Simone Weil

Ebbene sono passati ben 46 anni da quando Martin Luther King ha pronunciato questa famosa frase. E oggi, per la prima volta, un americano di colore sta per giurare come 44esimo presidente degli USA. Oggi Martin Luther King ha realizzato il suo sogno.

Per l’America è sicuramente un cambiamento epocale, così come per il mondo. E’ consolante vedere che qualche volta i sogni non muoiono all’alba.

Ma da noi in Italia, c’è ancora qualcuno che ha un sogno, qualcuno che sappia indicare a noi, ai giovani, alle donne, agli anziani, a tutti, una meta da raggiungere, una “nuova frontiera” da conquistare?

Io ho paura che qui in Italia, in particolare i giovani, si stia vivendo un periodo di bruciante disillusione.

 Ci sono persone che entrano nel tuo cuore dalla porta principale perché tu stesso lo scegli o perché hanno la copia delle tue chiavi …

Ci sono persone che entrano nel tuo cuore dalla porta secondaria perché loro stesse lo preferiscono o perché così ha deciso la vita …

Ma alla fine arriva un momento dove ci rendiamo conto quanto queste persone per noi sono importanti, quanto le amiamo, quanto solo la loro presenza, il sapere che comunque ci sono, ci renda la vita più sopportabile, più bella, più colorata, più piena.

E allora non ci meraviglia che il loro dolore sia il nostro dolore, la loro gioia sia la nostra gioia, la realizzazione dei loro sogni sia per noi uno scopo, un arrivo che vogliamo a tutti i costi raggiungere.

E poi, quando ti rendi conto che “la vita svolta” allora capisci quanto hai amato e quanto sei stato amato, ed ecco che nasce quella miscela di gioia, tenerezza e malinconia. Gioia perché vedi che le persone che ami sono felici, tenerezza perché vedi i loro primi passi verso la strada che hanno scelto, e malinconia perché capisci che una stagione sta volgendo al termine e se ne incomincia una nuova …

Ma per quanto mi riguarda, posso dire:

Avete il mio cuore nelle vostre mani, la vostra gioia è la mia, e perdonatemi se vi ho amati e vi amo troppo. Non posso farne a meno.

Questa mi limito a postarla. Cerchiamo almeno quel giorno di fermarci anche noi ….

Il brasile ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti ex componente dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo) una formazione extraparlamentare degli anni 70.

Battisti è stato condannato (in contumacia) a due ergastoli per omicidio in quanto scappò a Parigi dove all’epoca vigeva la famosa “dottrina Mitterand” ossia veniva negata l’estradizione per reati politici. Dopo il cambio di linea politica fatto da Chirac, si è rifugiato in Brasile, dove è stato arrestato.

Io francamente non penso che Battisti corra il rischio di essere perseguitato in Italia, visto che serve un decreto del Ministro della Giustizia per far pagare il giusto castigo a un tipo come il boss Mimmo Ganci. Ma magari mi sbaglio.

Ma quella stagione (gli anni di piombo) come ha giustamente detto e scritto Mario Calabresi continua a pesarci addosso.

Ieri sera Matrix ha dedicato una puntata alla situazione di Gaza. Era presente tra gli ospiti il giornalista Tony Capuozzo, uno dei pochi che ascolto sempre volentieri. Sono state mandate in onda immagini e video che stanno girando in rete (essendo questa guerra non documentata perché l’esercito israeliano vietata la presenza dei giornalisti e cineoperatori) sia di parte palestinese, sia di parte israeliana.

Francamente di questi video se ne poteva fare a meno; non perché non siano veri, crudi, con bimbi e donne feriti o morti, oppure facciano vedere i bunker, le mine, i razzi, eccetera.

Se ne poteva fare a meno perché quelli palestinesi non aggiungono niente alla crudeltà della guerra, alla strage di civili che comunque l’esercito israeliano sta provocando e di contro quelli israeliani non aggiungono niente alle ragioni che spingono a ritenere Hamas una organizzazione terroristica, che vuole e persegue la distruzione di Israele. Insomma Mentana poteva risparmiarseli e instradare la serata su una riflessione più profonda.

Ormai non serve ricercare “le colpe” degli uni o degli altri, chi provoca più “danni collaterali”, serve veramente uno sforzo di dialogo, serve essere dei “profeti” che guardano avanti, serve fidarsi degli uomini, serve la tregua…… serve la pace.

“Chi ha fiducia in Dio, non ha paura degli uomini” (Gandhi)

Siccome mercoledì devo fare i soliti esami mensili di controllo, per farmi del male stasera ho chiesto a Katia di cucinarmi la “Pasta alla Norma”; la famosa pasta siciliana con sugo di pomodoro, melanzane fritti e ricotta salata. Siccome non avevo ricotta salata o ragusano o provola dei nebrodi (la ricotta salata non sono riuscito a trovarla nemmeno a Eataly) ho rimediato con pecorino toscano stagionato. Lo so che Montalbano direbbe che manco una iena (che è una iena) mangerebbe la Pasta alla Norma con pecorino, ma come si dice: “Quando mancano i cavalli, sono gli asini che corrono …”

Il tutto innaffiato da una delle migliori bottiglie di vino bianco del Friuli (io adoro i vini bianchi friulani) e precisamente una Collio Malvasia Istriana della cantina Ronco dei Tassi.

Che dite: si troveranno ancora residui nel sangue mercoledì mattina?

Sempre sull’offensiva israeliana contro Hamas a Gaza, oggi sulla Stampa un bel commento di Barbara Spinelli che condivido pienamente. Io, ai miei “fratelli maggiori” voglio un bene dell’anima e io sono un sionista; ma come giustamente ricorda Barbara Spinelli citando le parole del primo ministro israeliano Ehud Olmert:

non nascondo le colpe di Hamas e di molti paesi arabi, ma invito i miei connazionali a concentrarsi sul “proprio fardello di colpa”

Qui davvero ha ragione Simone Weil: solo con un sublime atto d’amore (intervento della Grazia) gli uomini sanno rinunciare al potere e alla forza.

Bisogna davvero pregare per la pace, non contro qualcuno o qualcosa ….