Siamo sempre pronti a condannare, a puntare il dito. Lo facciamo spesso anche quando non comprendiamo molto delle ragioni che spingono a certe scelte.
Noi sappiamo. Noi ci informiamo su internet (malamente) e questo ci autorizza a giudicare con misure precisissime le azioni altrui. Ma non applichiamo le stesse misure nel giudizio di noi stessi.
Siamo bravissimi ad imporre (e posare) pesi sulle spalle degli altri, ma questi pesi ci guardiamo bene dal portarli noi stessi e ancora meno ci passa per la mente (e il cuore) di aiutare chi li porta.
Viviamo nascosti dietro i nostri profili social e i nostri schermi, facendo trapelare di noi un’immagine non sempre corrispondente di noi stessi.
Alcuni sono senza vergogna, mentre altri passano la vita a vergognarsi.
Eppure non c’è niente di più importante nei rapporti umani della capacità di ascoltare e capire.