Sono appena tornato da una piacevole serata in compagnia di un vecchio amico e maestro. Appuntamento come ai vecchi tempi, sotto casa, macchina e poi via in direzione di Vignale Monferrato, sperando che la vecchia birreria? vineria? osteria?, come si chiamava? ci sia ancora.
Il locale c’è ancora, tutto sommato simile a come lo abbiamo lasciato più di 10 anni fa. Un poco trasformato, ora ci puoi fare anche una cena informale, ma comunque ancora frequentato da gruppi di ragazzi come eravamo noi.
Ordiniamo, io vino, l’amico birra (è sempre stato un appassionato delle birre) e poi i ricordi e le riflessioni fluiscono come un torrente, tra un sorso e l’altro. Ci scopriamo vecchi, la famiglia che impegna tempo e energie, molti ideali della gioventù traditi, sogno non realizzati, forse anche piegati dalle difficoltà della vita, ma non vinti.
Le riflessioni e i commenti su fatti, accaditimenti e persone del presente e del passato si susseguono e sono tentato di ordinare il secondo bicchiere conscio del fatto che un minimo di eccitazione alcolica sia di rigore in questi casi. Ma ormai il tempo incalza, gli impegni di domani ci stanno già reclamando, la vita e le responsabilità ci fanno alzare, pagare e tornare a casa.
Rientrato a casa ho pensato alle differenze che ho trovato nell’amico rispetto al ragazzo conosciuto in gioventù; e sono certo che anche lui ha fatto altrettanto con me. Siamo cambiati entrambi, la vita e il tempo hanno inciso nel nostro cuore e nella nostra mente i loro segni indelebili. Ma la stima e l’affetto da parte mia nei suoi confronti è immutato. Spero anche da parte sua.
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