Posts Tagged ‘innovazione’

Se è l’Economist a segnalare gli italiani

Thursday, September 8th, 2011

Lo segnalo con ritardo, ma questo post di Luca De Biase merita di essere letto e divulgato, non fosse altro che per rendere partecipi i miei 10 lettori che ci sono italiani che nonostante tutto fanno ancora innovazione in questo nostro disgraziato paese.

E ci tocca saperlo dall’Economist.

La scuola e il wi-fi

Wednesday, May 11th, 2011

Il ministro Brunetta ha promesso entro breve tempo che tutte le scuole saranno dotate di rete wi-fi collegata a internet. Ormai sono abituato a proclami del governo (qualunque esso sia) su internet e le nuove tecnologie, ma spero davvero che stavolta qualcosa si muova perchè in questo povero paese tecnologicamente già ai margini solo una politica di investimento sulla scuola può dare alle nuove generazioni la possibilità di colmare il divario.

Pensiamo solo a cosa sarebbero capaci di fare con una infrastruttura di rete decente, quelle (poche) realtà scolastiche, spesso promosse dalla passione di un solo insegnante, dove internet e le nuove teconogie sono utilizzate. Meglio ancora come propone Mantellini su Il Post, ci vorrebbe una alleanza, un progetto unico tra operatori Tlc, aziende tecnologiche (Dell, Hp, Cisco, Microsoft) e scuola per un intervento veramente strutturale, che guarda al futuro. Io per la verità ci aggiungerei il coinvolgimento delle comunità Open Source, perchè ritengo che le istituzione pubbliche come la scuola dovrebbero promuovere la cultura del software libero.

La scuola 2.0

Saturday, May 7th, 2011

Devo confessare che se c’è una professione che mi ha sempre affascinato è quella dell’insegnante. Sarà colpa della mia passione per l’animazione, oppure la convinzione che i giovani siano la parte migliore del paese, oppure il desiderio di confrontarmi con altre realtà, altre persone, e insieme percorrere un pezzo di strada con reciproco arricchimento, oppure il fatto di aver avuto nella mia vita scolastica degli ottimi insegnanti; fatto stà che ancora adesso alcune volte mi sogno come un novello Robin Williams protagonista di un mio personalissimo remake de l’Attimo Fuggente.

Per questo segnalo con piacere questo post di Catepol che parla del successo ottenuto dal blog della Maestra Giusi e del relativo, lodevole, progetto di insegnamento attraverso gli strumenti di internet e dell’ e-learnig che appunto la maestra Giusi cura con la classe 4A della scuola primaria “Mario Rapisardi” di Palermo. Questo progetto merita di essere citato non solo per il premio vinto al Working Capital di Telecom, ma come esempio e modello di come la nostra bistrattata scuola, nonostante tutto, può essere e dovrebbe essere. Quanti insegnanti come la maestra Giusi ci sono in Italia? Quanti avrebbero voglia e capacità di fare altrettanto e spesso sono timorosi di incominciare? E quanti, tra mille difficoltà, hanno incominciato a percorrere questa strada ma si sentono soli, senza appoggio nè da colleghi, nè da superiori? Mai come oggi abbiamo bisogno di innovazione, guardare al futuro, investire sui giovani e sulle nuove tecnologie e in tutto questo la scuola deve giocare un ruolo importante, che non può e non deve delegare. Progetti come questo devono essere sostenuti e divulgati, perchè diventino patrimonio comune e fonte di ispirazione per altre realtà scolastiche.

Ecco, penso che qualunque strada sceglieranno i bambini di questa classe di Palermo o la loro insegnante, per ciascuno di essi resterà, come per i ragazzi della classe del film l’Attimo Fuggente, la consapevolezza di essere cresciuti insieme come persone, la certezza di essere stati amati, di aver condiviso insieme emozioni e pensieri che altrimenti sarebbero andati persi. E forse, guardandosi indietro, scopriranno che insieme, in allegria e quasi senza accorgersene, hanno imparato quei valori, quegli ideali che ci distinguono come uomini.

E per quanto riguarda la realtà moncalvese lancio la proposta all’amico Prof. Piero, curatore del sito della Scuola di Moncalvo: perchè non prendere spunto e anche noi fare qualcosa?

Giovani innovatori

Friday, March 4th, 2011

Marco Pierani segnala questo convegno dedicato a Guglielmo Marconi, dove si parla di internet, nuove tecnologie, innovazione, eccetera. I relatori sono dei giovincelli che messi insieme hanno una età media di 71 anni.

Quando si dice pensare al futuro.

Informatici d’Italia

Monday, December 13th, 2010

Nell’articolo pubblicato da La Stampa oggi a firma Flavia Amabile è ben rappresentata la crisi che attraversa l’informatica, e quindi le tecnologie ad essa legate in primis internet, nel nostro paese.

Tra i primi 100 talenti italiani (scientifici) solo sei si occupano di informatica e pergiunta nessuno è in Italia. Non male per il paese di che ha dato i natali a Federico Faggin.

Qualcuno ha una spiegazione?

Linee guida per spartirsi la ngn

Tuesday, September 14th, 2010

Recentemente ilSole24ore ha anticipato un rapporto del comitato per ngn dell’Agcom. In questo documento definito “top secret”??? vengono proposte le regole per la costruzione della nuova rete a banda larga e il graduale swich off della rete in rame.

Nella sua rubrica su Punto Informatico Massimo Mantellini analizza questo documento con il suo solito stile caustico. Ma come non essere della stessa opinione? Un documento sulla ngn interamente incentrato sul modo in cui spartirsi le aree più vantaggiose e senza un minimo tentativo di produrre una buona idea per portare la ngn a tutti voi lo definireste adeguato per il futuro della rete in Italia? E mentre noi stiamo ancora al comitato altri paesi stanno investendo e metto l’accesso alla banda larga come diritto fondamentale del cittadino.

Poi uno si vede in tv la pubblicità della Alice Telecom che navighi senza limiti fino a 20MB e poi scopri che a Moncalvo, dove peraltro arriva solo la 7MB, non è più possibile attivare nessuna adsl. Un paese di 3500 abitanti con, esagerando, la possibilità di solo 100 connessioni adsl. Questa è la situazione della rete in Italia. Altro che sogni di gloria con la ngn.

Sempre nel famoso documento (ormai disconosciuto dallo stesso comitato che lo ha redatto)  è indicato come spartirsi l’Italia in zone più o meno profittevoli ed è scritto che le principali località turistiche dovrebbero rientrare nel cluster 1. Riprendendo questo mio post, vorrei capire se qualcuno degli enti o delle persone che si occupano di turismo nel monferrato si è mai interessato alla situazione della banda larga in zona. Questi signori pensano di risolvere tutto con agnolotti e tartufi?

E mentre i nostri politici fondano correnti/partiti/fondazioni con riferimento al futuro, loro stessi sono incapaci di pensare e progettare il futuro e ancor meno proporre una visione di futuro alle autorità di controllo che nominano.

eBook vs libri

Tuesday, August 10th, 2010

In internet imperserva la polemica tra i sostenitori degli ebook e quelli del libro tradizionale (cartaceo). A mio modestissimo avviso mi sembra la solita sterile polemica che cerca di contrapporre cose che sono complementari.

Certamente gli ebook sono una grande innovazione, come lo fù la nascita dell’mp3 per la musica. Ma come la musica digitale non ha ucciso (almeno per ora) le case discografiche penso che gli ebook non uccideranno i libri. Alcuni libri li terremo e useremo in formato cartaceo, mentre altri potremmo traquillamente utilizzarli solo in formato elettronico. Faccio un esempio: la mia edizione cartacea dei Quaderni di Simone Weil non la scambierei per nulla al mondo con una edizione digitale. Mentre sarei ben felice se Adele potesse andare a scuola solo con il suo ebook reader.

Recentemente ho scaricato Stanza per il mio ipod touch e devo dire che ad oggi l’esperienza di lettura è buona nonostante il piccolo schermo dell’ipod, immagino che con ipad o kindle sia ancora meglio.

Per chi fosse interessato ad approfondire la cosa segnalo l’ottimo post di Mantellini.

Imparare a usare le nuove tecnologie

Friday, August 6th, 2010

Dalla interessante intervista a Henry Jenkins fatta da Giuseppe Granieri rilancio la sua idea di fondo sul rapporto uomo-nuove tecnologie:

“La questione importante non è ciò che la tecnologia sta facendo a noi, ma ciò che stiamo facendo noi con la tecnologia”

Non è mai troppo tardi

Monday, July 19th, 2010

Dopo le 150 ore per la scuola media ecco la proposta delle 150 ore per internet. Ma servirebbe la lungimiranza e la passione del maestro Manzi.

A quando un MoncalvoLab?

Saturday, July 10th, 2010

Leggendo il blog di Sergio ho scoperto l’evento organizzato dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e altri che si chiama ToscanaLab. Una due giorni di riflessione su internet, la cultura digitale, il futuro dell’Italia.

Sul sito dell’evento è possibile vedere tutti i video dei protagonisti, mi ha colpito in particolare quello di Marco Montemagno che non conoscevo. Incredibile anche il luogo dove si è svolto l’incontro: La gipsoteca dell’istituto d’arte di porta romana; come dire il passato accanto al futuro.

Continuo a farmi sempre la stessa domanda da un pò di tempo: ma possibile che Moncalvo non sappia organizzare altro che sagre di cibi, teatri dialettali, rassegne di arpa? Con tutto il rispetto per queste ottime manifestazione ovviamente.

Altre città, anche meno “turistiche”, organizzano rassegne musicali, festival di filosofia, arte, cinema, incontri su internet e workshop sulle nuove tecnologie. Noi no. Continuiamo sempre e solo a pensare in “analogico”, a pensare in locale.