Questa sera riunione del consiglio dell’oratorio della mia parrocchia. Tra le altre cose si è discusso del nuovo sito web e anche di dare la possibilità ai ragazzi che frequentano l’oratorio di poter accedere ad internet attraverso una connessione wi-fi.
Del problema di internet a Moncalvo ormai i frequentatori di questo blog sanno come la penso. Quello che ancora mi sorprende è di incontrare moncalvesi (come F.M.) che pensano di poter risolvere il digital divide dei nostri concittadini (adulti e giovani) fornendo accesso gratuito alla rete.
Certamente essere connessi aiuta, ma questo non è il problema di Moncalvo, avendo una buona copertura adsl, fino a 10mb praticamente su tutto il territorio comunale. Il problema principale è proprio il digital divide culturale tra quei pochissimi frequentatori consapevoli della rete e la massa abituata solo a frequentare social network, scaricarsi giochi, file, musica da canali p2p, guardarsi video o film in streaming. Certamente internet è anche questo, ma ci sarà una ragione per la quale ad oggi siamo solo in due io e Noemi moncalvesi blogger; lo 0,05%.
Non vorrei sparare sulla croce rossa (anche se a volte è divertente) ma andate a fare una visita alle pagine web della Fiera del Tartufo o di Moncalvo in danza e vedrete il livello di alfabetizzazione su internet e le sue dinamiche delle due maggiori manifestazioni moncalvesi e dei loro curatori.
Qui da noi è necessaria una campagna culturale sull’uso di internet e delle nuove tecnologie, non fornire nuovi accessi wi-fi. E a questo proposito risegnalo questo bel post di Massimo Mantellini.
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