Pensieri eretici su animazione e oratorio

Recentemente mi ha scritto una mamma che frequenta il nostro oratorio. Sia ben chiaro che è una mamma che si impegna, trascinatrice, senza di lei faremmo ancora più fatica a “mandare avanti la baracca”, insomma una mamma sulla quale puntiamo molto per il Gruppo Genitori.

Ecco cosa scrive (ho ovviamente eliminato riferimenti di luogo e personali che non servono):

“Solo per aggiornarvi sulla "concorrenza" (deformazione professionale)
Estate ragazzi ad xxxx: dai 3 anni e pranzo al sacco (volendo danno il primo).
Ciao!!!”

Ed ecco la mia risposta, con alcune mie idee penso controcorrente e sulle quali vorrei sentire anche la vostra opinione:

Beh, non direi concorrenza in quanto:
1) Asilo Camossi mi sembra che propone Estate Bimbi (come poi come sia fatta è tutto altro discorso, ma per i bimbi piccoli c’è)
2) Come altri anni anche in questo ci dovrebbe essere possibilità per chi arriva da fuori del pranzo (prevedo obiezione che xxxx lo offre indistintamente, ma la mia risposta è: qui entrate in gioco voi mamme nella programmazione e nell’aiuto quest’anno!!)
3) Capisco il "disappunto" che Moncalvo potrebbe fare di più, ma io in fondo sono dell’idea che L’Oratorio di Moncalvo non "deve salvare" nessuno, nel senso che non ha la missione di essere il primo della classe, l’oratorio perfetto, e scusami l’espressione l’oratorio formato a immagine e somiglianza di chi "lo gestisce".
Io agli animatori e ai gruppi faccio sempre l’esempio del film l’Attimo Fuggente: se "l’esistenza e l’azione" di un gruppo di persone dipendono da un unica persona terza (il professore del film) e dopo un certo tempo (per mille diversi motivi) questa persona leader viene meno, il gruppo muore, si disintegra, viene a mancare il collante che li univa. Infatti benché il film mi piaccia moltissimo io ritengo moralmente responsabile il professore del suicidio del suo alunno. Capisco che il discorso di xxxx sul breve periodo è vincente, ma a me, sinceramente, del breve periodo non me ne frega niente. Io sono convinto che solo con un progetto di ampio respiro, condiviso da un gruppo di persone affiatate e tutte sullo stesso livello, un gruppo che ha come arco temporale di impegno almeno i 5 anni (tieni conto che quando ho iniziato il gruppo animatori il mio obiettivo finale era a 10 anni), si possa realmente incidere sulla realtà intorno a noi e soprattutto sulla realtà dei bambini e dei giovani. E giusto per farci del male ti allego il documento, da me letto più volte, dell’Oratorio del Valentino (qui il link) e se vuoi farti ancora più male ecco un sito che merita: http://www.minteressi.it/web/chi-siamo.php. Ma tieni conto di una cosa: alla base di queste due esperienze di "successo" di oratorio c’è il pensare sul lungo periodo con un gruppo dove ognuno ha parte della responsabilità.
Tutto questo sproloquio per dire che ok xxxx, ben venga che altri si impegnino, ma finché rimaniamo nel nostro orticello non andremo lontano; perché checché se ne dica l’oratorio a Moncalvo c’è da 50 anni, con alti e bassi, e meriterebbe più attenzione.
Come dice una vecchia massima dei Padri del Deserto: Non avventarti contro le tenebre, preoccupati di tenere accesa la tua lampada.

No Responses to “Pensieri eretici su animazione e oratorio”

  1. Angelo says:

    Ma secondo me quella non è concorrenza, perchè l’oratorio Don Bosco è basato su principi diversi. Quindi l’offerta che fa xxxx non è paragonabile alla nostra.

  2. Maury e Katia says:

    Guarda Angelo che xxxx è un oratorio e non una iniziativa di un "privato" sul quale si può anche discutere; ma tanto per farla chiara xxxx è un oratorio di un altra parrocchia della vicaria di Moncalvo, pare.

  3. Christian says:

    Secondo me nella situazione in cui siamo è già tanto che ci sia l’estate ragazzi. C’è poco da fare gli schizzinosi! Inoltre quando si fa poco viene rinfacciato (e non mi riferisco a questo caso perchè il messaggio del genitore è del tutto informativo e non un rimprovero) e quando ci si sbatte a fare di più, vedi i sabati, i bambini non vengono.Il vero problema ragazzi è che siamo a corto di personale altimenti si potrebbe migliorare l’offerta, ma per la situazione attuale stiamo già strafacendo.

  4. Maury e Katia says:

    Christian, qui non si tratta di fare gli schizzinosi, ci mancherebbe altro!!! Al punto 3 scrivo chiaramente che si potrebbe fare di più con più persone. Ma il problema vero è la mancanza di progettualità, dove per progettualità intendo la capacità di pensare sul lungo periodo, di avere una visione, un’idea del futuro o se la volete più poetica: un sogno. Ci lamentiamo sempre della società attuale che non punta sui giovani, non li valorizza, ecc. Beh, per me avere un oratorio che vive un anno per l’altro, che non ha idea di cosa vuole fare tra 5/10 anni è non scommettere sui giovani, tradire i propri ideali.Ma in questi 25 anni che io ho frequentato l’oratorio, mai una volta (a parte con Sr.M.G. per un breve periodo) che ci siamo messi a pensare, riflettere, analizzare le ragioni dell’esistenza dell’oratorio, del perchè e del come deve essere? Mai.Si vive anno per anno, o peggio, giorno per giorno. Il Valentino con il suo progetto insegna che solo in quel modo si ottengono risultati. Altrimenti è "Attimo Fuggente".

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