Posts Tagged ‘web 2.0’

Richard Stallman all’hackmeeting

Monday, June 27th, 2011

Richard Stallman, il filosofo del software libero, è intervenuto all’hackmeeting di Firenze per rimarcare le sue critiche contro il cloud computer, il software chiuso, le intercettazioni e la libertà nella società digitale. Qui il resoconto dell’intervento di Stallman sul blog di Arturo di Corinto.

Ma all’hackmeeting si è anche parlato di precariato in relazione alla società dell’informazione; ed è un argomento sul quale riflettere leggere le testimonianze (sempre dal blog di Arturo di Corinto) di ragazzi che fuggo dall’Italia per andare a lavorare all’estero dove il loro talento informatico è apprezzato e renumerato al meglio. Anche questo è segno della nostra arretratezza tecnologica e di quanto dobbiamo recuperare rispetto ad altri paesi.

La chiesa e internet

Sunday, June 12th, 2011

Riporto qui una frase di P.Antonio Spadaro, il noto gesuita redattore di Civiltà Cattolica, esperto di  internet e di nuove tecnologie e sull’impatto che esse hanno sulla Chiesa e in generale sul modo in cui i cristiani le vivono. Il post completo lo potete leggere qui.

P.Antonio Spadaro è stato uno dei promotori dell’ormai famoso incontro di blogger che il Vaticano ha organizzato a Romail 2 maggio di quest’anno e del quale ho già parlato qui.

La Chiesa ha nell’annuncio e nella comunione due pilastri fondanti del suo essere. Ecco perché la Rete e la Chiesa sono due realtà da sempre destinate ad incontrarsi. Così la Rete non è un nuovo mezzo di evangelizzazione, ma un contesto in cui la fede è chiamata ad esprimersi non per una mera volontà di presenza, ma per una connaturalità del cristianesimo con la vita degli uomini. Le logiche della Rete hanno un impatto sul modo di pensare degli uomini e, dunque, anche sul modo di pensare la fede e la vita della Chiesa: proprio per animare il delicato dibattito sull’intelligenza della fede al tempo della Rete mi occupo di questi temi da oltre 10 anni su La Civiltà Cattolica e quest’anno ho creato il blog Cyberteologia.it

A me sembra un ottima base di partenza per quanti, credenti, vogliano iniziare una loro presenza in rete e per quei siti parrocchiali un pò troppo uguali uno rispetto all’altro.

Bloggers in Vaticano: come è andata a finire

Wednesday, May 4th, 2011

Si è concluso il primo incontro di bloggers promosso dalla Santa Sede. Ho cercato di seguire l’evento su internet andando a leggere alcune impressioni di partecipanti all’evento.

Dico subito la mia personalissima opinione: sono molto contento dell’iniziativa perchè indice, nel bene e nel male, dell’attenzione della Chiesa alla rete, ai social media e a tutto quanto ci ruota intorno. Se posso permettermi una osservazione che mi ha suggerito un commento di Simone Seregni al post di Gilioli  sull’evento, mi viene da pensare che i tempi della Chiesa non sono quelli della rete; la rete cambia molto velocemente e la pur lodevole iniziativa intrapresa, prima di arrivare a quell’ascolto, al confronto, al dialogo, all’apertura e contaminazione da molti auspicata, rischia di essere sempre costretta ad inseguire i cambiamenti e non ad esserne coprotagonista.

“I blog sono persone e alla Chiesa interessa incontrare le persone” e “Abbiamo bisogno di dialogo tra la fede e le culture emergenti” pronunciate rispettivamente da Mons. Claudio Maria Celli e P.Antonio Spadaro sembrano indicare che davvero si cerca il dialogo, l’incontro, l’ascolto, degli altri soggetti della rete e non si vede internet solo come un semplice mezzo di evangelizzazione più moderno della tv o dei giornali. Questo blog nel suo piccolo cercherà di dare il suo contributo.

Comunque per chi fosse interessato ad approfondire ecco i link al blog di P.Antonio Spadaro (uno degli organizzatori dell’incontro) e il link al post di Alessandro Gilioli che ha commentato l’evento avendovi partecipato dal suo punto di vista laico.

 

Le delizie sono finite

Friday, December 17th, 2010

Da indiscrezione raccolte da TechCrunch e rilanciate da Il Post sembrerebbe che Yahoo, alle prese con una grave crisi che sta obbligando lo storico motore di ricercare a tagliare tutto quanto è possibile, abbia intezione di chiudere Delicious, il famoso servizio online di memorizzazione e condivisione di bookmark.

Dopo il trasferimento a WordPress degli Spaces da parte di Microsoft, ecco un altro servizio web 2.0 che si avvia alla chiusura. Sembrerebbe che sia in corso una selezione naturale dei servizio nati sull’onda del web 2.0 e che quelli meno forti siano destinati a scomparire.