Gli amici di Aido Asti mi hanno chiesto di raccontare la mia storia. La trovate qui se vi avanzano 5 minuti
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Contraddizioni vissute sulla pelle
Il post che il bravissimo Aubrey ha scritto sul suo blog mi ha colpito allo stomaco con la forza di una palla sparata da un cannone. Quante volte io o i miei amici ci siamo lodati per aver fatto quel poco di volontariato (facile) nell’oratorio della nostra parrocchia o in qualche associazione della nostra città. Io, salvo per esperienza personale con la mia malattia, non ho incontrato contraddizioni così forti come quelle vissute da Aubrey in Romania.
Ci sono esperienze che ti cambiano profondamente, ti lavorano nel profondo senza che tu te ne accorga se non a distanza di anni. Per alcuni sono lo scontrarsi con la tragica realtà del dolore senza ragione, della violenza dell’uomo sull’uomo senza motivo, del capire che molte volte la frase “il dolore fortifica e ci fa crescere come persone” è una cazzata; al contrario molti nel dolore si abbruttiscono ed emerge il lato più oscuro dell’uomo. Per altri l’esperienza che cambia la vita, o almeno la visione che hanno della vita, può essere un viaggio o l’incontro con altre persone.
Io non credo che tutta questa sofferenza, questo male di vivere, queste cose che non vanno, queste contraddizioni come le chiama Aubrey, vadano perdute e siano prive di significato. Già solo il fatto che lo hanno spinto a distanza di anni a scriverne sul blog è segno che non sono state perse. Un vecchio detto dei padri del deserto dice: “Non avventarti contro le tenebre, preoccupati di tenere accesa la tua lampada”. Non spetta a noi salvare il mondo, dare una risposta a tutto, preoccuparci di aiutare tutti. Sentire il dolore del mondo, il dolore degli uomini quello sì, farlo proprio, provare compassione, fare quanto è in nostro potere per alleviarlo e limitarlo, coscienti del fatto che sarà solo una goccia, illumineremo solo una piccolissima parte delle tenebre.
Post come quello di Aubrey sono come la frase di John Donne citata da Ernest Hemingway: ci ricordano che tutti noi partecipiamo dell’umanità.
Il nostro prossimo
Molto spesso il nostro prossimo è la persona della porta accanto e non c’è bisogno di andarlo a cercare “in missione” per trovarlo. Basta guardarsi bene intorno.
“… bisogna sembre guardarsi intorno”
( 1993 Trois couleurs: Bleu di Krzysztof Kieślowski)
Per chi suona la campana
Il Gruppo Aido Moncalvo in collaborazione con la Sezione Aido Provincia di Alessandria e il CSVA Alessandria, organizza per domenica 4 marzo 2012 nel salone dell’Oratorio Parrocchiale in Moncalvo, piazza S.Francesco, un incontro di informazione e formazione sull’associazione, la donazione e il trapianto degli organi. Il programma dell’incontro è il seguente:
15.00 – Accoglienza e registrazione partecipanti
15.15 – Saluti e Presentazione del Corso di Formazione Volontari
Maurizio Cornacchia – Presidente Gruppo Comunale Moncalvo
15.30 – L’A.I.D.O. e il ruolo dei volontari
Prof.ssa Graziella Giani, Presidente Sezione Provinciale di Alessandria
16.00 – Aspetti psicologici della donazione e del trapianto
Dott.ssa Franca Bo, Psicologa, Psicoterapeuta, Consulente A.I.D.O.
16.30 – Aspetti medico – scientifici del prelievo e del trapianto
Dr. Maurizio Fasano, Presidente Gruppo Comunale Casale Monf.
17.00 – La progettazione possibile: buone prassi
Dott.ssa Claudia Repetto, Psicologa, Psicoterapeuta, Consulente A.I.D.O.
17.30 – Note informative di segreteria e tesseramento volontari
Dott.ssa Aisha Elbiar, Segretaria Operativa, Consulente A.I.D.O.
18.00– Chiusura del corso
Ecco, se domenica 4 marzo siete a Moncalvo e non sapete cosa fare, potrebbe essere una buona idea venire ad ascoltare. Per sentirsi meno isola e più continente.
Nessun uomo è un isola, intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra.
Se una zolla viene portata dall’onda del mare, l’Europa ne è diminuita, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o una magione amica, o la tua stessa casa.
Ogni morte d’uomo mi diminuisce, perchè io partecipo dell’umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: Essa suona per te.
(John Donne)
Scelte di vita
Sono tornato dalle vacanze in tempo per salutare un carissimo amico (Angelo) che è partito come volontario per il Neuquen (Argentina) dove rimarrà due mesi nella missione di Don Italo. Una scelta di vita diversa dal solito per ragazzi giovani come lui e un modo davvero altruista per impegnare il proprio tempo libero durante l’estate.
Sono molto contento di questa scelta fatta da Angelo, so che è una cosa che desiderava da tempo fare e per questo sono molto felice anche se siamo un poco tristi per la sua assenza.
Un bell’esempio per i giovani di Moncalvo.