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E se questo dipendesse anche da me?

Sunday, July 24th, 2011

Sono giorni ormai che mi porto dentro una sensazione di colpa, di malessere per quanto sta accadendo in Somalia e nella regione del corno d’africa. Le nazioni Unite hanni dichiarato lo stato di carestia in Somalia mercoledì 20 luglio, ma la notizia sembra sia passata come acqua su una lastra di marmo nei media italiani, per non parlare dei giornali.

Più passano gli anni e più aumenta dentro di me il sentimento di impotenza e di colpa per queste tragedie. Mi sento colpevole come se queste situazioni dipendessero dalle mie azioni, dalla mia volontà. Dentro di me tace anche la voce della fede e i mille perchè che gridano dalla mia mente e dal mio cuore non trovano risposta o eco, solo vuoto. E la fede vacilla come non mai. E scappo dai siti, dagli articoli, dalle foto,  che documentano questa tragedia come un bambino cerca di scappare da un dolore. Ma la fuga dura poco perchè capisco che non ha senso chiudere gli occhi e allora il dolore si appatte ad ondate, implacabile, e mi ritrovo, in questi giorni è successo, al limite delle lacrime, cercando scampo e non trovandolo.

Mai come in questi giorni ho vissuto sulla mia pelle la metafora della Variante di Luneburg. Il dolore del mondo questa settimana non mi ha dato tregua.

La Norvegia e il Leo

Sunday, July 24th, 2011

Ho iniziato ad interessarmi dei baesi nordici, quanto un carissimo amico mio e di Katia (il Leo) è andato in Svezia a fare l’Erasmus e non ha perso occasione per mesi dopo che era tornato, di raccontarci tutto e di più, della sua esperienza.  Fino ad allora per me la Svezia e la Norvegia mi erano note solo perchè avevano dato i natali a grandissimi tennisti come Borg o Edberg, per l’ottimo salmone affumicato, per le ragazze (le mitiche svedesi), per le manifestazioni di atletica leggera che regolarmente si fanno a Oslo o a Stoccolma. Il Leo è un amante di questi paesi, del freddo, della montagna, di Serena (e ci mancherebbe!!) e di tantissime altre cose, alcune condivisibile, altre meno, ma a lui mi lega una amicizia così profonda e un affetto così sincero che immagino quanto possa averlo colpito la notizia del recente attentato a Oslo.

Mi ha colpito molto questa descrizione del popolo norvegese fatta da Adriano Sofri, che conferma l’impressione che ho avuto dai racconti del Leo, di come le popolazioni di questi paesi siano veramente di un altro spessore per quanto riguarda la civiltà e il modo di vivere. Basti pensare a questa frase del sindaco di Oslo, ripresa da molti in rete, e fare un paragone con cosa hanno pubblicato i nostri giornali o immaginare cosa avrebbero detto i nostri politici se una tragedia simile fosse successa da noi.

Update 24/07

Questa è la dichiarazione del Primo Ministro norvegese durante i funerali delle persone uccise negli attacchi di venerdì. Grande paese la Norvegia!!

(via Il Post)

A riveder le stelle

Wednesday, October 13th, 2010

Oggi sono iniziate le operazioni per portare in superficie i 33 minatori cileni rimasti intrappolati nella miniera di San Josè. Per ora sono 9 i minatori salvati. Le operazioni procedono bene e in Cile è già iniziata la festa. Su Il Post aggiornamenti continui e la diretta video.

Devo ammettere che mi sono commosso alla notizia e seguo con trepidazione le notizie che si susseguono a distanza di pochi minuti. Come non essere fieri di queste persone? Poi mi viene sempre in mente il ricordo della mia permanenza a Taizé nel lontano ormai 1989 dove ho incontrato ragazzi cileni appena usciti dalla feroce dittatura di Pinochet e immediatamente abbiamo fraternizzato. Non scorderò mai il loro sorriso e le loro parole.

Parafrasando Kennedy oggi davvero possiamo dire:  Soy chilena