Archive for the ‘mondo’ Category

La censura cinese non spaventa Microsoft

Monday, July 4th, 2011

Microsoft ha concluso un accordo con il popolare motore di ricerca cinese baidu.com per fornire attraverso il proprio motore di ricerca Bing servizi per la versione inglese del sito. Non si conoscono altri dettagli.

Lo scorso anno Google ha rinunciato alla propria versione cinese a causa della forte censura esercitata dal governo cinese su internet. Ora ci prova Microsoft. Ma temo che dovrà sottostare alle stesse condizioni imposte a Google. Il governo cinese continua nella sua politica di censura a internet e, vista dal di fuori, la rete cinese assomiglia sempre più ad una intra-net circondata da quello che i dissidenti cinesi chiamano “The Great Firewall of China”.

La festa a New York

Saturday, June 25th, 2011

Oggi è un buon giorno per New York. E prima o poi anche in Italia ci arriveremo.

L’eroe di Sarajevo agli arresti

Saturday, June 25th, 2011

Ormai sono trascorsi più di 107 giorni da quando l’ex generale Divjak, eroe della difesa di Sarajevo dall’assedio delle truppe serbe e dalle milizie del criminale di guerra Radovan Karadzic è stato arrestato in modo assurdo in Austria su mandato di cattura serbo per crimini di guerra.

Divjak, serbo di origine, allo scoppio della guerra di Bosnia, diserta per unirsi alla resistenza dei bosniaci di Sarajevo del quale diventa il principale comandante. Alla fine della guerra Divjak rimane a Sarajevo impegnandosi con l’associazione da lui fondata per l’aiuto ai bambini vittime della guerra. Ha raccontato le sue scelte e la sua vita nel libro Sarajevo mon amour. La sua scelta di disertare è stata molto apprezzata da Alexsander Langer, e la fondazione intitolata a Langer ha incontrato l’ex generale e il resoconto dell’incontro si può leggere qui.

Ad oggi però l’opinione pubblica italiana, a parte poche lodevoli eccezioni come Il Post, hanno abbastanza ignorato il problema.

Il cielo sopra Beverly Hills

Saturday, June 25th, 2011

Leggo su Il Post che è morto l’attore Peter Falk, più conosciuto come “Il Tenente Colombo”, e subito la memoria ritorno alle mie domenica sera di quando, bambino, non mi perdevo una puntata del “Tenente Colombo”. Episodi preferiti visti e rivisti: “L’illusionista alias il grande santini” e “l’ultimo scaccomatto” ma devo confessare che questo solo perchè il delitto è ambientanto nel mondo degli scacchisti e degli scacchi. Ricordo che per il grande Garry Kasparov, gli scacchi sono lo sport più violento che esista.

Poi sono cresciuto e di Peter Falk ho apprezzato due sue ottime prove d’attore “serie” nei film Il Cielo sopra Berlino capolavoro di Wim Wenders e Angeli con la Pistola di Frank Capra.

 

I giovani in spagna e in italia

Thursday, May 19th, 2011

La protesta dei giovani si espande. Ora tocca alla Spagna.

Mentre questa è l’impietosa situazione dei giovani in Italia presentata oggi dal direttore del Censis Giuseppe Roma alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

Ma un segnale di speranza per la situazione dei nostri giovani viene dai molti candidati eletti o che hanno raccolto molti consensi in queste ultime elezioni amministrative che hanno meno di 35 anni come analizza giustamente Antonio Sgobba sul suo blog.

Mi ricordo di aver sentito in televisione questo commento in risposta a una persona che sosteneva che il nostro paese ha situazioni a macchia di leopardo (per dire di zone più progredite e di altre meno):

“Ma quando queste macchie faranno un leopardo?”

Spesso me lo domando anche io.

I matrimoni sono tutti uguali alla fine

Friday, April 29th, 2011

Oggi il grande giorno del matrimonio di William e Kate e ovviamente tv e internet non si fanno mancare niente. Ma alla fin fine penso che sono due ragazzi che stanno uno di fronte all’altro e si prometto amore per tutta la vita e questo fatto dovrebbe bastare per vederli almeno con tenerezza, se non con empatia.

Ma più di tutti i commenti letti finora, quello più bello è questa bellissima vignetta di Makkox.

(via Il Post)

Il problema Cesare Battisti

Thursday, December 30th, 2010

Qualsiasi decisione prenderà il presidente Lula riguardo alla richiesta di estradizione per Cesare Battisti, sicuramente la vicenda non finirà a tarallucci e vino. Anzi dalle notizie che circolano sembrerebbe che assisteremo al rinnovarsi della polemica tra i parenti delle vittime del terrorismo egli stessi terroristi (pentiti, dissociati, scappati) sulla mancata giustizia di quegli anni.

Sono passati più di 40 anni, ma ancora i fantasmi di quella stagione ci inseguono. Mai la nostra società ha voluto fare fino in fondo i conti con quella stagione, analizzarne le motivazioni, le radici, sforzandosi di distinguere, di capire. I terroristi, o chi per loro, hanno raccontato spesso la loro versione in libri anche di successo, ma mai che da questi libri emerga un tentativo di spiegazione, di ragionamento. A me sembra che in questi libri si cada spesso nel racconto di gesta che apparentemente non hanno motivazioni, se non il meccanico ripetere di slogan.

Fino al libro di Mario Calabresi non mi risulta che le vittime abbiano in qualche modo raccontato la loro versione e nonostante quel libro, ancora oggi ci manca in molti casi uno dei termini del paragone.

Temo inoltre che la vicenda Battisti sarà cavalcata e strumentalizzata dal nostro governo e dai suoi sostenitori.

Paragonando il nostro paese al resto del mondo mi viene spesso da pensare che il 68 ha prodotto iPod, la tecnologia, internet e moltissime altre cose. Da noi ha prodotto le BR e tutto il problema della stagione del terrorismo. Sarà anche per questo che l’Italia è nella situazione attuale?

I giovani e l’Italia: restare o andare via?

Wednesday, November 24th, 2010

Consiglio a tutti di leggere questo bel post e i relativi commenti pubblicato da Mantellini.

Io, come i miei 5 lettori sapranno, non ho la forza di ricominciare altrove la mia vita. Certe volte invidio chi lascia questo nostro amato e disgraziato paese e cerca altrove di realizzarsi; altre volte penso invece che si è felici, nonostante le difficoltà, nel luogo doe si è nati.

Per il bene di Adele spero che la situazione dell’Italia cambi, e ovviamente farò quanto è nelle mie possibilità perchè ciò avvenga. Spero però che Adele desideri andare all’estero, magari non in modo definitivo, ma per fare esperienza di vita diversa dalla nostra, per aprirsi anche ad altre culture e altri mondi. Poi ovviamente sarà lei a decidere.

Proprio oggi il ministro per la gioventù (cosa assurda, ogni governo dovrebbe preoccuparsi dei giovani che sono il futuro del proprio paese, senza che ci sia la necessità di un ministero ad hoc) ha presentato un pacchetto di provvedimenti per i giovani. Al di là dell’essere a favore o contro l’attuale governo, quanto previsto in questo provvedimento è una goccia nel mare che non andrà a cambiare una mentalità e una società vecchia e che pensa in modo vecchio. Ma le responsabilità della situazione attuale ha molti padri come giustamente scrivono Alessandro Rosina e Elisabetta Ambrosi nel loro libro e non sarà facile cambiarla.

A riveder le stelle

Wednesday, October 13th, 2010

Oggi sono iniziate le operazioni per portare in superficie i 33 minatori cileni rimasti intrappolati nella miniera di San Josè. Per ora sono 9 i minatori salvati. Le operazioni procedono bene e in Cile è già iniziata la festa. Su Il Post aggiornamenti continui e la diretta video.

Devo ammettere che mi sono commosso alla notizia e seguo con trepidazione le notizie che si susseguono a distanza di pochi minuti. Come non essere fieri di queste persone? Poi mi viene sempre in mente il ricordo della mia permanenza a Taizé nel lontano ormai 1989 dove ho incontrato ragazzi cileni appena usciti dalla feroce dittatura di Pinochet e immediatamente abbiamo fraternizzato. Non scorderò mai il loro sorriso e le loro parole.

Parafrasando Kennedy oggi davvero possiamo dire:  Soy chilena

Una road map per capire

Thursday, September 2nd, 2010

Giovanni Fontana sul Il Post ci offre una precisa analisi sulla ripresa delle trattive tra Israele e i Palestinesi per cercare di arrivare alla agognata pace.

Speriamo che come si legge in Qoelet dopo il tempo della guerra venga finalmente il tempo della pace