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Quintarelli e Agcom

Tuesday, June 12th, 2012

La storia della candidatura di Stefano Quintarelli all’Agcom raccontata dal protagonista con le sue riflessioni sul come è andata.

Che una persona del carisma e delle competenze di Stefano Quintarelli non sia stato eletto in Agcom è sintomo di come a questo paese non importi nulla di internet, della rete. I prossimi anni sono cruciali per lo sviluppo digitale e l’Italia aveva l’occasione dell’uomo giusto al posto giusto. Non ha saputo coglierla, come in altre occasioni.

Agcom 2012

Friday, June 8th, 2012

Non so voi se vi siete interessati alle nuove nomine dell’authority sulle telecomunicazioni. Io ho seguito in rete l’intera vicenda e devo dire che per qualche giorno mi sono illuso.

Ho sognato che ad una persona capace e competente come Stefano Quintarelli venisse riconosciuto il merito e l’onere di dare a questo nostro amato e disgraziato paese un futuro digitale.

Ho sognato che finalmente la politica ha capito che è necessario cambiare atteggiamento, confrontarsi con i cittadini, con il merito e le competenze, con l’innovazione, la rete e i giovani.

Ho sognato. Poi mi sono ritrovato nella triste realtà ben descritta da Massimo Mantellini e non è stato un bel risveglio. E mi è tornata in mente una frase di Dietrich Bonhoeffer:

«Il silenzio di fronte al male è esso stesso un male. Non parlare è parlare. Non agire è agire»

 

Ma non c’era la cabina di regia?

Friday, March 30th, 2012

Come giustamente scrivono Mantellini, Scorza e d’Angelo, se la bozza circolata in rete sulla regolamentazione del diritto d’autore e dei nuovi poteri all’Agcom, risultasse poi quella approvata e diventasse legge; allora la tanto lodata cabina di regia per l’Agenda Digitale era solo uno specchietto per le allodole e come più volte confermato dai fatti, alla clesse dirigente di questo paese di internet e delle nuove tecnologie non frega niente. Se non per regolamentare e censurare.

Con buona pace di quel gruppo di visionari che ancora si ostina (ma fino a quando se i risultati sono questi?) a cercare di fare uscire l’Italia e gli italiani dal digital divede tecnologico e culturale.