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Una grande cena all’Infernot

Sunday, August 28th, 2016

infernot

E’ passato un anno dall’inaugurazione della Cantina del Paradiso-Infernot. Il locale di Michela e Christian si conferma sempre più un faro della cucina monferrina e di territorio.
Venerdì sera, complice una serata libera, ho invitato lo zio di Katia e il mio amico Carlo con la sua famiglia a cena.
La serata è stata un successo. Il locale, ricavato in una vecchia cantina, è veramente bello.
Christian e Michela sono impeccabili nel gestire la sala, ci mettono passione e impegno nel lavoro e lo capisci da come ti descrivono i piatti. Venerdì serà al Christian gli brillavano gli occhi mentre ci elencava il menù.
La cena è iniziata con un tris di salame cotto, muletta e cacciatorino; bruschetta di pomodoro fresco, friciulin, dadini di toma piemontese aromatizzati con olio e peperoncino, tomino fresco al tartufo, la carne cruda da urlo, e per finire in bellezza gli antipasti, le grandi acciughe al verde servite nella classica burnia.
Come primi abbiamo preso i mitici agnolotti alle tre cani, fatti a mano, come una volta, e i tagliolini al tartufo, che definire di una bontà da esperienza religiosa è dir poco.
Come secondo il maiale ai frutti di bosco, piatto un pò fuori dalla tradizione piemontese, ma eseguito magistralmente. Ed è proprio questo piatto, che secondo me, ci fa capire come Michela, Christian, Alfio, Piera e Maria Teresa siano lanciatissimi.
Certo, l’Infernot non rinnega la sua anima di classica osteria-vineria piemontese. Continuerete a trovare il fritto misto, il bollito, la bagna cauda, gli agnolotti e tutti quei classici piatti del territorio eseguiti con amore e passione. Ma credo che accanto a questi ci saranno anche altri piatti, più creativi, apparentemente fuori dagli schemi, ma che sono assolutamente da provare.
Abbiamo finito con l’impeccabile bunet e poi via con quello che io ho ribattezzato scherzosamente il giro della morte. I famosi zuccherini in alcol 95° aromatizzati in questi cinque gusti: alloro-ginepro, salvia-limone, genepy, arancia-cannella, anice stellato. Immancabile il bis perchè se no che cena è?!?
Carta dei vini curata da Christian sempre più padrone della materia e perfettamente a suo agio come sommelier. Noi abbiamo preso un Gewurztraminer di Hofstatter e un Grignolino dell’Azienda Agricola Natta.
Sapendo che Christian è appassionato, gli segnalo due produttori, che secondo me meriterebbero di entrare nella sua carta dei vini. Il primo è Edi Kante con i suoi vini bianchi del carso, dei quali sono da tempo innamorato. Il secondo è Cre Alto di Alfiano Natta , che ha raccolto l’eredità del “Maestro del Grignolino” e grande vigneron Carlo Quarello.

Che dire di più? Quando il giorno dopo hai già voglia di ritornare è perchè la cucina, il vino, l’atmosfera ti sono entrati nel cuore e ti mancano. Così come mi è mancata la mia collega Elisa durante la cena all’Infernot.

Qualcuno ha detto che i sogni muoiono all’alba. E invece quello di Michela e Christian si è avverato e l’augurio è che duri tantissimi anni per la loro e nostra felicità.

Il fritto misto all’Infernot

Monday, June 1st, 2015

InfernotGrande pranzo oggi con il fritto misto! Dove? Ma naturalmente alla Cantina del Paradiso-Infernot di Serralunga di Crea. Il locale di Michela e Christian si sta sempre più affermando come un punto di riferimento della buona cucina (e vino) del Monferrato.

Oggi dunque pranzo con uno dei piatti principi della tradizione monferrina: il fritto misto; quello di una volta, delle nostre nonne, con i classici pezzi regolarmente suddivisi in dolci e salati. Che buona la mela! Per non parlare della cervella, del filone, del polmone, dell’amaretto, del semolino…

Ma quando andate, perché almeno una volta nella vita bisogna andare da Michela e Christian, lasciate spazio anche per gli agnolotti, ancora fatti in casa dalla mamma di Michela.

Dulcis in fundus il tiramisù alla fragole, che l’amica Elisa su Facebook ha definito “commovente” e il classico bunet.

Vine scelti e selezionati da Christian, sempre più calato nella parte di oste e maître di sala, giacché come diceva Baudelaire: “chi non beve vino ha qualcosa da nascondere”.

 

La Cantina del Paradiso Infernot

Sunday, April 26th, 2015

infernot

Ieri, insieme a tanti altri, siamo andati all’inaugurazione del locale La Cantina del Paradiso Infernot a Serralunga di Crea. Michela e Christian hanno realizzato il loro sogno, un locale tutto loro; una risto-vineria come una volta, sulla falsariga della mai dimenticata Osteria Perbacco di Fabio e Sara.

Il posto è veramente suggestivo, nel piccolo paese di Serralunga di Crea, sotto il Sacro Monte di Crea (patrimonio dell’Unesco) con vista proprio sulla cappella del paradiso. La cucina curata dalla Sig.ra Piera (mamma di Michela) riprende la grande tradizione della cucina monferrina, mentre la cantina, curata da Christian, è ovviamente incentrata sui vini piemontesi, Barbera, Nebiolo, Barolo ma con interessanti proposte fuori regione come Amarone e Morellino di Scansano.

L’infernot, la tipica cantina piemontese, è stato sapientemente recuperato e adesso vi si possono degustare i piatti e i vini del locale in un ambiente suggestivo o avventurarsi in una cenetta a due romantica e indimenticabile.

Che dire di più? Il locale merita certamente la visita e l’augurio per Michela e Christian è quello di un grande successo.