Segnalo sempre con piacere lo spettacolo finale del Progetto CantaInsieme promosso e porta avanti dall’inossidabile Prof. Piero Gallo.
L’appuntamento è per venerdì 1 giugno ore 21:15 nella Chiesa di San Francesco a Moncalvo.
Comunque la pensiate, e io non sono un fans del M5S, una grande città come Parma ha un sindaco giovane e per di più tecnico informatico. Sono molto curioso di vedere Federico Pizzarotti, neo sindaco, cosa farà riguardo l’uso di internet e della rete che è parte importante del suo programma.
Dal libro Grom storia di un’amicizia, qualche gelato e molti fiori:
“I talenti nel nostro paese non vengono valorizzati quando entrano nel mondo del lavoro, e sono presi a pesci in faccia da individui vinti dalla vita, stanchi e preoccupati di mantenere lo status quo. E’ una trasandatezza morale che toglie energie. Ci fa perdere tempo rispetto agli obiettivi, quelli veri, ai quali dovremmo dedicare tutte le nostre forze. A furia di sentirci dire che non dobbiamo metterci strane idee in testa, finiamo col considerare le idee delle stranezze e smettiamo di coltivarle.”
Non me ne vogliano gli amici di Moncalvo Web Tg, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Sono passati con oggi 14 giorni dalla prima puntata pubblicata su Youtube e ancora nessuna notizia sulle altre.
Due settimane di “silenzio e nessun nuovo contenuto” possono essere accettabili se stiamo parlando di un sito web o di un blog, anche se il buonsenso e l’esperienza della rete consigliano di aggiornare i contenuti almeno una volta a settimana; le trovo eccessive invece rispetto alle premesse con cui è nato il progetto.
Capisco e conosco la fatica della costanza. Capisco anche che il progetto è comunque “amatoriale” e fatto nel tempo libero. Ma proprio per queste ragioni andava secondo me pensato meglio, con scadenze certe e magari senza il tam-tam della pubblicità mediante l’affissione di manifesti nei negozi di Moncalvo che invitano a seguire il notiziario su Youtube e la pagina di Facebook, sapendo che magari non si ha tempo/voglia per aggiornare i contenuti.
E per quanto riguarda FB, chi mi legge sa che non lo amo molto, ma qui non c’entra il piacere o non piacere, io ho cercato la pagina ma senza riuscire a trovarla. Che non sia pubblica? Perchè se così fosse mi spiegate perchè si vuole fare un tg sul web legato ad una pagina FB che solo gli iscritti possono vederla? Si confonde il mezzo con il fine: FB non è tutta la rete, anche se a qualcuno piace crederlo, ci sono utenti non registrati al servizio che quindi sono automaticamente tagliati fuori se una pagina non è pubblica. Se informazione deve essere, deve essere per tutti.
Una bella iniziativa partita da alcuni giovani moncalvese è il canale su Youtube MoncalvoWebTg. Qui è possibile vedere il primo webtg realizzato. Complimenti a Samuele Bosco per l’iniziativa.
Se posso permettermi un link di suggerimento ai ragazzi di MoncalvoWebTg ecco il sito di Antenna306 di Casola Valsenio, con spunti interessanti. Peraltro con Paride di Antenna306 siamo stati colleghi e siamo ancora amici.
Ancora un post sulla scuola e il suo complesso rapporto con la tecnologia e la rete. Ma questa volta è un post ottimista. L’Istituto Comprensivo di Moncalvo dove lavora il grande Piero, grazie al suo costante impegno, ha decisamente intrapreso il cammino dell’innovazione. Cito da una mail ricevuta:
… è attiva la piattaforma Moodle, i ragazzi della scuola hanno già fatto simulazioni di chat protetta, blog protetto, e utilizzo risorse didattiche varie. Per preparare l’inaugurazione della Biblioteca Cerruti Silvia con sezione per bambini Duso Serena apriremo delle chat room tematiche sui libri letti (generi etc) con la collaborazione delle proff. di Lettere che metteranno in contatto i ragazzi di Moncalvo con quelli di Montemagno. Tutti i ragazzi
di Montemagno già consultano, come molti di Moncalvo, il database online della biblioteca per poi richiedere il libro desiderato…
La Biblioteca Cerruti Silvia, con tutto quanto ruota intorno, è certamente il fiore all’occhiello delle scuole moncalvesi e qui davvero il merito è di tutti quanti (docenti e non) si sono impegnati nel realizzare questo progetto per conservare la memoria di due persone, Silvia e la piccola Serena, che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra comunità moncalvese.
Ancora una volta Piero è stato importante per quanto riguarda la parte informatica e l”utilizzo di internet e delle nuove tecnologie applicate alla didattica (piattaforma Moodle), necessarie per il progetto biblioteca.
Dopo questo mio post pessimista, un pò di speranza per il futuro.
Questa sera riunione del consiglio dell’oratorio della mia parrocchia. Tra le altre cose si è discusso del nuovo sito web e anche di dare la possibilità ai ragazzi che frequentano l’oratorio di poter accedere ad internet attraverso una connessione wi-fi.
Del problema di internet a Moncalvo ormai i frequentatori di questo blog sanno come la penso. Quello che ancora mi sorprende è di incontrare moncalvesi (come F.M.) che pensano di poter risolvere il digital divide dei nostri concittadini (adulti e giovani) fornendo accesso gratuito alla rete.
Certamente essere connessi aiuta, ma questo non è il problema di Moncalvo, avendo una buona copertura adsl, fino a 10mb praticamente su tutto il territorio comunale. Il problema principale è proprio il digital divide culturale tra quei pochissimi frequentatori consapevoli della rete e la massa abituata solo a frequentare social network, scaricarsi giochi, file, musica da canali p2p, guardarsi video o film in streaming. Certamente internet è anche questo, ma ci sarà una ragione per la quale ad oggi siamo solo in due io e Noemi moncalvesi blogger; lo 0,05%.
Non vorrei sparare sulla croce rossa (anche se a volte è divertente) ma andate a fare una visita alle pagine web della Fiera del Tartufo o di Moncalvo in danza e vedrete il livello di alfabetizzazione su internet e le sue dinamiche delle due maggiori manifestazioni moncalvesi e dei loro curatori.
Qui da noi è necessaria una campagna culturale sull’uso di internet e delle nuove tecnologie, non fornire nuovi accessi wi-fi. E a questo proposito risegnalo questo bel post di Massimo Mantellini.
L’attenta e precisa analisi di Elena Favilli sull’evento Apple per i libri di testo scolastici su ipad. Per riflettere tutti insieme: insegnanti, alunni, genitori.