Il prossimo 25 maggio si voterà per le elezioni amministrative a Moncalvo. Ci sono due liste civiche, rispettivamente “Progetto Moncalvo” con canditato sindaco Aldo Fara, attuale sindaco uscente, e “Moncalvoviva” con candidato sindaco l’ex assessore alla cultura Piero Baldovino.
Ho più volte detto e anche scritto su questo blog che per Moncalvo e per il Monferrato serve un nuovo modo di fare politica, innovazione, pensare al futuro e non cullarci in un nostalgico passato di cosa eravamo. Riflettendo su questo ho messo giù, in modo anche approssimativo, 10 domande che consegnerò ai due candidati. Per cercare di capire che idea hanno del futuro di Moncalvo e del nostro territorio e magare suggerire spunti di riflessione e idee.
Le domande le trovate qui sotto. Le risposte, che spero di ricevere prima del 25 maggio, saranno pubblicate sul blog, in modo che i miei 5 lettori possano farsi un’opinione in merito.
1) La partecipazione alla gestione della res-pubblica e il coinvolgimento dei cittadini è ormai necessario. La vostra lista cosa propone per fare in modo che alla cittadinanza e alle associazioni del territorio sia garantino il confronto con l’amministrazione comunale e quali sono le iniziative che prenderete per creare e gestire questi nuovi modi di partecipazione?
2) La scuola è il luogo dove si formano le persone e i cittadini del futuro. Il Comune si dovrebbe impegnare a collaborare con le scuole cittadine per garantire l’apertura degli ambienti scolastici anche al di fuori dell’orario previsto dalla didattica, nell’ottica di una scuola che diventi il centro della formazione cittadina nonché punto culturalmente attivo per tutti, non solamente per studenti e docenti. All’interno, si potrebbero svolgere laboratori di materie non previste dal piano scolastico, laboratori sull’utilizzo delle nuove tecnologie in un ottica di abbattimento del digital divide culturale, si potrebbero adibire aule allo studio personale degli studenti e valorizzare ancora di più la biblioteca “Silvia Cerruti”. Quali sono le vostre proposte?
3) Moncalvo non dispone di un piano di gestione del territorio che abbia l’obiettivo di azzerare il consumo di suolo, promuovendo il recupero del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente e la conversione a uso abitativo o pubblico/ricreativo delle strutture produttive ed industriali dismesse e di quelle pubbliche non utilizzate. Cosa pensate di fare in merito?
4) Il coworking e i fablab sono nuovi modi per sviluppare il lavoro e l’impreditorialità, in particolare delle nuove generazioni. Anche nel nostro territorio stanno sempre più prendendo piede con iniziative ad Alessandria e Asti. Cosa ne pensate? Quali sono le vostre proposte per dare anche ai giovani di Moncalvo lavoro e/o intraprendere un’attività in proprio?
5) Moncalvo e i giovani. Rapporto difficile e complesso. Che cosa pensate, quali iniziative per le future generazioni?
6) L’Agenda Digitale Italiana ha fissato degli obiettivi da raggiungere per sviluppare la banda larga, l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie nel nostro paese per adeguarci agli standards europei. Quale è la vostra obinione e quali iniziative concrete intendete adottare come amministrazione comunale per raggiungere questi obiettivi?
7) Internet e le nuove tecnologie sono ormai parte della nostra vita e la stanno cambiando profondamente, oltre a rappresentare un’occasione di sviluppo sociale e personale. Cosa pensi della rete? Quali iniziative concrete intendete promuovere come amministrazione per diffonderne l’utilizzo e colmare il divario culturale tra chi utilizza internet e chi no?
8) Il progetto “Greenway Monferrato” è un’ottima iniziative per il riutilizzo delle vecchie infrastrutture dismesse e lo sviluppo di un’idea di turismo del Monferrato che potrebbe rappresentare un’eccellenza del nostro territorio. Cosa ne pensate? Quali passi concreti intendete adottare come amministrazione, vista la centralità di Moncalvo, per far si che questo progetto diventi realta?
9) Cultura e gastronomia sono un binomio inscindibile per il nostro territorio. Come intendete valorizzare le eccellenze che Moncalvo vanta? Quali passi per promuovere e sviluppare le nostre fiere del tartufo e del bue?
10) Come immaginate la nostra città tra 5 anni? Che sogno avete su Moncalvo che vorreste veder realizzato?
Tags: elezioni moncalvo, moncalvo, personale, politica
Caro Maury,
come gruppo di Moncalvo viva abbiamo risposto alle domande che poni.
E’ stato un lavoro di gruppo per questo leggendo queste risposte si ha veramente l’impressione di parlare con diversi interlocutori.
Spero che questo soddisfi la tua curiosità e quella dei tuoi lettori.
1R) Il nostro è un grande esperimento di democrazia diretta. Il gruppo Moncalvo Viva sarà sempre aperto e disponibile ad ascoltare le richieste dei concittadini, ma anche ad accogliere chi vorrà partecipare con entusiasmo alle discussioni. Vogliamo informare i cittadini e condividere con loro le ragioni che porteranno a prendere determinate scelte, allargando il dibattito a chiunque voglia prendervi parte. A questo scopo abbiamo intenzione di trasmettere in diretta streaming i consigli comunali e coinvolgere tutti i cittadini desiderosi al pre-consiglio, sindaco e consiglieri si assumeranno l’obbligo morale di presentare in consiglio le decisioni prese in comunione. In accordo con i dipendenti comunali renderemo l’orario di apertura degli uffici più flessibile almeno per qualche giorno a settimana in modo che il cittadino non sia obbligato a rendere ore di permesso dal lavoro per sbrigare le sue pratiche . Apriremo uno sportello dove riceveremo tutte le persone che avranno bisogno di spiegazioni circa le uscite e le entrate del bilancio. Il cittadino potrà recarsi allo sportello per comunicare disagi, o idee nuove circa la soluzione di problematiche vissute direttamente. per rimanere sul nostro fili conduttore “benessere della persona” il nostro obiettivo è “ far sentire il cittadino accolto e ascoltato” e non , come a volte succede, un intruso. Periodicamente organizzeremo degli incontri nelle frazioni per ascoltare le loro esigenze e per capire se tutto è organizzato in modo corretto.
2R) La scuola rappresenta il luogo ove imprescindibilmente il germe di una diversa visione dell’uomo di domani, avrà il suo compimento.
La sostenibilità di ogni azione tesa al raggiungimento di tale scopo, vedrà la partecipazione attiva della municipalità attraverso politiche di stimolo e sostegno integrate alle iniziative dell’associazionismo culturale. Tra le proposte guardiamo concretamente riattivazione in chiave attuale dei laboratori musicali, così come delle arti figurative in senso lato, l’attivazione dei laboratori di letteratura e studio della lingua dialettale in chiave teatrale, finalizzati alla nascita di una kermesse/concorso rivolto, non solo al nostro istituto comprensivo, ma anche a quelli limitrofi, in un’ottica di centralità territoriale e non di paradisiaco isolamento.
Inoltre ma non ultima, la riscoperta dell’educazione civica attraverso lo studio della nostra costituzione, per comprendere le radici della nostra democrazia e la virtù sottesa alla politica, nonchè lo studio dell’immenso patrimonio rappresentato dal nostro archivio storico. “il sonno della ragione e della memoria genera mostri”
3R) La cementificazione è un serio problema per tutta l’Italia, Moncalvo non è sfuggita alla logica del mattone. Questo ha portato allo spopolarsi del centro storico con conseguente degrado. Questo trend deve invertirsi, si deve tornare a recuperare quanto già esistente e a questo proposito presenteremo progetti per il recupero di palazzo Testa Fochi, del vecchio ospedale. Vogliamo puntare sulla riqualificazione degli edifici storici per valorizzare quello che c’è e favorire il lavoro a Moncalvo (vedi ATI) e lo sviluppo di nuove realtà artigiane (borgo degli artigiani) e professionali (inserimento dei giovani). Dobbiamo a questo proposito sfruttare tutti i contributi che l’UE offre. E ne abbiamo le competenze.
4R) Abbiamo in mente un grosso progetto di co-working, ma non possiamo svelarlo perché è nei 3 punti segreti!
5R) I giovani hanno bisogno di ritrovare fiducia nelle amministrazioni comunali, cosa che si è persa a nostro parere per la poca considerazione ricevuta e per la poca partecipazione proposta in passato.
Il poeta latino Giovenale diceva: Panem et Circensem! Cioè il popolo ha bisogno di cibo e divertimenti per vivere bene. Ecco, il principale obiettivo è ampliare il programma delle manifestazioni rivolte ad un pubblico giovane. Sfruttare maggiormente il teatro per spettacoli di cabaret, piccoli concerti e replicare il cinema sotto le stelle nel periodo invernale. Ma non dimentichiamo il nostro punto forte: ascoltare! Verranno prese in considerazione le idee e le proposte che ci verranno poste con uno spirito diverso. Abbiamo candidati giovani che vivono sul territorio, chi meglio di loro può occuparsene!
6R) Un progetto per la Wi-Fi è già stato realizzato, ma la rete è debole e sconosciuta ai più. Vogliamo potenziare quanto già fatto, anche in un’ottica di fruizione da parte dei turisti. Inoltre vogliamo portare questo servizio anche nelle frazioni.
7R) La rete sarà uno dei principali veicoli per sponsorizzare il territorio Moncalvese e Monferrino in Europa e nel mondo. Abbiamo già in cantiere un’opera per la valorizzazione del patrimonio culturale via web che con una spesa minima ci permetterà di essere più conosciuti e più visitati. Un portale per rilanciare il turismo e le aziende. E’ grosso progetto di informatizzazione globale da estendere a tutti (associazioni, aziende agricole/artigiane e commercianti) per “mettere in vetrina” tutte le potenzialità del nostro territorio; vogliamo essere a disposizione di chi ci guarda anche da lontano e invitare più gente possibile a visitare una città moderna, piena di servizi e attrattive (albergo diffuso, residenza d’artista, ecomuseo). E non dimentichiamo la assoluta necessità di mettere i consigli in streaming! La cosa pubblica deve essere alla portata di tutti e la digitalizzazione di molti documenti deve rendere più accessibile e trasparente la gestione amministrativa. Installare un internet-point renderebbe fruibile il servizio internet anche a chi non lo possiede in casa.
8R) Noi preferiamo utilizzare la ferrovia per far correre il treno. La bicicletta possiamo usarla anche su strade normali (e ce ne sono già km e km che addirittura si estendono a fianco dei binari), il treno ha bisogno delle rotaie. Il trasporto pubblico deve tornare, ma questo richiederà un grande sforzo e collaborazione con altri comuni ed enti. Svilupperemo altri itinerari turistici per gli amanti delle 2 ruote che li porti a visitare anche le colline, non solo il tracciato della ferrovia, che oltretutto è molto limitante perché corre per lo più nei fondovalle. I nostri innumerevoli “sentieri natura” e “sentieri enogastronomici” vogliono coinvolgere il territorio a tutto tondo: su e giù per le colline a scoprire panorami mozzafiato, specie autoctone, la storia e la cultura, i volti e l’ospitalità delle nostre campagne! Smantellare una ferrovia per fare piste ciclabili è molto costoso e anche meno ecologico di quello che sembra, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati per la pista, sia per il risvolto che il ritorno del treno avrebbe sulla riduzione del traffico a ruote (si pensi solo all’ utilità che il treno potrebbe avere per il trasporto delle merci Fassa e Saint Gobain) e naturalmente l’enorme valenza turistica in un momento topico come quello che ci stiamo accingendo a vivere, legato al turismo religioso e all’Expo 2015.
La Greenway è un ottima idea se applicata alle vie paesaggistiche così rinomate e battute da ciclisti e podisti di tutto il Monferrato. Stona soltanto l’idea di utilizzare la ferrovia attualmente non in uso per crearvi una struttura idonea alla Greenway stessa, in quanto si basa su due concetti errati: 1) la ferrovia non si potrà più utilizzare 2) il ciclista ed il podista ama percorrere i fondovalle.
Entrambi i punti sono opinabili in quanto noi, così come molti altri sia a Casale che ad Asti, abbiamo proposto la riapertura della ferrovia proprio per fini turistici e spostamenti pendolari (così come avviene in molte altre situazioni), con importantissime ricadute sotto il profilo occupazionale, turistico ed ambientale con la riduzione del traffico su gomma e quindi di inquinamento (e mai come in questo momento con molti finanziamenti destinati all’Italia per Expo,et al. questa soluzione è ampiamente realizzabile); inoltre l’investimento sulla riapertura della ferrovia avrà un piano di ammortamento legato anche alla vendita di biglietti oltre che dall’aumento dell’indotto turistico, invece l’investimento per una riconversione della ferrovia o del suo tragitto a via ciclabile avrebbe unicamente dei costi in quanto i ciclisti non faranno il biglietto per la sua percorrenza.
Per il transito di fondovalle, non discuto che alcuni tratti di valle abbiano sfondi di fascino che possono essere visitati utilizzando le numerose strade interpoderali già esistenti, ma la stragrande parte dello stupore paesaggistico si prova percorrendo i nostri brik con l’immensa panoramica del nostro Monferrato, delle nostre Alpi con i suoi giganti, il Monviso ed il Monte Rosa, in perfetta evidenza a caratterizzarla.
9R) Cultura e gastronomia sono un binomio inscindibile per il nostro territorio. Come intendete valorizzare le eccellenze che Moncalvo vanta? Quali passi per promuovere e sviluppare le nostre fiere del tartufo e del bue?
A tale proposito è inserita nel programma del nostro gruppo un’iniziativa che a nostro avviso potrà valorizzare le eccellenze, gastronomiche e non, proprie di Moncalvo.
Si tratta dell’Ecomuseo, quella ecomuseale è un’esperienza che sta via via affermandosi su tutto il territorio nazionale a causa dei bassi costi di realizzazione e che, inoltre, sta permettendo una rifioritura culturale sugli ambiti più svariati.
L’Ecomuseo si articolerà su tutto il territorio del comune di Moncalvo, andando a valorizzare tutti gli ambiti di spicco della nostra realtà quali ad esempio: la gastronomia, il patrimonio boschivo e quello edilizio, reperti storici e artistici. Per quanto riguarda la gastronomia sarà d’obbligo una sede dedicata alle specificità gastronomiche di Moncalvo ed alla loro storia da inserire nell’iter dell’ecomuseo.
Per quanto riguarda la fiera del tartufo e quella del bue grasso sappiamo che esse sono seconde rispettivamente a quelle di Alba e Carrù. Alla luce di questo, il nostro obiettivo sarà quello di assumere maggiore visibilità sul web, rispetto ad esse, affidandoci a specialisti informatici, in modo tale che l’avventore estero noti più facilmente le fiere di Moncalvo rispetto alle altre.
Le eccellenze enogastronomiche di Moncalvo sono state oggetto da parte degli artigiani moncalvesi di una spinta eccezionale per far sì che il comune accettasse le De.Co. sui quattro prodotti tipici quali gli agnolotti, il salame cotto, la grissia e la carne cruda battuta al coltello; devo dire che la massima convergenza l’abbiamo trovata con l’allora assessore alla cultura Baldovino (oggi nostro candidato sindaco) che ha insistito affinchè queste De.Co. andassero ad ampliare il panorama prima detenuto unicamente dalle Fiere.
Tutto il discorso di tutela e promozione delle eccellenze si basa su due aspetti: 1) la reale consistenza qualitativa del prodotto 2) la veicolazione dell’immagine dello stesso al grande pubblico. Ora, dato per scontato come vero il punto 1), per il punto 2) occorre fare un grandissimo sforzo in quanto i prodotti da soli non richiamano più come un tempo ne il consumatore consapevole ne quello di massa (da fiera per intenderci). Tutto questo perchè a livello generale le offerte si sono moltiplicate ed ampliate ed i prodotti di pregevole artigianalità si sono addirittura inflazionati (e questo è da una parte un bene in quanto c’è sempre maggior attenzione alla qualità sia nelle produzioni che nei consumi). Questo come conseguenza crea un forte freno per chi non è in grado di gestire concretamente l’immagine dei propri prodotti sia privatamente che a livello comunale. Ecco l’importanza di una pianificazione turistica organizzata e sopratutto legata ad una visione almeno di medio termine. L’ente turismo è la risposta sotto il profilo organizzativo, la disponibilità dell’amministrazione è la risposta “burocratica” mentre tutto quanto ho scritto sul turismo sul programma sono la risposta attuativa.
10R) Noi immaginiamo una Moncalvo più consapevole, informata e coinvolta nella vita pubblica.
I nostri sogni, desideri, speranze e obiettivi per la nuova Moncalvo, sono moltissimi.
– Vorremmo diventare il comune riciclone per antonomasia scalando la vetta delle classifiche regionali.
– Agricoltori ricompensati per il ruolo di estrema importanza che hanno nella nostra vita: producono il nostro cibo e sono i custodi del nostro paesaggio.
– Moncalvo nel 2019: centro culturale di rilievo, anche a livello nazionale, dove siano i giovani a partecipare in maniera massiccia alla vita culturale e sociale.
– Piazze gremite di persone nei week-end, come luoghi per i giovani e non; un’opportunità in cui voler iniziare un’attività imprenditoriale. Una Moncalvo più innovativa e digitalizzata, ma al tempo stesso che valorizzi intensamente le nostre tradizioni!
– Vedere finalmente una cittadina felice che sia in grado di dare prospettive concrete ai lavoratori, ai propri giovani, inseriti in un contesto lavorativo sicuro, ed ai propri anziani anch’essi inseriti in un contesto sociale migliore rispetto ad oggi; chi adesso è in pensione è la persona che ha contribuito a rendere Moncalvo ancora vivibile e questo deve essergli riconosciuto sotto il profilo sociale (es. progetto sollievo).
– Come più volte indicato, il volano che potrà muovere Moncalvo verso un decennio migliore rispetto ai giorni nostri è unicamente quello turistico. L’aumento del turismo genererà immediatamente un aumento del commercio e di conseguenza di tutte le attività ad esso collegato (liberi professionisti, imprenditori, agricoltori, aumento dei valori immobiliari, aumento delle richieste di residenza, ecc…); il mezzo per aumentare il turismo a Moncalvo è l’organizzazione ed alcuni dei reparti da organizzare bene, in modo funzionale, sono principalmente quello ricettivo, quello enogastronomico, quello artistico, quello architettonico legato agli edifici storici, quello culturale in genere, quello naturalistico, quello sportivo, ecc…: non pecco di cinismo nell’affermare che il welfare di Moncalvo migliorerà solamente se migliorerà il tenore di vita dei moncalvesi e di conseguenza le disponibilità delle casse comunali nonchè delle strutture di servizio.
– La “nuova” Moncalvo avrà persone più collaborative, attive in tutti i settori (volontariato, sociale, turistico, ) che partecipano con gioia a tutto ciò che si organizza senza critiche o recriminazioni con la sana voglia di divertirsi e vivere insieme agli altri un momento sereno. Una Moncalvo dove regni la sicurezza che la pubblica amministrazione faccia gli interessi di tutti e non quelli di pochi, dove il cittadino sia sicuro che ciò che paga i tasse lo riceva in servizi che migliorano la sua vita.
Cittadini soddisfatti, felici e con una grande voglia di partecipare alla vita comunale!
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