Luca Sofri in questo suo post prova a mettere nero su bianco qualche spunto di riflessione sui drammatici avvenimenti di questi giorni.
Mi ha colpito in particolare il punto dove si sostiene che in qualche modo le religioni (tutte) hanno delle responsabilità per gli atti compiuti in nome di una interpretazione fanatica del credo religioso.
Da credente ovviamente mi sento chiamato in causa e nonostante sia sempre stato borderline rispetto al Cristianesimo e alla Chiesa, vedi anche il nome del blog e sono forse uno dei pochi moncalvesi favorevole ai matrimoni gay, mi tormenta questa domanda: “Io credente, cosa ho fatto per limitare le possibili derive fondamentaliste del cristianesimo?”
Perché a dirla tutta, credo ancora che i nostri atteggiamenti, pensieri, modo di vivere, in una parola la nostra vita, contino ancora qualcosa come esempio per gli altri. Se condivido pensieri intolleranti, se interpreto in modo fanatico e fondamentalista la mia religione, prima o poi questi miei atteggiamenti li manifesto e li diffondo intorno a me e altri ne saranno contagiati. Così come è vero il contrario.
Se noi siamo i buoni dobbiamo anche dimostrarlo. E come credenti impegnarci per limitare il più possibile derive fondamentaliste della religione a cominciare da oggi, qui, subito, a Moncalvo come a Roma.
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