Recentemente ilSole24ore ha anticipato un rapporto del comitato per ngn dell’Agcom. In questo documento definito “top secret”??? vengono proposte le regole per la costruzione della nuova rete a banda larga e il graduale swich off della rete in rame.
Nella sua rubrica su Punto Informatico Massimo Mantellini analizza questo documento con il suo solito stile caustico. Ma come non essere della stessa opinione? Un documento sulla ngn interamente incentrato sul modo in cui spartirsi le aree più vantaggiose e senza un minimo tentativo di produrre una buona idea per portare la ngn a tutti voi lo definireste adeguato per il futuro della rete in Italia? E mentre noi stiamo ancora al comitato altri paesi stanno investendo e metto l’accesso alla banda larga come diritto fondamentale del cittadino.
Poi uno si vede in tv la pubblicità della Alice Telecom che navighi senza limiti fino a 20MB e poi scopri che a Moncalvo, dove peraltro arriva solo la 7MB, non è più possibile attivare nessuna adsl. Un paese di 3500 abitanti con, esagerando, la possibilità di solo 100 connessioni adsl. Questa è la situazione della rete in Italia. Altro che sogni di gloria con la ngn.
Sempre nel famoso documento (ormai disconosciuto dallo stesso comitato che lo ha redatto) è indicato come spartirsi l’Italia in zone più o meno profittevoli ed è scritto che le principali località turistiche dovrebbero rientrare nel cluster 1. Riprendendo questo mio post, vorrei capire se qualcuno degli enti o delle persone che si occupano di turismo nel monferrato si è mai interessato alla situazione della banda larga in zona. Questi signori pensano di risolvere tutto con agnolotti e tartufi?
E mentre i nostri politici fondano correnti/partiti/fondazioni con riferimento al futuro, loro stessi sono incapaci di pensare e progettare il futuro e ancor meno proporre una visione di futuro alle autorità di controllo che nominano.
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