Pier Luigi Celli (ex direttore generale della Rai) direttore generale dell’università Luiss ha scritto una toccante lettera a suo figlio che sta per laurearsi, esortandolo a lasciare l’Italia perché non merita e non è in grado di valorizzare e premiare i giovani.
Condivido molto di quanto afferma Celli e alcune cose che dice sono già state oggetto di miei post precedenti.
L’Italia è un paese in declino, economicamente probabilmente ci vorrà tempo, ma socialmente, come comunità, siamo alla frutta.
Ma quello che fa più male è che persone come Celli che hanno ricoperto posizioni di responsabilità in questo paese, persone intelligenti, capaci, non siano stati in grado di evitare questo declino. Perchè? Per quale motivo? Cosa ha spinto queste persone a "lasciarsi andare", a non lottare per cambiare lo status quo? Quale è stato l’ostacolo insormontabile? Il nemico che li ha sconfitti?
Che l’Italia non sia un paese per giovani è ormai cosa sotto gli occhi di tutti, ci hanno anche scritto un libro, ma Celli ci avrà messo del suo in qualche caso e il tono leggermente autoassolutorio della lettera, nonostante consigli al figlio di non restare qui per non essere costretto scendere a compromessi, non lo assolve certo dalla sue responsabilità.