Archive for the ‘internet’ Category

Links 03/06/2016

Friday, June 3rd, 2016

L’app per decidere l’orario di consegna dei pacchi

Links 16/05/2016

Monday, May 16th, 2016

Finalmente Italia più civile

 

Internet a Moncalvo: a che punto siamo? Seconda puntata

Thursday, May 12th, 2016

Riprendo il discorso di questo post, aggiungendo, per così dire argomenti al pessimismo.

Carlo Farotto e la Winer, sono i vincitori di un importante premio sulle migliori start up innovative del Piemonte. Carlo è un amico, oltre che un moncalvese docg, anche se ormai vive altrove. Carlo ed altri soci, hanno fondato la Winer, società specializzata nella progettazione e costruzione di macchine enologiche, che però hanno una particolarità: grazie alla famosa internet of things è possibile controllarle attraverso internet. Insomma una azienda innovativa, qualcuno direbbe 2.0, e che fa innovazione su un prodotto che è la punta di diamante del nostro territorio: il vino. Mi sarei aspettato da parte di Moncalvo, almeno una qualche forma di “pubblico riconoscimento”, o un invito o qualunque altra cosa per Carlo. Nulla. Ho scritto di Carlo sul blog e anche parlato della cosa a persone che a Moncalvo “contano”. La risposta è stata: ah sì? Non lo sapevo; con fine dell’interesse e cambio di argomento.

 

Internet e Moncalvo: a che punto siamo?

Monday, May 9th, 2016

E’ passato del tempo da questo post sulla situazione dei siti internet moncalvesi. A distanza di due anni a che punto siamo?

Non so i miei 5 lettori, ma ad oggi ho conferma del mio pessimismo. La lista MoncalvoViva, nel frattempo trasformatasi nell’ennesima associazione moncalvesi, e per inciso mai capirò la mania dei miei concittadini di fondare associazioni una dietro l’altra, è sempre meno “presente” in rete. Io me lo ricordo ancora il loro programma: Internet mezzo privilegiato di dialogo con i cittadini, porteremo il consiglio comunale in streaming e via di questo passo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: sito web cimiteriale e contenuti zero. Ma c’è la pagina Facebook qualcuno potrebbe dire. A parte la mia polemica che FB non è internet, anche se ad alcuni piace pensarlo, anche lì non è diverso.

E la lista ProgettoMoncalvo? I vincenti? Per cominciare il sito non è mai stato attivo, la pagina Facebook non c’è più. Si mi obietterete, ma loro adesso governano, quindi gestiscono i siti web ufficiali del Comune. Vogliamo parlare del sito web del Comune? O della due, dicasi due, pagine Facebook su Moncalvo? O del sito della Fiera del Tartufo, con rimandi a pagine Facebook inesistenti e account Twitter fermi a due (due!!) twit del 2013? Anche il loro programma prometteva attenzione alla rete, alle nuove tecnologie e via dicendo. Risultato? L’ennesimo, a mio avviso inutile, sito vetrina su Moncalvo, sponsorizzato dal Comune ma registrato e gestito da un privato.

Una sconfitta, una ignoranza della rete, della cultura digitale, manifestata quasi con compiacimento. Ma temo che questo atteggiamento non sia solo dei miei concittadini moncalvesi, ma sia comune a tutto il territorio. Un Monferrato dove le persone che utilizzano la rete sono prevalentemente su FB, quindi con conoscenza limitata della “cultura della rete”. Le PA scarsamente informatizzate e con pochissimi servizi in internet per i cittadini. Siti web ancora con una visione limitata alla presenza in rete o poco più, senza coinvolgimento del frequentatore e ancor meno e-commerce. I pochi innovatori, penso all’amico Carlo di Winer, visti come eccentrici.

Un digital divide culturale profondo e che richiederebbe un impegno costante, a cominciare dalle scuole, dai ragazzi e poi agli adulti. Un progetto sul lungo periodo, dove le istituzioni ci metto del loro, ma anche le persone a fare la loro parte.

Appunto un sogno….

Links 27/04/2016

Wednesday, April 27th, 2016

Vecchi riferimenti culturali 

La prima trimestrale negativa di Apple

 

Casaleggio e il Movimento 5 Stelle

Sunday, April 17th, 2016

Gianroberto Casaleggio è stato certamente una personalità in Italia, in politica e nella modesta internet italiana. Massimo Mantellini ha scritto un post sulla scomparsa di Casaleggio tratteggiando un ritratto del personaggio non con le solite tinte adulatorie di circostanza, ma mettendone in luce le contraddizioni, i chiaroscuri, la visione “della rivoluzione digitale” come panacea di tutti i problemi italiani. L’idea di internet, della democrazia digitale, che Casaleggio aveva,  secondo Mantellini era già vecchia e poteva attecchire solo in un paese arretrato digitalmente come l’Italia.

A mio modesto parere questo post spiega molto meglio di mille analisi sociologiche quello che è stato Casaleggio e il Movimento da lui fondato insieme a Grillo.

Io non credo che internet sia la soluzione di tutti i problemi dell’Italia, è certamente una grande opportunità di cambiamento, una leva che può e deve essere usata per modernizzare il paese, ma non sarà la rete a salvarci.

Links 10/04/2016

Sunday, April 10th, 2016

La banda larga che ancora non c’è

WhatsApp è finalmente cifrato end ti end

Consulenza wordpress ad amici

Monday, March 14th, 2016

Gli amici dell’agriturismo Il Giardino dei Cherubini mi hanno fatto l’onore di richiedermi una consulenza per aggiornare il loro sito fatto con wordpress.

Certamente la richiesta mi ha fatto piacere e mi ha rialzato di qualche millimetro ai miei occhi; perché diciamocelo, fa sempre piacere se le nostre capacità sono riconosciute.

Quello che mi stupisce, e non è la prima volta che mi imbatto in una situazione simile, è quello che ho trovato. Una installazione di wordpress abbandonata a se stessa, pochissimo configurata, non aggiornata. Con nessuna informazione data al proprietario del sito, se non la user e la password di wordpress. Nessuna informazione sull’hosting che ospita il sito, né tanto meno le credenziali per la gestione del proprio spazio hosting.

Ok direte voi, è un sito sviluppato in modo amatoriale e non professionale, non si può pretendere più di tanto. E invece credo che dare all’utente le credenziali del proprio spazio web con almeno qualche spiegazione di come aggiornare il sito, sia un obbligo per il professionista  e a maggior ragione per chi fa il web design amatoriale.

Non spetta allo sviluppatore pubblicare i contenuti, né fare la gestione del sito, a parte la manutenzione straordinaria. Il tempo è poco per chi fa il web design di professione, figuriamoci per l’amatore. Rendere l’utente autonomo e insegnarli a gestire il proprio spazio web, che è anche la sua identità digitale, deve essere il secondo obiettivo di chi sviluppa siti web.

Links 08/03/2016

Tuesday, March 8th, 2016

Ray Tomlinson (mi piace pensare che la sua nuova mail sarà raytomlinson@paradiso.org)

Snapchat spiegato

 

 

Clipperz Password Manager

Saturday, February 27th, 2016

La nostra sicurezza in internet è legata anche a quanto sono robuste le password che usiamo per accedere ai numerosi servizi online che utilizziamo giornalmente. Non parliamo solo dei nostri account per l’homebanking, ma anche di Facebook, posta elettronica, account su Amazon o Dropbox, Gmail o idApple.  Siamo dipendenti dalle password e dai codici pin e alzi la mano chi di noi non ha mai pensato di utilizzare la stessa password/pin per accedere a più servizi.

Utilizzare la stessa password è certamente sbagliato per ovvie ragioni, è bene avere password distinte per ogni nostro account. Purtroppo è abbastanza comune utilizzare almeno una decina di servizi online e pertanto tenere a mente tutte queste password inizia ad essere complicato. Le difficoltà aumentano in maniera esponenziale se, come ci insegnano gli esperti di sicurezza, iniziamo ad usare password lunghe almeno 8-10 caratteri contenenti lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli in sequenza causale. Per fare un esempio:

maurizio01 è una password lunga 10 caratteri contenente anche numeri ma certamente non è sicura in quanto è facilmente “craccabile” con un attacco brute force a dizionario

Sk;8jU%iw5 è una password lunga 10 caratteri che risponde pienamente alle indicazioni degli esperti di sicurezza e pertanto risulta più difficile da craccare anche con un attacco brute force

Purtroppo per la maggior parte delle persone è certamente difficile ricordarsi a memoria la seconda, e anche ammettendo che ci riusciate, diventa quasi impossibile memorizzare una decina di password costruite con questi criteri.

Per questi motivi sono nati i password manager, speciali programmi che permettono di generare password con i criteri sopra esposti e di memorizzarle in un database criptato. In questo modo basta solo ricordarsi la password per accedere al db e si avrà accesso a tutte le altre per poterle utilizzare.

Tra i molti password manager esistenti c’è Clipperz che ha alcune particolarità. Anzitutto è un progetto italiano del quale avevamo già parlato qui; è completamente open source, è un password manager online, cioè il “portachiavi dove ci sono le password” è memorizzato criptato nei server di Clipperz ed è accessibile pertanto da qualunque parte del mondo e da qualsiasi pc/tablet/telefono. E’ possibile accedere alle proprie password sia con le proprie credenziali sia anche utilizzando una one-time password per aumentare la sicurezza quando accediamo da postazioni pubbliche.

Ovviamente Clipperz non serve solo per le password, ma è possibile memorizzare anche numeri di carta di credito, credenziali per l’homebanking, documenti, certificati digitali, insomma tutto quanto è necessario tenere in un luogo sicuro e che sia accessibile sempre quando ne abbiamo bisogno. Inoltre è possibile utilizzare il generatore di password per creare password veramente complesse e lunghe difficilmente craccabili.

A molti può fare storcere il naso il fatto che le informazioni più importanti per la nostra sicurezza digitale non sono salvate sul nostro pc e sono nei server di altri in Islanda. Giulio Solaroli e Marco Barulli, i creatori di Clipperz, sono categorici: solo chi ha le credenziali ha accesso al file criptato dove sono salvate le password e tutto il resto; chi si dimentica queste credenziali non ha possibilità di recuperare nulla.

L’accesso al sito di Clipperz e tutta la comunicazione con noi viene criptata e protetta ed è possibile bloccare la sessione dopo x minuti in modo che sia necessario ritrasmettere le credenziali per accedere nuovamente. E se questo non vi convince è sempre possibile scaricare una copia criptata del database delle password in modo da averlo sempre sul proprio pc. Insomma la sicurezza delle nostre informazioni è la priorità per Clipperz.

Se siate alla ricerca di un password manager facile da usare, sicuro, con generatore di password, disponibile online e offline, open source, per giunta progettato da bravissimi informatici italiani, allora Clipperz fa al caso vostro. Io lo sto provando da alcuni giorni e deve dire che ha tutte le carte in regola per diventare una killer app!