Ho letto della bella iniziativa messa in campo dalla Fondazione Goria e che riguarda il nostro territorio: Visionari 2030. Come immaginiamo il Monferrato, queste colline meravigliose, questa nostra Moncalvo tra 10 anni, nel 2030?
Ecco questa è davvero una iniziativa meritoria. Un voler pensare e progettare il futuro, senza essere preoccupati di quello che può succedere la prossima settimana; o peggio del consenso politico/personale alle prossime elezioni.
Un territorio che si pensa e prova ad immaginarsi tra 10 anni è un territorio che ha a cuore il futuro delle nuove generazioni. Ha capito che programmare i propri investimenti, sfruttare bene le proprie risorse, saper attrarre (e mantenere) i talenti in loco sono ormai “vincoli” che non possono essere infranti, pena un lento e inesorabile declino.
Altra caratteristica di questa iniziativa è il coinvolgimento dei cittadini, delle persone. Non il solito convegno con le solite facce, i soliti esperti. Stavolta si parte dal basso, dal coinvolgimento della società civile, dall’ascoltare i giovani, gli anziani, i contadini, gli imprenditori. Ognuno di noi ha la propria visione, un’idea di futuro, un sogno. E magari è quella giusta. Quella che manca per dare la svolta decisiva ad un territorio in perenne decollo ma che mai spicca davvero il volo.
Mai come in questo periodo c’ bisogno di futuro, di immaginarlo, di sognarlo, di realizzarlo.