Stamattina sono stato male. Praticamente sono svenuto in bagno e con le ultime forze rimaste mi sono trascinato nel letto per coricarmi e cercare di alzare la pressione del sangue che era a terra.
Mi sono spaventato un po’ anche perché avevo nausea, e per un trapiantato la nausea vuol dire tutto o niente. Probabilmente ho bisogno di riposare, dormire maggiormente, limitare gli impegni a quelli indispensabili, o perlomeno scegliere cosa fare e cosa rinunciare.
Il mio corpo “Frate Asino” ha lanciato un grido d’allarme: cerca di regolarti o sono guai.
E’ dura accettare i propri limiti (anche fisici), vorresti sempre donare tutto quanto puoi agli altri. Ma bisogna riconoscere che amare gli altri, aiutarli, stare loro vicino, significa anche amare e voler bene a se stessi, o perlomeno rispettarsi.