Bloggers in Vaticano: come è andata a finire

Si è concluso il primo incontro di bloggers promosso dalla Santa Sede. Ho cercato di seguire l’evento su internet andando a leggere alcune impressioni di partecipanti all’evento.

Dico subito la mia personalissima opinione: sono molto contento dell’iniziativa perchè indice, nel bene e nel male, dell’attenzione della Chiesa alla rete, ai social media e a tutto quanto ci ruota intorno. Se posso permettermi una osservazione che mi ha suggerito un commento di Simone Seregni al post di Gilioli  sull’evento, mi viene da pensare che i tempi della Chiesa non sono quelli della rete; la rete cambia molto velocemente e la pur lodevole iniziativa intrapresa, prima di arrivare a quell’ascolto, al confronto, al dialogo, all’apertura e contaminazione da molti auspicata, rischia di essere sempre costretta ad inseguire i cambiamenti e non ad esserne coprotagonista.

“I blog sono persone e alla Chiesa interessa incontrare le persone” e “Abbiamo bisogno di dialogo tra la fede e le culture emergenti” pronunciate rispettivamente da Mons. Claudio Maria Celli e P.Antonio Spadaro sembrano indicare che davvero si cerca il dialogo, l’incontro, l’ascolto, degli altri soggetti della rete e non si vede internet solo come un semplice mezzo di evangelizzazione più moderno della tv o dei giornali. Questo blog nel suo piccolo cercherà di dare il suo contributo.

Comunque per chi fosse interessato ad approfondire ecco i link al blog di P.Antonio Spadaro (uno degli organizzatori dell’incontro) e il link al post di Alessandro Gilioli che ha commentato l’evento avendovi partecipato dal suo punto di vista laico.

 

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One Response to “Bloggers in Vaticano: come è andata a finire”

  1. […] scoperto questo blog e il suo autore seguendo l’evento Bloggers in Vaticano e ne sono rimasto colpito, tanto da includerlo nella mia personale blogroll, essenzialmente per una […]

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