E’ iniziato il nuovo anno. Non so voi, ma io devo ancora finire i buoni propositi e i progetti del 2016! Ho tralasciato tante cose, non fatto altre per pigrizia e scarso impegno, mi sono invece ributtato in altre delle quali pensavo di non dovermi più occupare per raggiunti limiti di età e/o modi di fare/pensare diversi.
Insomma, la vita mi ha trascinato di qua e di là, e io tante volte non sono stato in grado di gestirla. Ma siamo poi così sicuri di saper gestire la nostra vita? O piuttosto è una nostra illusione pensare di essere noi i timonieri? Mi ricordo che quando ancora insieme a Katia facevamo animazione, citavamo spesso il famoso disegno di Leonardo “l’uomo vitruviano“; che è il simbolo dell’idea dell’uomo misura di tutte le cose. Ebbene io sono uno di quelli che, anche un po’ per gusto della provocazione” è contrario all’idea dell’uomo centro dell’universo e misura di tutte le cose. Tante cose dipendono certamente da noi, ma tante no. Ho sempre avuto una sorta di preferenza per il “pensiero debole” per la “filosofia negativa” intesa come nostra (degli uomini) incapacità di definire il bene/la verità in se ma procedendo unicamente per negazione/esclusione di quello che non è. Un modo di pensare che cerca di arrivare al nocciolo delle cose togliendo quanto è superfluo, piuttosto che creando definizioni e dogmi.
Un famoso detto dei Padri del Deserto dice “Non avventarti contro le tenebre. Preoccupati di tenere accesa la tua lampada.” E’ quello che chiedo io al 2017; cercare di non perdere la bussola ma tenere ferme alcune idee. Continuando a coltivare i sogni ancora da realizzare (che sono tanti!) cercando di non farsi prendere dallo scoramento e dal cinismo.
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