Volete giocare con il codice binario? Oggi google propone il doodle dedicato al 100° anniversario della nascita di Alan Turing.
Archive for the ‘ricorrenze’ Category
Una foto di 40 anni fa
Vi ricordate di aver visto questa storica fotografia?
Oggi sono 40 anni che è stata scattata e IlPost ci ha fatto un bell’articolo.
La bambina della foto è Kim Phúc che oggi vive in Canada e che ha fondato una fondazione che si occupa di aiutare i bambini feriti in guerra: la Kim Foundation Internetional.
Le loro idee camminano sulle nostre gambe
20 anni fa
In ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro
Neutralità della rete in Olanda
La neutralità delle rete è diventata legge nei Paesi Bassi (via Punto Informatico)
Forse altri mondi e altri modi di pensare la politica nei confronti della rete sono possibili e di conseguenza anche un altro modo di vivere il rapporto, spesso difficile, con la rete si può tentare. Temiamo le cose che non conosciamo. Conoscere internet, frequentarla, è il primo passo per non essere preda dei pregiudizi e delle paure.
Update del 10/05/2012
Grazie alla segnalazione di un caro amico, ho corretto un refuso che cambiava completamente il senso della frase finale. Ovviamente è da intendersi che conoscere internet, frequentarla è il primo passo per non essere preda dei pregiudizi e delle paure.
Un grande paese dopo i 150 anni
Il 18 marzo scorso è terminato l’anno anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia. Manifestazioni dovunque, Moncalvo compresa, grandi dibattiti sul risorgimento e via discorrendo. Ma forse oltre a guardarci indietro per ritrovare o riscoprire il perchè siamo una nazione, per comprendere meglio le ragioni del perchè siamo così; sarebbe stato bello che guardassimo anche al futuro, immaginando un’idea di come “fare gli italiani” dei prossimi anni. Come giustamente osserva Gramellini su La Stampa alla festa è mancato il futuro.
Giornata della Memoria 2012
Nella Giornata della Memoria in ricordo delle vittime del Nazismo segnalo questo bel post scritto dal Prof. Gallo e dagli alunni della IIIA e IIIB dell’Istituto Comprensivo di Moncalvo.
Anche questo post di Noemi merita la lettura.
Sempre oggi il Comune di Moncalvo ha in programma la commemorazione della Giornata della Memoria nel salone della Biblioteca Civica insieme alle classi delle III medie dell’Istituto Comprensivo di Moncalvo, per poi spostarsi in Vicolo XXVII Gennaio per l’accensione delle candele in ricordo delle vittime del Nazismo.
Buon Natale
Il padre delle colonne sonore
Cento anni fa nasceva a Milano il grande Nino Rota, assieme ad Henry Mancini e Ennio Morricone, forse il più grande autore di colonne sonore di sempre.
Il Post gli dedica un bell’articolo dove è possibile ascoltare alcune delle sue splendide colonne sonore. La mia preferita è quella del Padrino.
40 anni ma non li dimostra
Il 15 novembre del 1971 la Intel annunciava la produzione della prima cpu l’ormai mitica 4004. Il capo del progetto era l’italiano Federico Faggin emigrato (che strano vero?) negli USA.
Molti anni sono passati, l’informatica ha compiuto passi da gigante rispetto a quella prima cpu a 4 bit e 720KHz, peggio che una lumaca rispetto ai processori odierni. Eppure tutto iniziò allora e a farlo fu un italiano. E quest’ultimo particolare spesso ce lo dimentichiamo. E invece, sopratutto in questi tempi, dovremmo avere più memoria, più orgoglio di quello che siamo. Perchè, almeno per me e con rispetto parlando, il mio senso di appartenenza all’Italia, il mio patriottismo non trovano motivazioni nel rinascimento, nel risorgimento, nell’arte o nella cultura o in Dante piuttosto che Leopardi o Montale. Per carità ci sono anche queste ragioni, ma forse sarebbe ora di smettere di guardare ad un passato che sentiamo lontano e fuori tempo ed aggiornare i punti di riferimento di quel sentimento collettivo dal nome antisonante di orgoglio nazionale. Si potrebbe pensare come ha scritto Luca Sofri nel libro Un Grande Paese una lista “moderna” di cose che rappresentano la bellezza dell’Italia e ci rendono orgogliosi di essere italiani, per tornare ad essere un paese giovane, libero da ingombranti romanità e cappelle sistine che legittimano l’attaccamento al vecchio e ogni resistenza alla modernità.
Ecco, nella mia personale lista di cose che sono un campione della bellezza di essere e sentirsi italiani ci metto Federico Faggin.