I sogni volano all’alba

volo

Ci sono sogni che ci accompagna da una vita, alcuni non si realizzano, mentre per altri viene il tempo di vederli prendere forma e viverli. Mai prendersi gioco dei sogni altrui, non possiamo mai immaginare quanto questi possano dare la forza di tirare avanti ancora un giorno, di essere ragione di alzarsi, svegliarsi e lottare in una vita che difficilmente regala qualcosa.

Steve Jobs amava dire ai suoi collaboratori quando li voleva coinvolgere in un suo progetto visionario che “il viaggio è il premio”. Che è certamente vero. Guardiamo indietro nella nostra vita al percorso che abbiamo fatto per raggiungere un obiettivo, per realizzare un sogno, organizzare qualcosa. Quello che abbiamo vissuto ed imparato a volte è molto più importante di quello che abbiamo raggiunto.

Ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, di fare insieme a loro percorsi di vita, di condividere idee, spesso grazie a loro, di dare corpo e ordine a pensieri ed emozioni che confusamente si agitavano dentro di me senza che io riuscissi ad esprimerli compiutamente.

Una di queste persone ha poi fatto la scelta di condividere la sua vita con me. E non è stata una passeggiata. Dolore, sofferenza, malattia, morte, nulla ci (le) è stato risparmiato. La vita spesso le ha presentato il conto di quella scelta di legarsi a me. Mai l’ho vista indietreggiare, abbattersi, pentirsi. Mi capita spesso di dire, in tono scherzoso, una convinzione che ho maturato in questi anni e cioè che io e Katia facciamo parte di una minoranza sempre sconfitta ma mai piegata. Siamo come il colonnello Aureliano Buendia di Cent’anni di Solitutine, promotore di 32 rivoluzioni e altrettante sconfitte.

Sono felice per Katia, che ha realizzato il suo sogno di volare. Se lo merita, non fosse altro per la prova dura che ogni giorno affronta di dividere la sua vita con me. L’ho vista veramente felice e mi ha commosso anche se ho fatto di tutto per non darlo a vedere.

Si dice spesso che la vita di coppia è un completarsi, un condividere cose. Vero per carità, ma anche Khalil Gibran dice sul matrimonio che non bisogna bere dalla stessa coppa e la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro.

Questo sogno era di Katia e suo doveva rimanere. Io partecipo della sua felicità nel vederlo realizzato.

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