Per chi crede questo messaggio di Papa Francesco è la conferma che finalmente la Chiesa inizia a considerare Internet come qualcosa di buono e positivo per gli uomini. E questo è merito anche di uomini come Padre Spadaro con il suo blog di cyberteologia.
Posts Tagged ‘chiesa’
La teologia della liberazione sdoganata
Finalmente dopo anni di silenzio, espulsioni e condanne, in Vaticano hanno capito che la Teologia della Liberazione è da riscoprire e approfondire e non da condannare come estranea alla Chiesa.
Non è questione di religione
Leggo questa lettera di Matteo Renzi al giornale Repubblica sull’ipotesi di eleggere un Presidente della Repubblica “cattolico”.
Io Renzi l’ho votato alle primarie del PD e sarei dispostissimo a votarlo come candidato premier alle prossime elezioni e in questa lettera dice cose sacrosante e condivisibili. Poi la frase dove dice che chi ha incarichi di governo giura sulla Costituzione e non sul Vangelo secondo me andrebbe incorniciata e fatta scrivere enne volte a persone che spesso si dimenticano che rappresentano tutti i cittadini e non solo quelli del tuo “gruppo”.
I gesuiti 2.0
Tanto per non farsi mancare nulla, Padre Antonio Spadaro, blogger e nuovo direttore della storica rivista dei Gesuiti, presenta oggi la nuova versione de “La Civiltà Cattolica” decisamente orientata al web e alla rete.
Padre Antonio Spadaro è da tempo uno studioso di internet e del rapporto tra la rete e il cristianesimo. Non per nulla il suo blog si chiama Cyberteologia: l’intelligenza della fede al tempo della rete. Ha scritto libri sull’argomento ed è stato lo storico organizzatore del primo incontro di blogger in Vaticano; insomma è uno bravo e da seguire.
Dopo papa Francesco (guarda caso gesuita) adesso anche la loro rivista ufficiale con la direzione di Padre Antonio Spadaro cambia in meglio. Insomma sembra davvero che la Chiesa faccia sul serio sulla strada del rinnovamento.
Conversioni e abbandoni
Leggo su LaStampa che Magdi Allam, giornalista e politico, convertitosi al cristianesimo e battezzato da Benedetto XVI, ha deciso di abbandonare la Chiesa.
Io non voglio pronunciarmi in modo netto sulla conversione di Magdi Allam al cristinesimo, né sul suo recente comunicato di abbandono della Chiesa, guarda caso proprio in concomitanza con l’elezione del nuovo papa. Certamente se le motivazioni che hanno spinto Magdi Allam prima alla conversione e ora all’abbandono sono solo dettate da “impressioni” e simpatia per come la Chiesa viene presentata dalle persone che di volta in volta ne influenzano l’immagine, allora forse è necessario riflettere meglio su queste “conversioni”.
Credo che con papa Francesco i molti abituati all’immagine di una Chiesa forte e attenta più alla “politica e al potere” che non alla persone patiscano delusioni su delusioni e non mi meraviglierebbe che questa di Magdi Allam sia l’inizio di una serie di abbandoni.
Mons. Luigi Bettazzi, grande vescovo di Ivrea e partecipante al Concilio Vaticano II, quando venne a Moncalvo per una serata proprio sul Concilio Vaticano II raccontò che tra i padri conciliari girava una storiella che più o meno faceva così: Su una barca ci sono il Card. Giuseppe Siri (spesso indicato come il più acerrimo avversario del concilio e leader dell’ala più conservatrice della Chiesa) e altri nomi di cardinali che adesso mi sfuggono. Arriva una tempeste e la barca si capovolge. Chi si salva? Si salva la Chiesa diceva Mons.Bettazzi ridendo.
Ecco, fatte le debite proporzioni, anche io ritengo che con l’elezione di papa Francesco e l’abbandono di Magdi Allam, chi si è salvato è la Chiesa. Ce ne fossero di papa Francesco!
Ancora sulla rinuncia di Benedetto XVI
Vito Mancuso e la rinuncia di benedetto XVI: forse è l’inizio di qualcosa di nuovo per la Chiesa
La rinuncia di Benedetto XVI
Tra i molti commenti alla notizia della rinuncia di Benedetto XVI linko questo di Padre Antonio Spadaro che mi sembra apra prospettive interessanti di riflessione sul significato del gesto. Un gesto di speranza e di fiducia nel futuro.