Posts Tagged ‘simone weil’

Il potere corrompe

Wednesday, April 7th, 2010

Questo post di Cristian Albini sulla crisi del sacerdozio e la pedofilia riprende la mia opinione che la grave crisi che la Chiesa sta attraversando è dovuta anche ad un malsano rapporto con l’idea della forza e del potere.

Il pensare di utilizzare questi due mezzi (forza e potere) nell’educazione, nella formazione e in generale nella missione che la Chiesa ha di avvicinare l’uomo a Cristo (Dio) è causa di contraddizione e dolori tremendi. Pensare di utilizzare mezzi che Cristo stesso ha rifiutato è allontanarsi dal suo insegnamento e dall’essenza stessa del cristianesimo: essere dalla parte degli ultimi e ritenere che davvero in essi Cristo è più presente.

Simone Weil sosteneva che solo con l’intervento della Grazia l’uomo può rifiutarsi di utilizzare tutta la sua forza e il suo potere contro se stesso e gli altri. Tutte quelle persone che rinunciano all’idea della forza sono dei santi.

Il rinnovamento della Chiesa (come istituzione) passa attraverso il rifiuto della forza.

Pasqua per tutti

Sunday, April 4th, 2010

E anche quest’anno e’ Pasqua. Per noi cristiani è sempre un tempo durante il quale è normale prendersi impegni di rinnovamento spirituale, morale e di vita.

In questo periodo anche la Chiesa (come istituzione) non se la passa bene, vedi il gravissimo scandalo dei preti pedofili. Certo, per noi che crediamo, è “semplice” distinguere tra la Chiesa come istituzione fatta di persone (con tutti i loro limiti e che non salva) e la Chiesa (corpo di Cristo), luogo privilegiato per l’incontro con lui e quindi santa. Ma per chi non crede che testimonianza stiamo dando noi cristiani? Non dovremmo forse essere sale della terra e luce del mondo? Non arrivo a pensare come Sined O’Connor che se Cristo ritornasse brucerebbe il Vaticano, ma condivido al 100% l’opinione espressa a La Stampa da John Waters; serve davvero un gesto di discontinuita’, di rinnovamento profondo, di nuovo inizio.

E’ stato detto che l’aver riconosciuto in uno schiavo crocifisso Dio, e’ la piu’ alta opera filosofica che l’uomo abbia compiuto; e davvero ha ragione Simone Weil quando afferma che Cristo si è spogliato della propria divinità perche’ anche noi ci spogliassimo della nostra, per tornare ad essere uomini. In questo senso Dio e’ davvero separato dal mondo perche’ l’unico criterio che il mondo riconoscere e’ la forza. La Chiesa (come istituzione) ha spesso sposato la tesi della forza, del potere, pensando che attraverso l’uso di questi mezzi sia piu’ facile il suo compito terreno.

Ma il mistero della fede cristiana sta’ proprio in questo: un Dio che rifiuta la forza e si affida totalmente agli uomini per portare tutta l’umanita’ a Lui. E il grande errore e’ proprio quello che accecati dal desiderio di “fare la volonta’ di Dio” usiamo proprio i mezzi che egli rifiuta.

Anche nel nostro piccolo, nelle nostre parrocchie, le persone piu’ impegnate sono a volte sviate da questo desiderio “missionario, di conversione” e esercitano tutta la loro forza verso gli altri. Ci dimentichiamo che il nostro compito, la nostra “missione” non e’ quella di salvare gli altri. C’e’ gia’ stato chi ci ha pensato ed e’ risorto. Noi non salviamo nessuno. Il nostro compito e’ quello dei testimoni, certo sempre pronti a chiarire a parole, ma testimoni nella vita, negli atti di tutti i giorni, nelle scelte quotidiane. Vivere in pieno la nostra umanità, in solidarieta’ e condivisione con i fratelli; sentendo che la fatica, le sofferenze del nostro prossimo sono le nostre, la sua felicita’ e la sua gioia sono le nostre.

Un cristianesimo minore? Forse: ma dal volto umano.