato l’erede del mitico Vittorio Pozzo e rappresentava un modo di vivere il calcio che ormai è storia e leggenda insieme; basti pensare alla famosa partita a scopa (o briscola?) giocata insieme a Pertini sull’aereo che riportava la nazionale in patria.
Grazie Vecio per le emozioni che hai saputo darci.
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