Luca de Biase propone oggi al futuro governo di istituire un Sottosegretario allo Sviluppo Digitale. Le ragioni che porta De Biase sono tutte giuste e di buon senso: il ritardo dell’Italia nello sviluppo di internet, lo sviluppo della banda larga, la spinta per l’utilizzo da parte della P.A. della rete e delle nuove tecnologie, le smart city, alfabetizzazione digitale, superamento del digital divide, attuazione dell’agenda digitale, sostegno alle startup, eccetera.
Nulla da eccepire anche al ragionamento che in un paese normale l’istituzione di una figura di questo tipo non sarebbe necessaria, ma appunto noi non siamo un paese normale e le ragioni che ce lo ricordano sono sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia non credo che il governo che nascerà (sempre che nasca) abbia la forza e la lungimiranza di un’azione simile. Avrà pochi obiettivi chiari e dovrà affrontare una grande emergenza sociale e istituzionale. E se è pur vero che lo sviluppo di internet e l’attuazione dell’agenda digitale possono aiutare a risolvere questi problemi, i risultati non sono immediati e subito spendibili come “riforme” che impattano sulla gente comune, ancora analfabeta dal punto di vista di internet.
L’idea di De Biase è certamente valida e merita considerazione ma credo che raggiungerebbe il suo scopo solo con un governo davvero nuovo e di cambiamento e ad oggi le condizioni per questo non credo ci siano.
[…] Maurizio Cornacchia e Gigi Cogo discutono con punti di vista diversi intorno alla proposta di un sottosegretario allo sviluppo digitale. Questa è la settimana buona per discuterne. […]