Ennesimo convegno su Internet organizzato dalle “Istituzioni” ed ennesima (leggendo i resoconti di Mantellini e Zambardino che certo non sono sprovveduti) polemica. La rete percepita come male, da controllare, limitare, regolamentare. Il dolore delle persone usato come grimaldello per far passare l’idea di una internet cattiva, pericolosa. Non educare ma censurare, non controllare e colpire i responsabili ma colpire tutti indiscriminatamente.
Non so. Concordo che questo non è un paese per internet, ma penso che ognuno di noi nel suo piccolo dovrebbe fare qualcosa per colmare questo divario. Insegnare internet nelle scuole, come suggerisce Mantellini, per me sarebbe ottimo ma queste sono scelte che come cittadini ci sovrastano e sono comunque di lungo periodo. Ma oggi, o domani o dopodomani, noi, abitanti della rete, se ci prendessimo l’impegno di insegnare ad altri cosa è internet, come si usa, le potenzialità, i pericoli; forse inizieremo a cambiare dal basso le cose e questi convegni (belli o brutti) non avrebbero più ragione di essere fatti.
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