Se qui avevamo scherzato, adesso seriamente è bene riflettere sulla portata dell’evento.
Capisco che l’iniziativa non l’ha certo presa il Papa, anche se viene riferito che sia affascinato da internet, ma che la Chiesa da qualche tempo a questa parte dedichi molta attenzione alla rete, a internet, alle nuove tecnologie e alle dinamiche sociali che ci ruotano intorno è un dato di fatto inconfutabile. Basti pensare al successo dell’iniziativa “Bloggers in Vaticano”, o al seguito che in rete ha il sito del gesuita Padre Antonio Spadaro che non a caso si intitola cyberteologia.
Insomma, la Chiesa, per citare le parole di Mons. Celli, “deve stare dove ci sono le persone” e sembra proprio che la strada per incontrare le persone oggi passi anche per la rete.