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Quella casa in montagna

Monday, June 13th, 2022

Da ragazzo ho imparato ad amare la montagna facendo campi-scuola in questa casa dei Salesiani. Estati passati a giocare nel grande parco, in giro per Gressoney, in passeggiata verso il Colle Pinter e i suoi laghi, o verso il Passo di Valnera.

Le serate nel grande salone con i giochi che non finivano mai alle 22:30 e che cercavamo di prolungare almeno fino alle 23. Le missioni notturne verso la cucina e le spaghettate abusive delle due di notte.

Giornate di sorrisi, amicizie, incontri, circondati dalla bellezza del Monte Rosa che ci guardava benevolmente come quei sette ragazzi di Gressoney che lo scalarono per cercare la mitica valle incantata, terra di origine dei Walser.

Eravamo felici come solo i ragazzi sanno esserlo, o forse era solo perché allora era più facile essere felici rispetto ad oggi.

Ormai sono anni che quella casa è stata venduta ed è chiusa. Eppure tutte le volte che torno a Gressoney non posso fare a meno di andarla a vedere. Si cerca sempre di ritornare nei luoghi dove si è stati felici; anche quando si è coscienti che il passato non potrà ritornare. E’ una delle maledizioni di noi uomini.

Io non potrò mai fare grandi scalate o lunghi trekking, e non so nemmeno se riuscirò mai a realizzare il mio sogno di arrivare almeno alla Hochlicht (Alta Luce) o anche solo sotto la TestaGrigia. Purtroppo così è la mia vita, la vita di uno della seconda occasione. Alcune cose mi sono state ridate, altre tolte.

Ma in quella casa ho imparato ad amare la montagna, ad amarla come si amano le persone che ci sono più care. Sapendo di essere riamato così come sono, con i miei limiti e difetti.

In montagna non mi sono mai sentito inadeguato anche non potendo raggiungere una vetta. Ho imparato che conta molto di più come affronto il sentiero, piuttosto che arrivare in cima, e dove puoi solo scendere perché non puoi andare in nessun altro posto.

Ho un piccolo rito quando raggiungo una meta (un colle, un rifugio, una piccola cima): lascio una pietra che ho preso a valle. Perché anche io sono una pietra che è rotolata giù dalla vita.

E’ una delle tante cose che ho imparato in quella casa da ragazzo.

Ritorno da vacanza

Saturday, July 7th, 2012

Siamo tornati oggi da una settimana di vacanza a Gressoney e anche se il tempo non è stato dei migliori, ci siamo divertiti e rilassati. Abbiamo affittato per la seconda volta a Borgofier e siamo stati benissimo. La Sig.ra Cristina e la Sig.ra Elena sono di una gentilezza senza pari e si sono prodigate immediatamente quando le ho contattate per un piccolo guasto che ha avuto la mia macchina. Una telefonata ed ecco il meccanico di Gressoney arrivare, far partire la macchina e guidarmi alla sua officina per sostituire la batteria completamente a terra. Il costo? Solo quello della batteria!!

Adele si è divertita tantissimo, ha fatto amicizia con i bambini dei vicini di casa, e Gressoney è sempre il posto del cuore per me e Katia.

Ritorno a Gressoney

Sunday, June 17th, 2012

Ieri, complice la bella giornata e un giorno speciale da festeggiare, siamo andati con Adele in montagna a Gressoney. Era praticamente due anni che non ci andavamo, ma nulla è cambiato da allora e tutte le cose che a me e Katia piaccino della montagna ci hanno regalato una giornata divertente e rilassante.

Il paesaggio, i prati verdissimi con i fiori dai mille colori, le cime del monte rosa innevate, il testa grigia con il bivacco lateltin, le mucche , le capre e le pecore al pascolo, i silenzi la sensazione di infinito che solo la montagna può darti: tutto bello.

Capanna Carla è sempre l’ottimo ristorante che ricordavo, Serena e Federico fanno sempre l’ottimo bicerin e la buonissima pasticceria al Caffè Lyskamm, il lago Grover con il suo parco giochi è sempre un ottimo posto per far giocare bambini e rilassare adulti e dove Adele non finiva più di giocare.

Eppure tornando a casa mi ha preso la malinconia, non perchè passerà tempo prima di ritornare avendo promesso ad Adele di fare il picnic al lago, ma perchè sulla via del ritorno siamo passati da Wald dove abbiamo visto una folla di ragazzi di un oratorio divertirsi come matti. E mi è ritornato in mente questo post che parla anche di occasioni mancate. E la malinconia si è fatta sentire.