Sono giorni difficili questi. I mercati borsistici in altalena, la gravissima crisi economica italiana e in generale europea, la manovra correttiva della finanza pubblica fatta come al solito con i metodi di tutti i governi precedenti da chi per anni andava promettendo di ridurre le tasse e negava contro ogni evidenza la crisi socile,politica ed economica nella quale l’Italia si avvitava.
Mai come in questi giorni mi sono sentito così disgustato dalla politca, dal governo, dalle istituzioni di questo paese. E mai come in questi giorni ho desiderato di poter tornare indietro nella mia vita per poter scappare (si proprio scappare) da questo paese senza futuro.
Cosa lasceremo ai nostri figli, cosa lascierò ad Adele? Quale paese, quali ideali? C’è ancora una prospettiva di futuro per i nostri figli, i nostri giovani? Lasciamo stare la mia generazione, ormai intrappolata dalla precarietà, dal doversi quotidianamente confrontare con una gerantocrazia sempre più arrogonate e inamovibile, dalla ormai certezza di non avere un futuro e di non migliorare la situazione sociale, economica nella quale si è. Ma i nostri figli? Almeno per loro perchè non combattiamo? Perchè non ci impegnamo per il cambiamento? Perchè continuiamo a chinare la testa, a subire, a credere a quello che ci raccontano questi pezzi da museo senza futuro ormai incapaci di adeguarsi ad una realtà che non comprendono e nemmeno vogliono conoscere?
Che fare?
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